NEL SEGNO DELL'AMICIZIA ALPINA


Settembre 2008


Caserma Goi - Gemona

Il 6 maggio 1976, verso le ore 21, il Friuli fu colpito da una terribile calamità. Un devastante terremoto, di alta intensità, si abbattè con violenza. Quasi mille furono i morti, danni infiniti, case distrutte. Nella Caserma Goi Pantanali di Gemona crollarono le Palazzine del Gruppo Udine e Conegliano. Quella del Comando, pur gravemente danneggiata, miracolosamente restò in piedi.
Già dopo pochi giorni erano ben undici i cantieri di lavoro avviati dall’A.N.A., dislocati  in altrettante località terremotate. L'immagine qui sotto raffigurata, "Cun te, par te, fradi furlan", (“Con te, e per te, fratello friulano”), rappresenta una cartolina emessa dall'A.N.A. per i cantieri di lavoro: Magnano in Riviera, Attimis, Buia, Gemona, Villa Santina, Maiano, Moggio Udinese, Osoppo, Cavazzo Carnico, Pinzano (gestito dalla Sez. di Conegliano) e Vedronza.

Un gran numero di volontari, da tutte le sezioni e gruppi d’Italia, iniziò ad affluire. Giungevano ben consapevoli del compito che li attendeva, del tutto indipendenti, ordinatamente e con turni ben prestabiliti. Si prodigavano senza limiti di tempo, di fatica, d’impegno. Sorsero dapprima delle tendopoli autosufficienti e si prestarono soccorsi d'ogni tipo. Terminata la fase di prima emergenza si iniziarono subito i lavori di ripristino e di ricostruzione. Gli alpini e gli artiglieri in congedo s’impegnarono in una gara di solidarietà immensa, collaborando con l’Esercito che operava ventiquattr’ore su ventiquattro.

 

 

Il segno dell’amicizia alpina nel Friuli del terremoto

Gemona del Friuli, 13 aprile 2008


Posano davanti al Monumento degli Artiglieri caduti del: Gruppo “Udine” e “Conegliano” sito nella Caserma Goi Pantanali di Gemona. Da sinistra: il capo Gruppo di Castel S.Pietro Dotti Guglielmo, il segretario, Cioni Roberto compagno di Ghetti, Dassie Fabio (Gruppo Barbisano), la mamma dell’ Art. Ghetti con accanto Menetti Giuseppe alro compagno di Ghetti e Dal Bianco Gabriele (Gruppo Maset)

Oggi siamo qui per narrarvi una recente manifestazione che si è svolta nel ricordo di un’amicizia nata ben trentadue anni fa, proprio in conseguenza di quel triste evento. La riconoscenza dei friulani non si è spenta, è tuttora vera ed intatta! Chi ha il privilegio di raccontarvela sono due penne nere della sez. di Conegliano: l’Art. Fabio Dassie e il Sotto Tenente Gabriele Dal Bianco; rispettivamente del Gruppo Alpini di Barbisano e Maset. Hanno avuto l’onore ed il piacere di essere invitati (il primo in quanto gestore del sito Internet del Gruppo Udine - www.grudine.it -; il secondo in qualità di collaboratore dello stesso) e di presenziare ad una toccante cerimonia celebrativa nel ricordo dell’Art. Roberto Ghetti, già appartenente al Gruppo Udine. Anche se presenti a titolo personale, la nostra alpinità ci fa fatto sentire fieri di far parte della Sez. di Conegliano e di “rappresentarla”, quasi fossimo tutti uniti. Non poteva che essere così: in ogni luogo ed in ogni occasione, gli Alpini, non importa se soli od in gruppo, si sentono parte di una grande famiglia. E per famiglia, nel nostro caso, abbiamo inteso anche la nostra Sezione!

E veniamo al racconto della giornata. Di buon mattino arriviamo a Campo Lessi, frazione di Gemona del Friuli, località nella quale siamo stati convocati. La giornata si annuncia uggiosa, ma ecco apparire un timido raggio di sole!  Si respira un’intensa atmosfera d’ospitalità, fratellanza ed amicizia che riscalda i cuori e delle condizioni del tempo ce ne scordiamo. Gli Alpini del Gemonese sono uniti agli Alpini di Castel San Pietro (Bologna) in uno splendido gemellaggio, in onore di chi è andato avanti. E non solo: di chi ha alleviato e supportato concretamente e spiritualmente le vittime del sisma, donando gratuitamente amore e ricevendone ancor di più.

L'Art. Ghetti è andato avanti ormai da trentadue anni. Egli, Artigliere del Gruppo Udine (il cui motto, lo ricordiamo è: “TIRE E TAS”),  aveva prestato servizio nella nostra bella, storica e gloriosa Unità, come molti di coloro che oggi sono qui. Partecipano alla manifestazione anche due suoi compagni romagnoli. Per inciso, la sede stessa di Castel San Pietro è dedicata all’Artigliere scomparso. E’ un modo vero, autentico, significativo per continuare ad onorarne la memoria e sentirlo nel contempo vivo e presente in mezzo a noi.

Alle ore 9,30 tutti sull’attenti per l’alzabandiera presso la sede A.N.A. di Campo Lessi. Ci trasferiamo poi alla Caserma "Goi Pantanali", oggi un dislocamento dell'8° Regg. Alpini, per deporre una corona di fiori al Monumento commemorativo a ricordo dei Caduti del '76. E’ presente pure la mamma dell'Art. Roberto Ghetti, che riceve un commosso e riconoscente abbraccio da tutti gli alpini ed  artiglieri nel ricordo di quel figlio che, con il suo servizio e donando prematuramente la sua vita al Paradiso di Cantore, ha onorato la Patria.

Alle ore 11 ha inizio la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di Campo Lessi. Sono presenti 14 gagliardetti di gruppi alpini limitrofi, il gagliardetto Sezionale di Gemona e quello della Sez. Bolognese-Romagnola. Presenziano alla cerimonia anche il Sindaco di Gemona ed un consigliere comunale di Castel San Pietro, amico sin dall'infanzia di Ghetti. Al termine dell'omelia si susseguono i discorsi ufficiali delle autorità presenti e dei due capigruppo. Una particolare menzione va doverosamente rivolta allo splendido coro alpino di Campo Lessi che ha allietato l'intera cerimonia. Le operazioni di gemellaggio si concludono con lo scambio degli omaggi.

La festa ha il suo epilogo finale a tavola. Ottimo rancio in compagnia, canti e brindisi! Si fa sera. Rientriamo con la certezza che l’amore e la solidarietà silenziosa ed operosa degli Alpini hanno vinto anche questa volta e rimarranno impressi indelebili nel cuore di tutti.

Grazie fradis e mandi a bon riviodisi!

Fabio Dassie