2025 Il più bel regalo alla città
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IL PIÙ BEL REGALO ALLA CITTÀ
...e perchè no, anche a noi stessi
...e perchè no, anche a noi stessi
Fiamme Verdi Luglio 2025 di Walter Piovesan
Il sole curioso aveva anticipato il suo sorgere sapendo che un po' di luce e di tepore in più avrebbe fatto soltanto bene.
Qualche volontario dall'animo gentile verso le 6 del mattino ha dato l'ultima spazzata alla gradinata.
Altri hanno coperto i monumenti con dei teli bianchi ed hanno anche finito di imbandierare i locali prossimi al punto di ritrovo per la cerimonia. Una gradinata che la Città ha voluto donare ed intitolare agli alpini nell'ottobre del 1950 e divenuta, assieme al Castello, un punto di riferimento e di immagine propria di Conegliano.
Gli alpini oggi han voluto ricambiare quel gesto carico di sentimento. Le penne nere hanno cominciato ad invadere le vie del centro già verso le otto dedicandosi alla visita delle molte chiese già aperte.
Gli studenti delle scuole cittadine pian piano hanno occupato gli spazi a loro riservati, stranamente silenziosi e con lo sguardo attento alle molte penne assiepate al loro fianco quasi a voler testimoniare quel “trait d’union” che da anni ci lega a loro.
Verso le 10,30 l'instancabile voce di Nicola ha dato il via alla sua cronaca, sempre ricca di spunti e appunti e pronta ad emozionarsi quando il suo narrare ripercorreva i 100 anni della Sezione ed i capolavori che le mani e le menti alpine hanno prodotto in questi anni.
Alle 11 puntuale come sempre ha preso il via la cerimonia con gli onori al Vessillo della Sezione ed ai Gonfaloni insigniti di Medaglie d'Oro. Un po' di parole cercate e trovate nel fondo dell'anima da parte delle autorità presenti ripagate da applausi sinceri. Dopo la benedizione di Mons. Roberto, parroco del Duomo, dei blocchi marmorei e della stele donati alla Città, più di mille volti si sono rivolti al cielo per vedere il passaggio dei tre aerei storici i quali, a loro modo, rendevano anch'essi gli onori.
Toccante il discorso del Presidente della Sezione coneglianese il quale oltre a ringraziare tutti i presenti ha voluto rivolgere un pensiero e una preghiera per chi da tempo o da ieri ha lasciato la compagnia. Al termine delle calde e importanti parole di Francesco Botteon è arrivato il comando da tutti atteso: "Signori pronti!!! Tutti attenti" e sulle note dell'Inno di Mameli i 54 mq delle bandiere scivolavano verso la sommità dei pennoni, posta a 23 metri da terra. Un “sì” urlato al cielo ed un applauso oceanico hanno testimoniato una volta in più, se necessario, il sentimento che lega Conegliano ai suoi alpini. Sulle note dei fiati della Fanfara Alpina e sull'incrociarsi di mille mani, lentamente, la gradinata è stata avvolta da un silenzio quasi religioso mentre gli alpini, in piazza Cima, intonavano un "alziamo il bicchier" brindando a una cerimonia che ha toccato l'animo ed il cuore di tutti i presenti.