LINZ


Dicembre 2012

21° INCONTRO ITALO-AUSTRIACO DELLA PACE A RICORDO DEI CADUTI E DELLE VITTIME CIVILI DELLA GRANDE GUERRA

12 ottobre 2012

Il Cimitero militare internazionale della Grande Guerra si trova a Wegscheid bei Linz nel comune di Traun alla periferia di Linz.
Era sorto a fianco dell’allora campo di prigionia dove erano rinchiusi più di 30.000 soldati di varie nazionalità. Sono sepolti 5.163 soldati di cui 1.360 italiani.
Già lo scorso anno, la nostra Sezione aveva assunto l’impegno di partecipare a questo incontro. Giunta la notizia della data fissata si scopre che in concomitanza c’è la cerimonia nazionale solenne al Sacrario dei Caduti d’oltremare a Bari.
I Consiglieri De Martin e Bellè si prendono l’incarico di rappresentare la Sezione e formare una delegazione con il Presidente emerito Bozzoli per essere presenti a Lienz , al di là di S.Candido, dove sì pensava dovesse svolgersi la cerimonia.
“Sorpresa degli ultimi giorni": la località è Linz, ai confini della
Repubblica Ceca. Ma gli alpini non hanno paura. Pronti, si parte!
La Sezione è rappresentata con il Vessillo, i Gagliardetti di Pieve di Soligo, Colfosco, Solighetto, Refrontolo e S. Pietro di Feletto, i Consiglieri De Martin e Bellè, il Capogruppo di Pieve Collodet ed il Presidente emerito Bozzoli.
1.114 kilometri in una giornata: alla guida del pulmino di Pieve di Soligo, Albino Bertazzon.
Grande partecipazione di varie associazioni sia italiane che austriache.
La presenza di un Reparto in armi dell'esercito austriaco, la loro fanfara militare, la Banda musicale di Castelgomberto, il Coro Alpino Trentino fanno da cornice all’evento.
Numerose le Autorità sia Italiane che Austriache presenti tra cui l'ambasciatore d'Italia a Vienna Eugenio D’Auria, il Col. Francesco Fiore di Onorcaduti, il Presidente della Croce Nera Austriaca Peter Rieser, molti sindaci italiani ed il Vescovo emerito di Linz padre Maximilian Aichem.
Il promotore dell’iniziativa è stato il comm. Mario Eichta. L’organizzazione un po’ diversa da come ci ha abituato il nostro vicepresidente nazionale Nino.
I vari oratori, tradotti da una improvvisata interprete, in particolare quelle della Presidente del Land, hanno tutti rimarcato un anelito alla Pace non solo alle luce dei fatti della Grande Guerra, ma soprattutto per le vicende che accadono ai nostri giorni in luoghi anche lontani, ma che in un mondo che diventa sempre più piccolo, ci riguarda tutti.