Premio fedeltà alla montagna 2008


Settembre 2008

Premio nazionale fedeltà alla montagna 2008

Edizione speciale nel 90° della Grande Guerra per il tradizionale Premio Fedeltà alla Montagna che è andato alle Sezioni che hanno operato per il recupero e la valorizzazione delle fortificazioni militari. Tre giorni di cerimonie, visite, escursioni e non solo…

Quest’anno il Presidente nazionale ANA Corrado Perona, in occasione del 90° della fine della grande guerra, ha voluto un'edizione speciale del premio Fedeltà alla montagna, riservandolo alle Sezioni che hanno operato per il recupero delle fortificazioni militari, realizzando in pratica un immenso museo all'aperto.
Le cerimonie si sono svolte il 4/5/6 luglio tra Cortina – Passo Falzarego – Arabba.
La nostra Sezione, rappresentata dal vice Presidente vic. Giuseppe Benedetti, dai consiglieri Lauro Piaia, Mirko De Nardi, da Claudio Lorenzet per questa occasione alfiere del Vessillo sezionale e dai rappresentanti dei gruppi con i Gagliardetti di Collalbrigo, Città, Colfosco, Falzè di Piave, Fontigo, Parè, Pieve di Soligo, Pianzano, Refrontolo, Santa Lucia di P., San Pietro di F., San Vendemiano, Sernaglia, Solighetto, M.O. Maset, Codognè.
Sabato mattina alle 8,30 abbiamo presenziato agli Onori ai Caduti al Sacrario di Pocol, mentre in contemporanea si svolgevano altre cerimonie al Sacrario germanico di Passo Pordoi, al Sacrario di Pian dei Salesei (Col di Lana) ed al cimitero monumentale di S. Stefano di Cadore. Al Pocol erano presenti il Presidente nazionale Perona, una parte del CDN, compreso il nostro consigliere nazionale Nino Geronazzo, Nicola Stefani per la prima volta in veste alfiere del Labaro nazionale, incredulo ed emozionatissimo di ritrovarsi tra le mani il Labaro della nostra Associazione, con tutte quelle medaglie d'oro simbolo dei nostri Caduti alpini. A dare solennità alla cerimonia, c'era il Gen. Petti Comandante delle Truppe Alpine, un picchetto armato in formazione del 7° Alpini, la fanfara della Julia, una delegazione delle I.F.M.S (Federazione internazionale delle Truppe da Montagna) tedesche e slovene, altri Vessilli sezione e Gagliardetti di Gruppo.
La fanfara ha accompagnato con l'Inno del Piave la deposizione delle corone dei militari in armi e del Gruppo ANA di Cortina, all'interno del Sacrario, dove era pronto il trombettiere per il Silenzio in Onore ai Caduti.
Dopo la cerimonia, ci siamo presi il tempo per una breve colazione all'alpina, colazione che si è lasciata desiderare, perché a causa del ritardatario (non facciamo il note per simpatia) avevamo saltato la prevista fermata.
Una breve sosta alla Chiesetta di Vervei, ricostruita dagli Alpini di Cortina e subito il trasferimento al Passo Val Parola per la visita ufficiale ai recuperi, effettuati sul Sass di Stria ad opera del Comitato Cengia Martini. Apprezzato da tutti il lavoro che gli Alpini hanno svolto per il recupero di postazioni e trincee. Non tutto è completato (vedi il fortino sotto il Sass di Stria) ma questo non ci impedisce di capire che un museo all'aperto di alto valore per la nostra storia spesso dimenticata, serve a ricordare come i nostri nonni si sono sacrificati per difendere la nostra Patria.
Dopo un buon rancio alpino al Passo Falzarego, distribuito sotto il capannone dalla Sezione Treviso, ci siamo trasferiti ad Arabba, per partecipare, alle 17,30, alla sfilata lungo le vie del paese, con la partecipazione del CDN, dei Reparti alpini in armi, delle autorità civili e amministrative locali. 30 i Vessilli sezionali presenti assieme ad un buon numero di gagliardetti. La sfilata è terminata all'auditorium dove ha avuto luogo il saluto della autorità e l'illustrazione della ricorrenza con la presentazione del libro “Con gli alpini sui sentieri della storia”, realizzato per l'occasione dal Centro studi ANA. Relatori il Presidente Corrado Perona, il Presidente del Premio Fedeltà alla montagna Marco Valditara, il consigliere nazionale Cesare Lavizzari e una rappresentante della Casa editrice Mursia.
