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2025 Cento - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
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2025 Cento

Attività > Attività 2025
CENTO
Fiamme Verdi Luglio 2023 di Walter Piovesan

100anni di una sezione che ama la pace. 100 anni costruiti amando la gente nel dì di festa e nei giorni neri. Uomini sempre pronti al signor sì quando qualcuno cerca aiuto. Uomini sempre assecondati, nel loro impegno, da mogli o compagne e figli orgogliosi di loro.
Un traguardo lontano, difficile da raggiungere anche per un uomo solo. Immaginate un Gruppo o una Sezione quale impegno deve produrre per raggiungere la terza cifra.
Ma c'è un termine che se usato bene premia gli sforzi e dona energia.
Un insieme di uomini e donne che alla fine di una cena intonano una canta dedicata alla penna e al cappello. Un insieme di persone che riempie le tavole ad un pranzo di beneficenza organizzato per raccogliere fondi.
Un gruppo che si impegna nel raccogliere alimenti per una cosa chiamata “Colletta Alimentare”. Una Sezione che porta negli asili e nelle scuole superiori la cultura civica, figlia di tempi andati. Industriali, artigiani, liberi professionisti, semplici operai, cappellani, penne bianche i quali una volta indossato il cappello diventano un tutt'uno pronti a scendere in campo a fianco di chi, meno fortunato, si rivolge loro fiducioso sapendo che quella penna ha già vergato pagine e pagine di solidarietà.
Persone che escono dalle loro sedi per affrontare a volte compiti gravosi e faticosi, con il sorriso sempre stampato sulle labbra e l'emozione che si legge negli occhi e nel cuore.
Un alone, come fosse un arcobaleno, che tinge il tutto con i colori di una magia, figlia di quella preghiera sempre attuale, che va sussurrata alla mente e all'anima ed urlata al cielo.
Persone capaci di commuoversi e commuovere quando, in segno di rispetto, portano la mano alla tesa del cappello salutando il Tricolore che sale e sventola sul pennone mentre una fanfara intona l'Inno degli Italiani.
Sembrano proprio tutte magie, forse lo sono se al Gruppo o alla Sezione aggiungi quel termine che profuma di eroi e d'italianità.
Alpini… semplicemente Alpini... nulla di più.
... 98 99 e finalmente 100. Questi sono gli anni che la sezione compie in questo 2025 pieno di fermento. Ogni gruppo ha dato il suo apporto con concerti, con gare sportive, convegni cene solidali e chi più ne ha più ne metta.
Tutte cose concordate con la sezione per preparare la strada a quella adunata del terzo raggruppamento meglio conosciuto come Triveneta che a detta di tutti è stato un successo sotto tutti gli aspetti.   Il cartellone non è esaurito anzi altre manifestazioni chiuderanno l'ultimo foglio del calendario il quale fino ad oggi ha regalato consensi a piene mani. Sul retro di ogni mese, se guardi bene, vedi riportato il lavoro di molte persone che han saputo donare tutto il loro tempo libero e non solo. Vedi inoltre chilometri di fogli di carta con  verbali, ordini del giorno, e istruzioni. Se li attacchi tutti l'un l'altro fai comodamente il giro del mondo. Chilometri di asfalto consumati per essere presenti a più adunate sezionali possibili ed a incontri proposti dall'Ana Nazionale. Tutte le settimane il nostro vessillo è uscito a spasso per l'Italia a rappresentare la nostra sezione sempre accolta con piacere ed amicizia. Mentre Roland, Beppo e Narciso  macinavano km, Claudio Botteon allestiva la mostra a palazzo Sarcinelli dove presentava i lavori che ogni gruppo ha portato in porto per il proprio territorio di competenza ma anche per solidarietà nei momenti dove due braccia alpine sono sempre  utili e non solo. Sempre Botteon ha organizzato le serate e le albe con i cori.  Sulle note della 33 il 24 maggio è stato inaugurato il monumento al quale hanno prestato il loro savoir faire Celeste Granziera e Vinicio Zanetti.
Alzando gli occhi al cielo si potevano ammirare le migliaia di bandiere appese che Alessandro Cenedese con la sua squadra hanno posto a cornice dell'evento. La segreteria aveva il fiato corto per le migliaia di cose che  venivano a lei delegate. Claudio Lorenzet e Simone Algeo, ottimi risolutori, sono stati in molti casi e per molti momenti registi unici dell'opera. La loro parte di merito se la sono guadagnata anche i cerimonieri Massimo Battistuzzi,     Omar Gatti, Emanuele Cadorin, i quali hanno guidato, da par loro, 19.000 alpini la domenica mattina lungo le vie  del centro cittadino. Da non scordare  che hanno preparato e gestito un ammassamento preciso e puntuale.
La voce insostituibile di Nicola Stefani, anche lui facente parte dei gruppo cerimonieri, ha donato le sue parole ad orecchi curiosi sparsi lungo il percorso, rendendo, se possibile, ancora più partecipe  tutto il pubblico assiepato lungo  le transenne. Mentre tutti questi personaggi svolgevano il loro compito, in cabina di regia il presidente del comitato Gino Dorigo, muoveva le fila di chi lavorava dietro e davanti le quinte.
Gino Ceccherini  ha curato l'immagine pubblicitaria di questo centenario caduto in concomitanza con la Triveneta. Marcello Silvestrin che ha seguito i vari rinfreschi offerti dalla sezione, curando anche le gole arse al termine di riunioni che dir lunghe è un eufemismo. Il grande Marzio Bodria il quale, pur non facendo parte del consiglio sezionale, è stato un valido               "cercatore d'oro" approfittando della sua innata classe e della disponibilità di alcuni membri del Consiglio.
A rappresentare la squadra negli incontri con prefetto, ordine pubblico, comandante polizia locale,  amministratori dei 17 comuni facenti parte attiva della sezione di Conegliano c'erano il presidente Francesco Botteon e Alessio Tittonel impeccabili nel loro saper gestire la faccenda togliendo spesso le castagne dal fuoco un attimo prima che si bruciassero. Nell'umiltà di chi sa aiutare gli altri senza se e senza ma, abile nello svolgere il compito affidatogli, il vice presidente Ivano Peruccon ha vestito i panni del vero alpino quello che fa e rimane in silenzio Altri consiglieri sezionali hanno svolto compiti minori ma sempre utilissimi alla causa. Un grazie immenso a tutti i gruppi che hanno collaborato nel far si che non ci fossero intoppi di sorta anzi ricevendo un plauso per la opera prestata. Ho scordato di certo qualche compito e qualche nome ma  i capi progetto sapranno dir loro un grazie certamente meritato.
Stanchi ma soddisfatti e pronti a raccogliere nuove sfide i membri del consiglio con una vigorosa, anche se virtuale stretta di mano  salutano e ringraziano. Permettetemi un ricordo e un grazie particolare a Fabio Chies primo cittadino ma soprattutto sponsor morale e a tutti coloro che, pur non essendo alpini, hanno fattivamente collaborato. Faccio solo 4 nomi per non dilungarmi oltre il lecito: Angela, Umberto, tutti gli alpini della Protezione Civile ANA e tutti I soci della Pro Loco cittadina.
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