Storie dei nostri veci

QUIRINO BORTOLUZZI


Dicembre 1996

NEI MOMENTI TRUCI E DIFFICILI DELLA VITA LA DIGNITA’ E L’ORGOGLIO DI ALPINO: QUIRINO BORTOLUZZI

Sergente geniere-alpino, Quirino BORTOLUZZI del Gruppo di Gaiarine, classe 1918, già appartenente al 3' Battaglione Genio Alpino della Divisione "Julia", reduce dai fronti grecoalbanese e della Russia.
Quirino nacque quando suo padre era prigioniero degli austro-ungarici; egli proviene da una famiglia di agricoltori-mezzadri. A 11 anni ottenne la licenza di 5a elementare, e al ritorno dalla Russia - appoggiato ad un bastone - con grandi sacrifici, poiché erano tempi difficili e grami, ottenne la licenza media.

La sua odissea cominciò già dal 30 maggio 1939, quando fu chiamato sotto le anni, prima in Albania, poi in Grecia - dove conobbe il coneglianese Otello DUGONE, appartenente anch'egli al 3' btg. Genio Alpino e successivamente in Russia, dove partecipò alla tragica ritirata dei "fantasmi bianchi", della interminabile teoria di penne nere.
Bortoluzzi, durante le vicissitudini della guerra, a tutti noi note per disumanità degli impieghi, si promise, se porto a casa la pellaccia, di non più la divisa con le "stellette ' mentre avrebbe conservato gelosamente il cappello con la penne nera, testimone con lui di tante lotte per la sopravvivenza, e che ancor oggi porta con orgoglio nelle cerimonie e in ogni circostanza di incontri alpini.


Albania 1940
Artiglieri e genieri Alpini della Julia. Quirino Bortoluzzi è il 6° da sinistra delle fila in piedi