ASSEMBLEA SEZIONALE 2007


2007
consigliere voti

ELETTI

Giuseppe Benedetti 157
Giorgio Visentin 139
Luigi Perencin 134
Silvano Miraval 132
Lauro Piaia 120
Narciso De Rosso 112
Alberto Galli 89

Hanno ricevuto voti:

Alessandro Pederiva 84
Federico Camerotto 78
Giuseppe Lot 74

Il giorno 4 marzo 2007, presso l'Auditorium Dina Orsi, alle ore 9,00 si riunisce, in seconda convocazione, l'assemblea dei delegati.
Ordine del Giorno:
1. Verifica Poteri
2. Nomina del Presidente dell’assemblea, del segretario e di 3 scrutatori.
3. Lettura ed approvazione verbale precedente assemblea
4. Relazione morale
5. Relazione finanziaria
6. Bilancio di previsione
7. Relazione dei Revisori dei conti
8. Determinazione quota associativa 2008
9. Nomina di n° 9 delegati all’Assemblea nazionale
10. Discussione ed approvazione delle relazioni
11. Elezione di 7 consiglieri scaduti. I candidati
12. Nomina dei 5 membri della Commissione Verifica Poteri

1. Verifica Poteri.
Viene data lettura del verbale della riunione svoltasi il 20 febbraio 207. Il numero dei soci dell'anno 2006 è di n. 4.710 (+20). I delegati ammessi e che costituiranno l’assemblea sono 186. Gli amici iscritti sono 978(+75).


2. Nomina del Presidente dell’assemblea, segretario, scrutatori.
Il gen. Franco Chiesa viene proposto e confermato con votazione palese quale Presidente dell’assemblea; segretario Claudio Lorenzet; scrutatori: Emilio Maschietto, Renzo Sossai, Alberto Dall’Anese, Celestino Boem. L’assemblea approva.

Gen. Franco Chiesa: Ringrazia l’assemblea per la fiducia accordatagli e per l’opportunità di poter conoscere un po’ più da vicino gli associati della Sezione di Conegliano.

E’ presente il consigliere nazionale Sebastiano Favero, al quale va il nostro ringraziamento per la sua partecipazione.

Si rendono gli onori alle medaglie d’oro appuntate sul vessillo sezionale.



Il Segretario Claudio Lorenzet, il Gen. Franco Chiesa, il Presidente Antonio
Daminato e, in primo piano, il Consigliere nazionale Sebastiano Favero  

3. Lettura ed approvazione verbale assemblea precedente.
Si prende atto che il verbale della precedente assemblea è già stato pubblicato sul giornale sezionale Fiamme Verdi di Ottobre 2006 e si da quindi per letto ed approvato.


4. Relazione morale per l'anno 2006 a cura del Presidente Antonio Daminato.
La nostra Sezione conta di n. 4.710 soci alpini e 978 amici (con un incremento di 20 alpini e di 75 amici). Questo da la misura della buona salute di cui gode la nostra Sezione. In tempi così grami per quanto riguarda la possibilità di nuove iscrizioni, se siamo riusciti ad aumentare gli iscritti è un buon segno. Questo deve spronarci a fare di più, ci sono ancora tantissimi non iscritti che hanno fatto l’alpino e probabilmente basta tirarli un po’ per la giacchetta.
Se noi siamo abili ad invogliarli, è facile che qualcuno si aggreghi a noi.
Prima di iniziare la relazione non posso dimenticare di ricordare con un minuto di silenzio le persone che sono andate avanti, in particolare Fermo Stramare, Gilmo Mariotto, Francesco Serena (Bianco) e tutti gli altri nostri defunti che qui non ho citato.
Il numero degli iscritti ci porta subito ad uno degli argomenti fondamentali di questa relazione: i giovani. Dalla sensibilità del nostro Presidente nazionale e del CDN nasce questo richiamo, questo tentativo a coinvolgere maggiormente i nostri giovani. Sono state fatte attività ed incontri: ad Asiago hanno sfilato in una certa maniera. Ci siamo trovati con i vari delegati di zona del nostro raggruppamento, San Vendemiano, a Venezia, ecc, dove i giovani si sono parlati. Loro usano linguaggi diversi dai nostri, parlano una lingua comune ai giovani, è più facile che da loro nasca un’idea su come coinvolgere i coetanei che non da parte nostra. Questo un po’ il senso degli incontri e dell’attività che svolgono con impegno. Devo ringraziare Manuele Cadorin che si è assunto l’incarico di questo aspetto dell’attività sezionale. Come sempre chi ha tanto da fare riesce a fare ancora qualcosa, chi invece ha poco da fare non riesce a trovare il tempo per fare qualcosa. Manuele Cadorin oltre ad essere Capogruppo di San Vendemiano è anche consigliere sezionale e in più si è preso anche questo incarico. Il plauso va a lui e quelli che gli stanno vicino. Sono ragazzi nati dopo il ’66, e stanno cercando soluzioni nuove per far aumentare i nostri soci. C’è bisogna di nuova linfa che solo da loro può arrivare.

