MININAJA


 2009

Progetto Pianeta Difesa o naja breve

Con l’avvio della del progetto Pianetadifesa o naja breve, fortemente voluto dal Ministro della Difesa e da tempo ipotizzato anche dall’Associazione Nazionale Alpini, è stata sottoscritta una convenzione tra lo Stato Maggiore dell’Esercito e l'ANA per demandare alla stessa attività di individuazione dei partecipanti allo stage di orientamento. Si spera che tale collaborazione possa continuare nel futuro.
Il progetto ha avuto inizio alla fine di luglio 2009. Ci sembrava molto difficile poter raccogliere le adesioni di 150 giovani (ragazzi e ragazze) in età tra i 18 e i 25 anni in un periodo di vacanza. Siamo rimasti particolarmente sorpresi nel constatare la massiccia adesione all’iniziativa. Centinaia di domande sono pervenute alla sede nazionale di Milano, nessuna di queste è stata cestinata e, se il progetto, come sembra, avrà continuità, potranno essere prese in considerazione in futuro.
E’ opportuno precisare che questi 15 giorni di stage alpino, presso la Caserma di San Candido (Bolzano), una delle sedi del 6° Reggimento Alpini, hanno un carattere prettamente sperimentale, utili però per valutare l’interesse tra i giovani e per poter dare avvio al progetto definitivo, ipotizzando una durata superiore all’attuale. L’obiettivo è quello di avvicinare le nuove generazioni alle Forze Armate e ai valori che esprimono. In questi 15 giorni i giovani partecipanti non acquisteranno lo status di militare e di conseguenza non presteranno giuramento e non utilizzeranno armi. Il loro sarà comunque un approccio completo alla vita militare, con gli orari tipici delle giornate in caserma. Sono stati equipaggiati di tutto punto, in quel di Montorio Veronese (VR), compreso il cappello alpino. Svolgeranno un ciclo addestrativo tipico dei reparti alpini, dove non mancheranno le marce in montagna, l’addestramento formale, le lezioni teoriche. Ci sarà spazio anche per meglio conoscere la storia e l’organizzazione delle Forze Armate, la normativa che regola la vita militare e i rapporti tra le Forze Armate e la Protezione Civile nei casi di calamità naturali.
L’Associazione Nazionale Alpini auspica la completa riuscita dell’importante iniziativa e, attraverso le proprie 81 Sezioni sul territorio nazionale, attraverso gli oltre 4.300 Gruppi Alpini, continuerà l’opera di avvicinamento dei giovani, concorrendo a trasmettere loro quei valori che hanno fatto grande la nostra Italia. Soddisfatti per quanto sopra, ancor di più lo saremo se il periodo previsto nel progetto definitivo potrà essere almeno di 2 mesi, con il giuramento dei giovani. Al termine gli stessi giovani potrebbero, solo in tal caso, iscriversi a pieno titolo all’ANA, nel rispetto dei nostro Statuto. Se poi qualcuno volesse abbracciare la vita militare, ben venga. Altri potrebbero cominciare ad impegnarsi seriamente nel volontariato, magari aderendo alla Protezione Civile ANA. Le aspettative sono molteplici e, per i giovani che vorranno vivere questa esperienza, si tratterà di un indubbio arricchimento per la loro vita futura.

Nino Geronazzo
Consigliere nazionale ANA


Due dei nostri baldi giovani, sono i figli del già vice presidente sezionale Luigi Perencin.