2025 San Vendemiano: Il riconoscimento di Luigi Furlan
Attività
GRUPPO SAN VENDEMIANO
IL RICONOSCIMENTO DI LUIGI FURLAN
Fiamme Verdi Luglio 2025
Dopo lunghissimi anni senza notizie, è stata rinvenuta in Russia la piastrina di Luigi Furlan, giovane soldato partito volontario per la tragica Campagna di Russia e non più ritornato a casa.

Tra i parenti di Luigi c’era anche il cugino Antonio Furlan che lo vide partire per il fronte e racconta che la madre tentò di convincerlo in tutti i modi di non andare in Russia, ma lui non la volle ascoltare e partì.
Racconta ancora che uno dei suoi compagni che riuscì a salvarsi gli propose di mollare tutto e scappare insieme, ma Luigi incaricato di un servizio non volle.
Il ritorno in patria di questa piastrina ha dovuto affrontare non pochi ostacoli di natura burocratica, tra cui l’essere stata trattenuta in dogana per mesi.
Ora la piastrina rimarrà nelle mani della sorella Rita, con l’approvazione dell’Unione Nazionale Reduci di Russia.
Questo è l’unico ricordo del fratello caduto.
“Per noi avere in mano questa piastrina che aspettavamo da tanto tempo, suscita un’emozione particolare”, queste le parole del capogruppo Pagotto.
“Possiamo dire che un filo invisibile
unisce tutti gli alpini per ricordare quanti hanno dato la vita”, ha affermato invece Renzo Zanchetta.
“La piastrina è il ricordo della vita di una persona, tanti ragazzi come Luigi non sono più tornati”, questo il commento del Presidente sezionale delle penne nere Francesco Botteon.
Un bel gesto e un segno che dobbiamo sempre ricordare per dimostrare che non ci dimentichiamo di chi ha dato la vita per compiere il proprio dovere.
Luigi Furlan prima di morire fece in tempo ad inviare una lettera dal fronte, in risposta della lieta notizia della nascita di una sorella.
Poco dopo perse la vita facendo il proprio dovere, era incaricato di tenere libere le strade per consentire il ripiegamento degli altri soldati.
Ora finalmente a tornare a casa è stata la sua piastrina che, appena presa in mano, la sorella Rita ha teneramente baciato, in ricordo di quel amato fratello deceduto tanto tempo fa.

Foto di gruppo con parenti e Alpini

Sopra la lettera originale di Furlan.