Facendo un rapido passaggio sulle attività dell’anno ho tralasciato moltissimi eventi anche importanti. E’ incredibile che si possano fare così tante cose: il merito è vostro di tutti voi che dedicate il vostro tempo a questa nostra passione.

A gennaio siamo partiti con la fiamma olimpica. Anche in questa occasione Perona è stato ragazzo tra i ragazzi. Una bella esperienza.
Non possiamo dimenticare la manifestazione di Solighetto (Nikolajewka), perché oltre ad essere stata onorata dalla presenza di Corrado Perona, è per noi un appuntamento annuale importante a cui non possiamo mancare. Il Presidente è stato felicissimo di essere presente. Ha fatto un bellissimo regalo ad un reduce Ermenegildo Mariotto, eroe di Nikolajewka, che nel corso dell’anno è mancato.

A Marzo posa della prima pietra della nuova sede di Santa Lucia e l’inaugurazione della sede di Sernaglia della Battaglia. Le sedi sono importanti per noi, dimostrano la vitalità della nostra Sezione. Abbiamo inaugurato sedi splendide, frutto di lavoro e di impegno. Come sempre le cose grandi le fanno in pochi. Le nostre sedi non devono però diventare mausolei o cose diverse da quelle che in realtà devono essere le sedi di un Gruppo alpini. Devono essere innanzitutto un luogo di incontro, di incontro sereno, da cui escono decisioni prese e condivise anche se non da tutti. Varie idee portano a prendere una decisione che una volta presa, deve valere per tutti. E’ antipatico pensare a delle situazioni in cui un consiglio di Gruppo viene minato nella sua integrità da poche persone che non sono assolutamente la maggioranza. Il nostro modo di essere alpini è democratico, se due in un Gruppo non sono d’accodo con le decisioni del consiglio di Gruppo, devono comunque attenersi. Non vogliamo anarchia. vogliamo comunque che le nostre cose siano decise da noi, anche accapigliandoci se serve, ma che la decisione presa alla fine sia rispettata. Ho avuto ultimante diversi esempi di consigli dove uno o due volevano imporre la propria volontà.

Le nostre sedi devono essere centro di divulgazione della nostra cultura alpina. Tutte le attività svolte all’interno siano orientate a favore del nostro obiettivo, a far conoscere alla gente chi siamo: iniziative culturali, ricreative, sociali, di tutti i generi, con l’obiettivo di divulgare la nostra immagine. Invitare qualcuno a tenere una conferenza, presentare un’attività nuova, non deve essere l’osteria del paese o il ristorante del circondario. E’ importantissimo che le nostre sedi siano ben tenute e ben frequentate. Le persone fuori dal nostro ambito devono ricevere un’immagine di serietà, di correttezza. Io alla nostra immagine ci tengo molto.
Sempre in occasione della inaugurazione della sede di Sernaglia, la consegna di un premio speciale (nell’ambito del Premio Fedeltà alla montagna) all'alpino Sebastiano Parussolo del Gruppo di Sernaglia.

Ad aprile c’è stata l’inaugurazione ufficiale della passerella, con una presenza importante di tanta gente. Tutti sono rimasti a bocca aperta nel vedere cosa siamo riusciti a fare. Ancora oggi sento dire che la nostra Sezione si è data molto da fare e che ha saputo raggiungere obiettivi importanti. Queste cose si possono fare perché vi è un consiglio che lavora, che ci sa fare, che si impegna. I risultati ci sono solo se c’è l’impegno di tanta gente.
Nello stesso momento sono stati presentati i locali del Museo degli Alpini.

