ARALDICA


Dicembre 2022

L’ELMO D’ORO DI SCANDERBERG SUGLI STEMMI ARALDICI DEI REPARTI ITALIANI

È il simbolo concesso alle unità che hanno combattuto nella campagna italiana di Grecia durante la seconda guerra mondiale


L'elmo d'oro di Scanderbeg


2° Reggimento Alpini

4° Reggimento Alpini

7° Reggimento Alpini

3° Reggimento Art.Montagna

9° Reggimento Alpini

Battaglione Belluno

Battaglione Pieve di Cadore

Gruppo Agordo

Nell'araldica militare italiana l'elmo d'oro di Scanderbeg, spesso posto sui colori tradizionali albanesi, nero e rosso, è il simbolo concesso alle unità che hanno combattuto nella campagna italiana di Grecia durante la seconda guerra mondiale.
La tradizione vuole che l'elmo sia stato creato per Giorgio Castriota Scanderbeg, principe di Albania dal 1444 al 1468, considerato il fondatore dello stato albanese dopo che questi ebbe strappato l'Albania all'Impero Ottomano.
Nel 1478 l'Albania venne riconquistata dai turchi ottomani, che non erano soliti indossare corone specifiche per i loro possedimenti, e l'elmo di Skanderbeg venne venduto dai suoi discendenti ad una famiglia nobile italiana.
L'elmo e la spada successivamente furono acquistati dall'arciduca Ferdinando II d'Austria, e furono poi esposti inizialmente presso il Museo di Ambras, in Tirolo, e dal 1806 trasferiti al Museo imperiale di Vienna.
Oggi sono esposti al Neue Burg presso la collezione d'Armi e Armeria a Vienna.
Nel 1931 re Zog I di Albania si recò a Vienna, per tentare di rimpatriare l'elmo, probabilmente per una sua successiva incoronazione, ma questo progetto non ebbe seguito.
Per l'incoronazione dei re albanesi, ad ogni modo, vennero realizzate delle copie di questa stessa corona di cui le più rilevanti si trovano ancora oggi al Castello di Kruja e presso il Museo Nazionale di Storia a Tirana.
Nel 2012, in occasione del centenario dell'indipendenza dell'Albania, l'elmo e la spada sono stati dati in prestito al Museo Nazionale di Storia di Tirana per una mostra.
L'elmo è costituito principalmente da metallo chiaro, con una grande striscia dorata che sembra avvolgerlo.
In cima all'elmo si nota la testa di una capra con due lunghe corna, anch'esse rivestite in oro. Nella striscia dorata in fondo sono incise le lettere accoppiate * IN * PE * RA * TO * RE * BT *, che sarebbero abbreviazioni per Ihezus Nazarenus * Principi Emathie * Regi Albaniae * Terrori Osmanorum * Regi Epirotarum * Benedictat Te, che tradotto dà: "Gesù nazareno benedice (Scanderbeg), principe di Mat, Re dell'Albania, Terrore degli Ottomani, Re dell'Epiro".
Molti studiosi legano il simbolo della capra con l'elmo di Alessandro Magno, visto che il Castriota era un ammiratore di quest'ultimo, e aveva ricevuto anche l'onore dell'appellativo di Principe Alessandro (İskender Beg) quando era ancora suddito ottomano.
È probabile che anche la figura di Pirro sia stata usata da Scanderbeg come esempio.
Oltre che sugli stemmi araldici di reparti Alpini.,l'Elmo d’oro di Scanderberg compare anche su quelli di altri corpi e specialità dell’Esercito Italiano, come ad esempio del 1°, 2° e 5° Reggimento Bersaglieri, del 7°, 63° e 78° Reggimento Fanteria, del 4° e 10° Reggimento Genio Guastatori, del 33° Reggimento Art.Ter. Acqui, del 7° Reggimento Trasmissioni, del 104° Battaglione Genio, del 131° Battaglione Genio Pionieri.


Bandiera Ragno d'Albania

Simone Algeo