PALUZZA


Dicembre 2016

45° CAMPIONATO NAZIONALE A.N.A. CORSA IN MONTAGNA

La squadra della Sezione di Conegliano presente con 11 atleti

E' già passato un anno!
Sembra ieri, quando ci trovavamo a Soligo per organizzare e poi disputare il 44° campionato nazionale ANA di corsa in montagna, sotto un sole che rendeva faticoso il solo respirare, figuriamoci correre!
Il gruppo sportivo alpini di Conegliano è pronto per partecipare al 45° campionato di corsa in montagna. La sede prescelta dalla commissione nazionale sport è Paluzza della sezione Carnica, la data il 18 settembre.
Per chi ha fatto il servizio militare nella Brigata Alpina Julia il nome di questo paese non è certo sconosciuto e ai molti alpini che hanno trascorso quasi un anno della loro gioventù all'interno della caserma Maria Plozner Mentil, oggi ridotta ad un cumulo di macerie, avrà sicuramente fatto piacere ritornarvi.
Un primo gruppo di atleti parte il sabato per partecipare alla cerimonia di apertura. Dopo aver sfilato per le vie del paese e aver assistito alla Santa Messa, (un' ora e un quarto), celebrata da un prete con il cappello alpino, ci ritroviamo tutti nella piazza del comune per i discorsi ufficiali e per l'accensione della fiamma olimpica.
E qui arriva una sorpresa: di corsa con la fiaccola in mano e un passo sicuro si presenta Gaetano Di Centa, alpino classe 1927, accompagnato dal figlio Giorgio, (campione olimpico a Torino 2006 nella 50 km di sci di fondo), che incurante della pioggia accende la fiamma che arderà sul tripode, guadagnandosi un meritato e prolungato applauso.
Finite le cerimonie raggiungiamo l'albergo ad Arta Terme dove ceniamo e passiamo la serata in allegra compagnia degli atleti della sezione di Parma.
Domenica mattina, giorno della corsa, ci hanno raggiunto a Paluzza gli altri atleti della Sezione di Conegliano: siamo in ventotto, un bel gruppo a cui distribuiamo i pettorali e i pacchi gara che avevamo già ritirato il giorno prima.
Chi tra noi è più esperto e ha partecipato a molte corse ci informa che il percorso della gara è un circuito da percorrere due volte ed è molto tecnico; in pratica è lo stesso dove si è corso il campionato del mondo master di corsa in montagna nel 2011.
Alle 9 in punto un colpo di pistola dello starter da il via alla gara dal percorso corto, 7,38 km con un dislivello di 230 metri a cui partecipano gli atleti con più di 50 anni suddivisi in più categorie; Conegliano si presenta con 17 atleti.
Un'ora dopo, alle 10, partono i concorrenti delle prime tre categorie: fino a 39 anni, da 40 a 44 anni e da 45 a 49 anni. Sono gli atleti che si contendono il titolo di campione nazionale e gareggiano sul percorso lungo, 11,6 km con un dislivello di 310 metri, la sezione di Conegliano è presente con 11 atleti.
La mattinata è volata via e tutti i concorrenti sono giunti all'agognato traguardo, attendiamo che i giudici di gara stilino le classifiche anche se sappiamo che il campione nazionale è un atleta della sezione Cadore: Matteo Piller Hoffer, che ha corso in 50 minuti e 31,5 secondi .
Una citazione particolare al nostro atleta Flavio Furlan che si è piazzato al 23° posto assoluto. Ma tutti i componenti della squadra del GSA Conegliano si sono comportati bene, tutti hanno fatto il loro meglio con impegno, tanto da portare la Sezione al 6° posto assoluto nella classifica per Sezioni – trofeo Ugo Merlini.
Pranziamo tutti insieme, partecipiamo alle premiazioni e qui c'è la seconda sorpresa! A distribuire i premi, le medaglie e gli attestati c’è Manuela Di Centa, ex fondista italiana, medaglia d'oro ai XVII giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994, atleta di casa nata proprio a Paluzza.
Al termine delle cerimonie ripartiamo per fare ritorno a casa, stanchi ma contenti e naturalmente, siccome la strada per Conegliano è lunga… ci fermiamo per uno spuntino a base di pane soppressa e un buon bicchiere di prosecco in compagnia di alcuni atleti di Vittorio Veneto.
Spero che questo resoconto della due giorni a Paluzza, contribuisca a far avvicinare nuovi alpini e amici degli alpini alla nostra Sezione e far crescere questo bel gruppo sportivo, dove la priorità non è vincere ma passare insieme qualche giornata in amicizia.

Gino Ceccherini