In maggio siamo stati a Gemona e Pinzano per la ricorrenza del trentennale del terremoto del Friuli. Sapete bene cosa ha significato per loro, ma anche per noi alpini. Lì è nata la protezione civile. Il primo movimento spontaneo di solidarietà che ha creato le basi per strutturare un’ipotesi di protezione civile.

Dedichiamo un intervento particolare alla protezione civile. Sento dire ogni tanto che la PC è formata solo da gente che ha piacere di farsi vedere con la divisa , di mettersi in vista in occasione di cerimonie, eventi. Quelli che dicono queste cose, non conoscono la PC. Che ci sia qualcuno nel suo ambito che ami farsi vedere con la divisa può anche starci ma che da questo ne discenda che la PC è fatta da gente vanagloriosa, se credete questo non sapete cos’è la PC. È fatta di gente che sacrifica tanto del proprio tempo libero, che appartiene a quello che viene chiamato il fiore all’occhiello dell’ANA, ma per essere tale sappiate che dietro c’è tanto lavoro e tanto impegno.
Noi abbiamo la fortuna di avere un nucleo di PC molto ben formato e strutturato. In passato ha dato qualche problema, ma oggi abbiamo un nucleo perfettamente funzionante che ci è invidiato dalle altre Sezioni. Quest’anno abbiamo avuto l’immissione della squadra cinofila, una squadra sanitaria di livello eccellente, una struttura organizzativa e una capacità operativa, mezzi in grado di svolgere qualsiasi tipo di attività di pronto intervento. C’è la rete radio, mezzi ed automezzi operativi. Questi risultati non vengono a caso, vengono perché c’è stato chi con molta attenzione si è preoccupato di prestare l’orecchio e l’occhio ai possibili doni da parte di enti diversi, regione, comune, provincia. Oggi abbiamo mezzi efficientissimi perché Andrea Danieli si è preoccupato di tirare per la giacchetta questo e quell’altro, di avere i contributi. Chi parla della PC di qualcosa al di fuori della nostra Sezione, non ha capito niente. La viabilità in Valstagna, durante la adunata ad Asiago è stata curata dalla PC della nostra Sezione.
L’ANA ha organizzato la PC per essere pronta in caso di… Questo vuol dire prevenzione. Prevenzione per legge è ciò che può essere un pericolo per la salute e l’integrità fisica delle persone. E’ un ombrello talmente ampio che copre qualsiasi cosa. Anche l’esibizione di un complesso ha bisogno di prevenzione. Ma non è questo l’obiettivo e lo spirito per il quale l’ANA ha creato la PC. In occasione dell’ultimo incontro dei presidenti di Sezione, ad Arzignano, io ed un altro Presidente abbiamo chiesto l’intervento del gen. Gorza che ci spieghi qual’è la linea che l’ANA vuole tenere. Non intendiamo fare i pagliacci. Questo sarà l’argomento della prossima riunione dei presidenti del Triveneto. Questo cose bisogna chiarirle fino in fondo. Altrimenti ci chiamano a destra ed a manca, per fare delle cose che in alcuni casi non possiamo nemmeno fare, come dirigere il traffico o fermare qualche macchina. Il mio augurio è che la PC continui a fare preparazione ma che non sia mai impegnata, come il caso della Fortezza Bastiani, dove si preparavano sempre alla guerra, ma la guerra non è mai arrivata. E questo è quello che auguro a tutti gli iscritti alla PC, sempre in attività, sempre in allenamento, ma che non vengano mai impiegati perché ritengo che l’unico obiettivo per il quale sia opportuno che noi ci si muova sono le calamità.

