2025 La Gradinata degli Alpini
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LA GRADINATA DEGLI ALPINI
Fiamme Verdi Dicembre 2025 di Celeste Granziera
Un luogo iconico della città con l’abito nuovo
Con lo stesso spirito alpino con cui si fecero promotori Zava, Travaini, Curto, Daccò e mons. Sartor della trasformazione della “Salita della Peschiera” nella “Gradinata degli Alpini” che inaugurarono il 15 ottobre 1950, la Sezione Alpini di Conegliano, a celebrazione del suo centenario di fondazione, è orgogliosa di donare alla città un significativo intervento di arricchimento.
Le opere consistono nel posizionamento di quattro blocchi marmorei in pietra d'Istria e dal totale rifacimento degli imponenti pennoni che, sempre gli alpini della Sezione di Conegliano inaugurarono il 5 ottobre 1959.
Le opere di oggi si pongono, quindi, nel solco del contributo che, da sempre, gli alpini danno a Conegliano, città dalla consolidata tradizione alpina fin dalla costituzione del corpo.
L'elemento più significativo di tutto l'intervento è senza dubbio la stele posta di fronte al blocco marmoreo di sinistra, guardando la Gradinata da Via Carducci. Sulla stessa sono state incisi i seguenti versi: “Sui gradini della storia, nei sentieri della vita, camminando con gli Alpini”.
Vogliono essere la testimonianza del nostro passato, del nostro presente ed un messaggio indirizzato a tutti per il futuro.
Sul fronte Sud dello stesso blocco l'incisione che si può osservare ha voluto riprodurre la così detta “Galleria di mina” dell'anticima del Lagazuoi realizzata dagli alpini nel 1917 e recuperata grazie al lavoro della Brigata Alpina Tridentina e dei tanti volontari delle nostre sezioni.
Un richiamo alla storia ed alle gesta eroiche e geniali degli alpini durante la grande guerra sulle Dolomiti.
Sul blocco di destra le lastre in acciaio appuntite che sovrastano l'incisione che rappresenta i ghiaioni delle montagne, intendono significare la presenza degli alpini sulle vette montuose.
Il posizionamento e la forma dei blocchi, visti da alcune angolature, vogliono anche richiamare le forme del Castello di Conegliano, altro edificio simbolo della città.
A completamento dell'intervento la sostituzione dei due maestosi pennoni ormai gravemente usurati dal tempo. Si tratta di un'opera che presenta una certa imponenza soprattutto in considerazione dei suoi 23 metri d'altezza. Data la loro mole e considerando che devono reggere anche la tensione delle bandiere della superficie di ben 54 mq, si sono rese necessarie delle fondazioni speciali impostate su 6 pali spinti fino alla profondità di 9 metri.
Sulla cima dei pennoni si stagliano due maestose aquile in metallo con le ali spiegate e protese a un radioso futuro.
Quest'opera sancisce ancora una volta e sempre più profondamente il legame indissolubile tra la Città di Conegliano e gli Alpini.
