EUROPEAND WIND 2007


Settembre 2007

European Wind 2007 per le nostre truppe in armi

"Al termine di questa importante esercitazione, sono contemporaneamente impressionato e fiero.
Sono impressionato dalla serietà e dall’entusiasmo dimostrati da tutti i partecipanti e sono fiero di comandare l’unità che inquadra e sulla quale è stato costituito l’European Union Battle Group (Eubg). L’attività appena conclusa rappresenta la finalizzazione di tre anni di impegnativo lavoro”.
Con queste parole il comandante della Brigata alpina Julia, generale di brigata Claudio Mora, ha sancito ufficialmente il termine dell’esercitazione denominata European Wind 2007, durante la cerimonia di chiusura svoltasi la mattina del 15 giugno alla Caserma “Goi – Pantanali” di Gemona del Friuli.


Il gen. Claudio Mora

La complessa esercitazione militare, che è iniziata il 28 maggio, ha visto impegnati per tre settimane più di duemila militari delle quattro forze armate italiane assieme ad alcune componenti degli eserciti di Slovenia e Ungheria, nelle aree addestrative di Osoppo, Artegna, Gemona del Friuli e dei poligoni di Rivoli Bianchi di Venzone, Rivoli Bianchi di Tolmezzo e del Meduna-Cellina. Il termine delle attività, ha sancito il raggiungimento della piena capacità operativa del Eubg basato sulla brigata alpina Julia nella sua configurazione trinazionale di Multinational Land Force (Mlf). La scelta della Julia-Mlf per la costituzione del Battle Group è scaturita per la sua consolidata esperienza multinazionale acquisita e per il contestuale livello di efficacia dimostrato durante la partecipazione alle due operazioni di pace in Kosovo. L’esercitazione European Wind 2007 ha dimostrato che la nuova unità militare dispone di un comando ben articolato ma al tempo stesso molto snello, che può contare su un’unità di manovra a livello reggimento, su reparti di combat support (quali artiglieria, genio, difesa Nbc, intelligence, elicotteri, forze speciali) e di combat service support (quali, tra gli altri, il reggimento logistico di manovra e l’ospedale da campo), in grado di sostenerla anche alle distanze di intervento indicate dall’Unione Europea. Alle forze prettamente terrestri si aggiungono le componenti fornite dalla Marina militare e dall’Aeronautica, necessarie per fronteggiare ogni tipologia di missione e indispensabili per garantire il costante collegamento tra l’area di operazioni e la madrepatria. Gli scenari in cui l’Eubg potrebbe essere chiamato a operare sono quelli riconducibili alle cosiddette missioni di Petersberg, che richiedono la capacità di primo ingresso in area d’operazioni (entry force), la condotta di operazioni ad alta intensità (sebbene per periodi limitati) nel quadro della ‘separazione delle parti in conflitto mediante l’uso della forza e di operazioni di assistenza umanitaria. Acquisita la validazione del European Union Battle Group, l’Unione Europea ha quindi nella brigata alpina Julia-Mlf uno strumento militare multinazionale e interforze pronto all’impiego. Dal 1° luglio, infatti, il Battle Group entrerà, con tutte le proprie componenti operative e logistiche, in una fase di stand-by della durata di sei mesi, allo scopo di poter fornire all’Unione Europea un dispositivo militare estremamente flessibile, in grado di intervenire, con un preavviso minimo di cinque giorni, nelle più svariate aree di operazione entro un raggio di circa quindicimila chilometri dai propri confini.