L'adunata nazionale ad ASIAGO, in ambiente molto particolare, con connotazioni importantissime dal punto di vista storico. Sapevamo benissimo che ci sarebbero stati grossi disagi a livello logistico. Abbiamo rischiato consapevoli. L’anno scorso avevo posto sul piatto le mie dimissioni nel caso ci fossero stati dei trabiccoli targati Sezione Conegliano, fortunatamente mi avete fatto questo omaggio e vi ringrazio. Vorrei leggervi un passaggio della relazione di Manuele Cadorin “ma se l’adunata ci ha consegnato emozioni e momenti indimenticabili in positivo è anche vero che ci ha consegnato purtroppo episodi tristi e riprovevoli. E’ per questo che la nostra attenzione va anche a coloro che hanno dato una cattiva immagine dei giovani ovvero agli ubriachi e a quanti scorazzavano con i vari trabiccoli”: questo lo dicono i giovani che per natura propria sono un po’ esuberanti. Benissimo l’aspetto goliardico e ludico dell’adunata, però deve essere fatto con cervello.
L’adunata di Cuneo sarà la mia ultima sfilata come Presidente. Vi chiedo come trattamento di fine rapporto di lasciare a casa i trabiccoli, anche quest’anno, e di fare una adunata seria da alpini

A giugno abbiamo ricordato il 55° anno di sacerdozio di Monsignor Domenico Perin, nostro cappellano sezionale, persona squisita. Adesso è ospite della casa di riposo in Via Lourdes. Si sente come un uccello in gabbia, se qualcuno lo volesse andare a trovare ne sarebbe felicissimo, per passare qualche ora in compagnia.
Sempre in giugno proprio in questo teatro abbiamo dedicato una serata ad una bambina particolarmente sfortunata, Gloria. Gli amici di Godega hanno organizzato una serata bellissima con artisti che hanno partecipato gratuitamente. La serata è stata deludente dal punto di vista alpino, perché pur essendo la sala pienissima, abbiamo raccolto veramente molto poco. Sono occasioni in cui se diamo cinque euro, non succede niente a nessuno. Poco per tanto uguale tantissimo. Inutili le belle serate, le belle parole, se poi non scuciamo a raccogliere più di cinquecento euro. Spero che in occasioni simili sapremo metterci una mano sulla coscienza. Toglie il fiato vedere una bambina di quell’età in quelle condizioni.

Abbiamo avuto il raduno nazionale al Contrin, il Pellegrinaggio sull'Ortigara, il 90° del Col di Lana, poi a settembre il raduno alle Penne Mozze. Cerimonia con sempre più seguito. Il nostro sacrario sta diventando meta privilegiata di persone che vengono anche da lontano. Questo è il risultato del lavoro a cui i nostri vecchi hanno dedicato tanto tempo e tanta passione.
Voglio ricordare con grande piacere che uno dei momenti più belli dell’anno è il 24 dicembre quando ci si ritrova al Bosco, dopo pranzo per una Messa senza tamburi o ufficialità. Un saluto e un buon Natale ai nostri vecchi.

Il primo di settembre è ripartito per l'Afghanistan il 3° Rgt. Artiglieria. Abbiamo riconsegnato la Bandiera che custodivamo nel nostro museo, presenti i Vicepresidenti Bozzoli e Geronazzo. In caserma siamo sempre ospiti graditi. Ogni volta è un piacere esserci.
Sempre a settembre abbiamo inaugurato il CEOD di Mareno, ristrutturato ed ampliato, nel quale abbiamo prestato opera fattiva. Presenza di molta gente ed autorità regionali, provinciali. Quando mi hanno chiesto di intervenire ho detto che non siamo abituati a queste platee così importanti. Anche loro sanno che gli Alpini fanno senza far tanta confusione.

Ad ottobre abbiamo inaugurato un’altra splendida sede, quella di Susegana, giornata splendida, sede bellissima. Cerimonia altrettanto bella completata dal pranzo in castello.

Il 28 ottobre, abbiamo presentato il libro dell’80°, a coronamento di tutte le attività. Un ringraziamento particolare a Francesco Tuan, che si è preoccupato di tirare per la giacchetta i Gruppi. Lavoro ben fatto, abbiamo avuto plausi anche da un sacco di gente, è stato recensito da Lugaresi, bello e piacevole.
Nella stessa serata lo spettacolo in Accademia:”Cos'è gli Alpini?”. La sala era piena, ed è stata un bella serata. Dobbiamo occuparci anche di cultura, non solo di cerimonie o cene.
Il 29 abbiamo inaugurato la prima mostra al Museo degli alpini. Una delle cose che mi fa tanto e tanto piacere. C’è un buon numero di visitatori che rimangono favorevolmente colpiti da quanto vi è esposto. Dobbiamo ora occuparci di pubblicizzarlo un po’ di più il sito. Invitare le Sezioni a visitarlo, in occasioni di gite. E’ curato da persone qualificate. I materiali esposti sono di altissimo livello. Un grande plauso a Luciano Barzotto, Luigi Perencin e tutti quelli che danno loro una mano.

