A COLFOSCO SUL COLLE DELLA TOMBOLA


Dicembre 2014

Si chiama collaborazione il futuro della nostra memoria

Due trincee austro-ungariche della Grande Guerra recuperate dall’associazione ArcheoSusegana a Colfosco sul Colle della Tombola in collaborazione con gli alpini.

L’associazione di storia e archeologia presieduta dall’architetto Michele Potocnik ha lavorato alacremente durante l’estate e a settembre ha presentato il lavoro di ripristino di due trincee del fronte austro-ungarico, in parte scavate nella roccia, un basamento di una postazione di artiglieria, un rifugio sotterraneo e un osservatorio in grotta.

L’operazione, anticipando gli eventi del Centenario della Grande Guerra, ha consegnato un’opera di grande importanza dal punto di vista storico e prelude ad una serie di altri interventi sul territorio del Piave tesi a rivalutare e far conoscere alcuni siti militari del primo conflitto mondiale. Dalla trincea sono stati asportati rifiuti e ramaglie accumulati negli anni, rimossi detriti e infestanti, anche se non si è proceduto, per scelta, a ripristinare la profondità originaria.

E' stato tracciato un sentiero che collega le due trincee dando luogo così ad un suggestivo percorso in uno dei capisaldi difensivi dell’esercito austroungarico a ridosso della linea del Piave. Lungo il tracciato delle trincee sono state create protezioni nei punti più esposti e posizionata una corda, ancorata alla roccia, dove la pendenza è più marcata.

Il percorso entrerà a far parte delle attività della fattoria didattica Borgoluce Tenuta di Collalto e delle iniziative storico-divulgative di ArcheoSusegana durante specifici appuntamenti in fase di programmazione.

“ArcheoSusegana - spiega il presidente Michele Potocnik - ha scelto tra le testimonianze comprese nell’ampio raggio temporale in cui si prefigge di operare, dalla preistoria al recente passato, le memorie della Grande Guerra perché sono tra gli ultimi strati che la storia ha lasciato dietro di sé, quelli più dolorosi e più crudi, anche se lasciati riposare nell’oblio sotto il manto del verde spontaneo e del bosco. Sono luoghi di una bellezza paesaggistica in cui si fa fatica a pensare alla devastazione che li ha sconvolti e che proprio per questo hanno forse ancor più bisogno di essere riscoperti, mantenuti visibili e fatti conoscere rispettando assieme alla memoria la natura che li circonda”.

Nell’operazione ha avuto parte attiva, in particolare, il vice presidente sezionale Narciso De Rosso che il giorno dell’inaugurazione era impegnato in un’altra cerimonia ufficiale, a cui però sono stati riconosciuti meriti e applausi. A nome della Sezione ANA di Conegliano è intervenuto il vice presidente Giovanni Gasponi che ha avuto parole di elogio per l’opera di ArcheoSusegana e di tutti i volontari che hanno concorso al recupero delle trincee.

L’inaugurazione del percorso della Grande Guerra sul Colle della Tombola ha avuto luogo sabato 6 settembre nel corso della festa promossa dal Gruppo alpini di Colfosco. Davanti ad oltre un centinaio di persone, dopo il discorso del presidente di ArcheoSusegana Michele Potocnik, ci sono stati gli interventi della principessa Trinidad di Collalto e San Salvatore, di Giovanni Gasponi e del vice sindaco di Susegana Alessandro Pettenò. L’attore Enzo Capitanio ha letto un brando del resoconto di Giacinto Cottini, ufficiale dell’esercito italiano, tra i primi a salire il Colle della Tombola dopo lo sfondamento, il 29 ottobre 1918. A seguire la benedizione di Mons. Luigi Davanzo e il momento forse più toccante della cerimonia in cui il maestro Ugo Granzotto, alla tromba, ha intonato il silenzio per tutti i caduti.

La collaborazione tra alpini e associazioni che si occupano del territorio e della memoria storica si è concretizzata anche nella manifestazione “Da Ponte a Ponte” (articolo a pagina 35) e proprio a ridosso del Natale anche nella pulizia delle mura storiche di Collalto a cui ArcheoSusegana sta lavorando da oltre un anno. Il castello di Collalto, distrutto dalle cannonate italiane partite dal Montello, è tra i monumenti storici più bisognosi di salvaguardia e manutenzione. Il concorso di più forze non può che favorire il raggiungimento degli obiettivi di valorizzazione, così da evitare che il tempo e l’oblio cancellino la nostra storia.

Antonio Menegon


Gli alpini di Collalto al lavoro sui contrafforti del castello


Il maestro Ugo Granzotto intona il silenzio


L’ingresso dell’osservatorio in grotta


La Principessa Trinidad di Collalto e S.Salvatore


La visita alle trincee sul Colle della Tombola con ArcheoSusegana