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2025 Esercitazione Monte Romano 1-25 - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

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2025 Esercitazione Monte Romano 1-25

Attività > Attività 2025
ALPINI IN ARMI
ESERCITAZIONE “MONTE ROMANO 1-25”

Fiamme Verdi Luglio 2025

Gli alpini del 2° reggimento impegnati per quattro settimane insieme ad unità della Brigata Taurinense e assetti specialistici, addestramento e tecnologia in poligono.
Si è conclusa positivamente l'esercitazione “Monte Romano 1-25", che ha visto scendere in campo oltre 400 militari dell'Esercito Italiano provenienti dalla Brigata Alpina “Taurinense" e dai reggimenti specialistici di Forza Armata, impegnati in una serie di attività addestrative svolte in uno scenario di combattimento simulato presso il poligono di Monte Romano.
L'esercitazione, pianificata e diretta dal 2° Reggimento Alpini, comandato dal Colonnello Davide Marini, si è sviluppata nell'arco temporale di quattro settimane, con lo scopo di testare ed incrementare le capacità operative nella condotta di azioni offensive, difensive e abilitanti. “Monte Romano 1-25" è stata caratterizzata dall'integrazione pluriarma tra la fanteria alpina e le componenti di Cavalleria, Genio, Aviazione dell'Esercito e reparti logistici, oltre che dall'integrazione tra innovazione tecnologica, soldati sul terreno e tecniche di combattimento tradizionali, implementate attraverso moderni sistemi d'arma e di osservazione. In particolare la prima fase si è svolta a partiti contrapposti, presso il Centro di Addestramento Tattico dell'80° Reggimento “Roma", adoperando il Sistema Integrato per l'Addestramento Terrestre (SIAT), con il quale un segnale laser replica la traiettoria dei proiettili, simulandone gli effetti sul bersaglio colpito. L'addestramento ha compreso attività tecnico tattiche, finalizzate al raggiungimento di obiettivi prefissati di difficoltà crescente.
Nella fase centrale sono stati svolti diversi poligoni a fuoco, diurni e notturni, con impiego di armi portatili, di reparto, mortai pesanti da 120, 81 e 60 mm, artifizi esplosivi del genio e autoblindo Centauro, dotate di bocche da fuoco da 105 mm. Il team tiratori scelti del 2° Reggimento alpini ha testato i fucili di precisione “Victrix", sperimentando contestualmente un nuovo tipo di camera termica, utile per la localizzazione delle difese controaeree nemiche, in funzione di un intervento del fuoco indiretto per la loro soppressione. Gli assetti esploranti leggeri e pesanti del Nizza Cavalleria (1°) hanno effettuato operazioni di ricognizione/screening, anche con aeromobili a pilotaggio remoto (APR) di tipo Raven, seguite dalla neutralizzazione degli obbiettivi rilevati, mentre i guastatori del 32° Genio - attraverso la rimozione di ostacoli passivi che inibivano il movimento delle truppe - hanno permesso l'apertura di varchi attraverso cariche di esplosivo. L'Aviazione dell'Esercito ha contribuito al successo del all'esercitazione con le sortite degli elicotteri CH – 47, del 1° Reggimento “Antares", che hanno reso possibile effettuare rapidi rischieramenti di sistemi d'arma a tiro curvo (mortai pesanti) e di personale.
squadre di alpini mortaisti, assicurando una maggiore fluidità e velocità dell'azione di combattimento.
La logistica di prima linea – a cura del Reggimento Logistico Taurinense - ha garantito, grazie ad autocarri tattici blindati, complessi autoscarrabili 8x8 e cisterne, i rifornimenti necessari per consentire alle unità di vivere muovere e combattere. Dal punto di vista tecnologico, specialisti dell'11° Reggimento Trasmissioni hanno implementato l'integrazione del sistema digitale di comando e controllo “Imperio", particolarmente efficace in un contesto di distribuzione e dispersione delle forze sul campo. In termini di innovazione sono stati messi in campo anche i moderni sistemi Strix del 41° Reggimento “Cordenons", per la ricerca informativa e l'osservazione del campo di battaglia.
Presente alla giornata finale dell'esercitazione il Comandante della Brigata Alpina Taurinense, Generale David Colussi, il quale ha osservato lo svolgimento delle attività sul campo, che hanno confermato la versatilità delle Truppe Alpine dell'Esercito, idonee ad operare anche in ambienti diversi da quello montano e ad essere impiegate prontamente in risposta a situazioni di emergenza in teatri operativi diversi diversificati per connotazione e intensità. La “Monte Romano 1 - 25", iniziata nella seconda metà di febbraio con lo schieramento a Monteromano delle unità della “Taurinense", ha costituito un importante test della capacità di proiezione e schieramento delle unità lontano dalle sedi stanziali, compiuto attraverso il trasporto multi-modale di mezzi tattici e materiali per via ferroviaria, e l'uso di vettori aerei per l'immissione del personale.
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