Il 5 novembre c’è stata la visita a Milovice. L’iniziativa sta riscuotendo sempre più partecipazione e successo: tanti nostri soldati sono morti lì in prigionia. Bisogna ringraziare Lino Chies che è stato l’artefice di questo contatto. Bravo a chi è andato e a chi ci vorrà andare in futuro.

Agli inizi di dicembre abbiamo avuto la cena sezionale, una bella serata con i nostri amici in armi.

L’ultimo argomento di questa relazione riguarda il nuovo Presidente. L’anno prossimo sarò qui a salutarvi ed a ringraziarvi. Entro novembre dovrete indicare i candidati alla nuova presidenza. E’ una bella esperienza, impegnativa, non richiede doti particolari. Sono convinto che qui dentro ci saranno sicuramente una decina che possono ricoprire questo ruolo senza alcun problema. Sarà tanto più bravo e capace quanto più lo sarà il consiglio. Da soli si fa poco. Devo ringraziare buona parte del consiglio che è sempre veramente attiva, presente. Solo da dentro si vedono quante sono le cose da fare perchè tutto riesca bene. A cominciare dalla cerimonie condotte in una certa maniera, è da ringraziare in particolare Nino Geronazzo e non solo lui.
Sappiate che fare il Presidente è un impegno grosso ma gratificante;alla fine diventa un piacere. Lo dico a favore di quelli che potrebbero fare il Presidente, ma che magari temono di dover essere impegnati giorno e notte. Non è così se avete dei vicepresidenti capaci e dei consiglieri bravi. Sta a voi delegati eleggere dei bravi consiglieri. Avrei piacere che questo nuovo passaggio avvenisse in maniera molto più alpina di quanto avvenuto nel mio caso. Non è il momento di rivangare momenti non proprio edificanti dal punto di vista associativo successi 5 anni fa, ma evitiamo di creare un’altra situazione del genere. successo per la mia elezione 5 anni fa. Sarebbe bello che a novembre dalla rosa dei candidati uscisse il Presidente che potrebbe idealmente affiancarmi nell’ultimo periodo e poi prendere in mano le redini della Sezione.

Gen. Franco Chiesa: a nome dell’assemblea ringrazia il Presidente per la relazione. E’ doveroso ringraziarlo anche per tutte le attività che la Sezione ha fatto, e per il lavoro che viene svolto dai Gruppi nel corso dell’anno. Ringraziarlo per gli stimoli che ci ha dato, per le profonde riflessioni di cui tutti noi dovremo tener contro e che mettono in luce la passione che il nostro Presidente ha per la nostra associazione e per la penna.


5. Relazione finanziaria 2006.
Il tesoriere Maurizio Granzotto espone il bilancio consuntivo. Prima di esporre i dettagli del bilancio premette che il volume totale delle varie voci di costi e ricavi è ben superiore al valore preventivato. Nel bilancio preventivo erano stati previsti dei costi che in fase di esecuzione si sono rivelati più elevati, ai quali però sono corrisposti anche i rispettivi ricavi. In particolare per quanto riguarda il tesseramento, abbiamo avuto ricavi in più 1.909,50 Euro, essendo stato stimato prudenzialmente il numero dei soci in 5200. Per la protezione civile sono stati preventivati 3.000 Euro e sono stati spesi 4.930, Fiamme Verdi ha centrato l’obiettivo, per l’intervento a “La Nostra Famiglia di Mareno” erano previsti 500 Euro a fronte di un consuntivo di 1.500. La voce altro che risulta sostanzialmente a pareggio, riguarda spese e ricavi relativi a medaglie adunata, agendine, spese per il vessillo, giornata per Gloria, materiale olimpico, materiali per l’Afghanistan. Si rileva un aumento di 500 Euro per le utenze e di ulteriori 500 Euro per le spese postali. Per la conclusione dei lavori per la Passerella sul Monticano dai 90.000 Euro previsti si è arrivati a 120.000, coperti da uno stanziamento dell’amm. comunale. Erano stato previsto un fondo per la manutenzione sede che è stato girato a coprire le spese per l’80° sezionale. Per il museo e le manifestazioni collegate sono stati spesi 34.000 euro a fronte dei 10.000 preventivati. Il costo del libro dell’80° era previsto in 10.000 Euro, ne sono stati spesi 15.000, tutti sostenuti da una sponsorizzazione.


