90à SEZIONALE


Giugno 2014

Impressioni di un bocia a pochi mesi dal 90°

In questi ultimi mesi, sull'argomento del Novantesimo della Sezione ANA di Conegliano, ho avuto modo di sentire vari punti di vista.
La domanda di partenza, però, per me, resta sempre: cosa rappresenta il 90° sezionale?
Il 90° sarà un momento storico per la nostra Sezione.
Ci apprestiamo infatti a fare la Storia con la S maiuscola.
Molto più di quello che ho l'impressione ci si aspetti e a prescindere dagli eventi inseriti nel calendario delle celebrazioni.
Storico perché, a mio parere, nel nostro 90° convergeranno almeno 3 grandi aspetti che lo renderanno unico.
Sta a noi decidere, dunque, se renderlo anche indimenticabile.
90 anni di ANA Conegliano.
In questo lungo periodo la nostra associazione è stata un punto di riferimento per tutto il territorio.
E' il momento di ricordarlo. Chi siamo, da dove veniamo, cosa abbiamo fatto, cosa vogliamo tramandare.
Sembra un'ovvietà ma vale la pena ricordarlo, i 90 anni della Sezione sono composti dalla storia di tutti gli alpini della Sezione e dalla storia dei Gruppi: ogni Gruppo ha il suo personaggio storico e le sue date da commemorare.
Insieme ai valori alpini, la festa per i nostri 90 anni dovrà essere l'occasione per ripercorrere i prestigiosi traguardi raggiunti in questi anni: dalla realizzazione del Museo degli Alpini al restauro della Chiesetta Madonna della Neve, dai Raduni del 3° art. da Montagna al ricordo dell'Operazione Sorriso a Rossosch, per continuare con l'Operazione San Girolamo a Gubbio, il Giuramento della Julia, la Triveneta, la Gradinata degli Alpini, la realizzazione della sede sezionale, del laboratorio per i ragazzi della Nostra Famiglia, il Bosco delle "Penne Mozze", le cerimonie per la consegna della cittadinanza onoraria al 6° e al 7° Reggimento Alpini, gli interventi della Protezione Civile ... e potrei continuare.
Anzi, sta a voi continuare.
Tutto questo non per spirito di un vuoto 'autoelogio', ma per rimanere fedeli e per rispettare i nostri principi: tenere vive e tramandare le tradizioni degli alpini.
Ma fin qui, anche l'80°, il 70° e tutte le altre 'decine' hanno avuto questo onore.
Nel nostro novantesimo, però, ci sarà altro ancora.
Nel 2015 iniziano le commemorazioni per il centenario della Grande Guerra. La Prima Guerra Mondiale è stata, diciamo così, la base storico/idealistica da cui è nata la nostra associazione. Di lì a pochi anni, infatti, i reduci iniziarono a organizzarsi in quella che poi sarebbe stata chiamata ANA.
Ma, per noi, la Grande Guerra fu un evento che coinvolse anche il territorio nel suo complesso.
Non sta certamente a me ricordare questi eventi, mi rifaccio ai racconti che mi sono stati tramandati e ai libri di storia, anche quelli scritti dai nostri soci. In questo senso gli alpini e il territorio sono due facce della stessa medaglia. Alpini al fronte e il fronte in casa.
I nostri 90 anni partono da qui. Non possiamo non ricordarlo.
E infine, il nostro 90° ci spalancherà le porte sul futuro associativo dell'ANA.
Il Presidente Nazionale Sebastiano Favero ha detto nella recente riunione con i Presidenti del Triveneto che entro il 2015 vuole tracciare il sentiero di quello che sarà il futuro associativo a partire dagli incontri che si sono svolti in questi anni. Non so quali saranno le indicazioni che ci verranno date, ma pare evidente che le strade siano 2: chiudersi a riccio (finiti gli alpini, finita l'Associazione Nazionale Alpini) oppure aprirsi al "resto del mondo" nelle formule che si riterranno più opportune. Entrambe le soluzioni rendono il 90° un momento fondamentale.
Mai come ora l'ANA è forte e riconosciuta a tutti i livelli. Se la strada sarà quella di chiudersi a riccio, il nostro 100° ci vedrà ancora forti e protagonisti, ma naturalmente con numeri diversi. Ma saremo diversi anche se invece la soluzione sarà quella di "aprirsi al mondo". In questo caso il nostro 90° dovrà essere anche il momento in cui indicheremo la strada.
Chi siamo e da dove veniamo lo sappiamo. Dove vogliamo andare però lo possiamo e lo dobbiamo decidere, e indicare, noi.
Questa combinazione di eventi non mi pare si fosse mai presentata prima e ritengo sia nostro dovere trarne le conseguenze. E penso che sarebbe un peccato capitale non cogliere questa opportunità o affrontare il tutto come una semplice festa, per quanto elaborata e ricca.
Onestamente non m'importa molto di cosa verrà inserito nel calendario degli eventi, è lo spirito dell'evento che deve coinvolgerci.
Ed è su questo, che avrei piacere di sentirvi.
E allora vi giro la domanda: CHE COSA RAPPRESENTA, PER TE, IL 90° SEZIONALE?

Giovani Gasponi