Dopo la cena presso il capannone allestito a Arabba, dove ci ha raggiunto anche il Presidente emerito Antonio Daminato, abbiamo presenziato alla spettacolo organizzato per l'occasione con il Coro adunata di Belluno che ha presentato un repertorio di canti della 1^ Guerra mondiale, con la lettura di brani d'epoca e la proiezione di alcune immagini.
Per qualcuno, la serata è proseguita in compagni del Presidente Perona, sempre disponibile con i suoi alpini a rammentare momenti Di...vini! nelle ore poco chiare della giornata, la notte, in un bar di Arabba. Qualcun altro ha preferito ritirarsi al “Garni Bellavista”.
Domenica mattina di buon ora, siamo ripartiti per il Falzarego, dove alle 9 era previsto l'ammassamento e già Nicola Stefani stava commentando la cerimonia, mentre Nino Geronazzo stava dando ordini, dando prova di aver preso possesso del ruolo di cerimoniere... nazionale.
Alle 10 inizia la S. Messa celebrata in italiano, tedesco e latino, alla quale sono seguite le allocuzioni delle autorità presenti. Encomiabile come sempre il discorso del nostro Presidente Perona, ricco di argomenti toccanti, in tema con la cerimonia, che incutono vera commozione.
Anche il Gen. Petti, nel suo intervento, ha voluto rimarcare come si senta vicino alla nostra Associazione, gratificando con parole di alto valore morale coloro che si sono adoperati nel recupero dei siti bellici delle zone teatro della 1^ Guerra mondiale.
Si è poi proceduto all'inaugurazione a distanza del Museo all'aperto del Sass di Stria, con fumate tricolori che partivano da vari punti del Sass di Stria e del Lagazuoi, mentre un'alpina in armi illustrava i fatti d'arme ivi accaduti. Si è quindi passati alla consegna degli attestati alle 39 Sezioni che si sono impegnate nelle diverse attività di recupero. Nota negativa: mancava la nostra.
Nel frattempo ci avevano raggiunto i domenicali, tra cui il vice presidente Luigi Perencin, Alberto Galli, Massimo Battistuzzi, Lucio Sossai, Fiorenzo Carniel, Renzo Sossai , la corriera con il gruppo di Solighetto.
Al termine delle cerimonie ufficiali c'è stato la spazio per alcune foto con il Presidente nazionale e per uno stuzzicante intervallo con pan, soppressa, formajo e vin bon, in compagni di Nino Geronazzo ed altri ospiti tra cui il Presidente della Provincia di Belluno Reolon, prima di passare al rancio sotto il capannone della Sezione di Treviso.
La giornata ha cambiato volto a causa delle condizioni atmosferiche, la pioggia ci ha fatto cambiare programma, la rappresentazione dei figuranti in costumi d'epoca annullata, anticipando così il rientro. Dopo due tappe, una a Tai di Cadore e una a Tarzo per le solite appettibili esigenze, con la soddisfazione di tutta la comitiva composta di soli Alpini, sono state espresse parole di elogio alla Sezione per aver organizzato questa due giorni di presenza e partecipazione all'edizione speciale del 28° Premio Fedeltà alla montagna.
Dal prossimo anno questa manifestazione rientrerà nello schema classico che per tanti anni ha caratterizzato questo importante appuntamento associativo, ma non per questo faremo mancare la nostra partecipazione.

Giuseppe Benedetti


L’arrivo del Labaro Nazionale al Sacrario del Pocol: alfiere d'eccezione Nicola Stefani, scorta il Presidente Nazionale Perona,
segue il consiglio, tra cui notiamo Nino Geronazzo


La vecchia è stanca


Arabba


Chiesetta di Vervei


Il Consigliere Nazionale Geronazzo accanto al Vessillo della Sezione di Conegliano


Alcuni dei nostri Gagliardetti


Il piazzale della cerimonia, visto dalla funivia, stanno affluendo i partecipanti


Gli alpini di Arabba, srotolano le bandiere italiana ed austriaco


Il consigliere nazionale rimasto a secco


Una foto col Presidente Perona: il ricordo più bello


Bepo, Mariolina, Claudio


Quattro chiacchere tra Alpini (conoscendolo, Nino stava dando ordini all'Esercito) sic!


Il vicepresidente sezionale Luigi Perencin, sui sentieri della Grande Guerra


Alberto Galli, sta tornando a valle, dopo aver percorso la Galleria del Lagaz    uoi