6. Bilancio di previsione per il 2007.


7. Relazione dei Revisori dei Conti.
Il Presidente del collegio dei revisori Mirko De Nardi da lettura della relazione: Il giorno 27 del mese di febbraio dell’anno 2007 si è riunito il Collegio dei Revisori dei Conti, presso la sede della Sezione A.N.A. di Conegliano per l’analisi dei rendiconti relativi all’anno 2006. Apertasi la seduta il Presidente dei Revisori dei Conti ha dato lettura al bilancio consuntivo redatto dal Tesoriere. Vengono analizzate le varie voci attive e passive del bilancio e chiesto i chiarimenti al Presidente su alcune voci. Viene dato atto che durante i controlli trimestrali effettuati nel corso del 2006 sono state controllate a campione alcune registrazioni contabili, confrontandole con le pezze giustificative e sono state segnalate al Consiglio tutte le perplessità. Il controllo, effettuato con il metodo a campione rappresentativo, ha evidenziato la corrispondenza delle pezze giustificative con la contabilità e non sono state rilevate anomalie nelle registrazioni contabili. Per questo motivo il Collegio dei Revisori dei Conti ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2006 così come redatto dal Tesoriere. La seduta si è chiusa con l’approvazione del verbale.


8. Determinazione della quota associativa per il 2008.
Il Consiglio Direttivo ha proposto di lasciare invariata la quota sociale spettante alla Sezione, alla quale sarà aggiunta la parte spettante alla sede nazionale. L’assemblea approva.


9. Nomina di 9 delegati all'Assemblea Nazionale.
Viene proposto ai delegati sezionali che la rappresentanza alla assemblea nazionale sia più significativa, formata dal Presidente sezionale, 4 consiglieri e 4 capigruppo. L’assemblea approva, nessun contrario od astenuto. Oltre al Presidente, membro di diritto, vengono nominati: 4 consiglieri: Giuseppe Benedetti, Stefano Stefani, Albino Bertazzon, Luigino Donadel; e 4 capigruppo: Giuseppe Collodet, Luciano Camerotto, Oliviero Chiesurin, Francesco Botteon. L’assemblea approva all’unanimità.


10. Discussione ed approvazione delle relazioni
Il Presidente dell’assemblea ricorda che lo statuto prevede che solo i delegati hanno diritto al voto e possono partecipare alla discussione. Lo statuto prevede che si possano trattare solo argomenti compresi nell’ordine del giorno.

Antonio Daminato: Ringrazia la fanfara alpina per quanto fa al nostro fianco, il suo Presidente onorario Giovanni Carlet, e il nuovo Presidente Sergio Saccon, presenti in sala.

Andrea Danieli: Chiede se Giuseppe Benedetti va a Milano in veste di capogruppo o di consigliere. (risposta: consigliere). Chiede se i candidati al consiglio sezionale, possono essere anche delegati all’assemblea sezionale, in questa assemblea ce ne sono due.

Gen. Franco Chiesa: Non ci sono limitazioni né nello statuto, né nei regolamenti, quindi chi è candidato al consiglio sezionale può essere anche delegato in questa assemblea.

Steno Bellotto: Tra i delegati all’assemblea nazionale c’è un consigliere che potrebbe anche non essere rieletto, e quindi verrebbe a mancare la proporzione. L’art. 39 del nostro regolamento recita che per tutto quanto non è contemplato nel presente regolamento si richiamano le disposizioni nazionali. L’art. 14 Statuto, 3° comma: “non possono essere delegati all’assemblea nazionale i membri del consiglio direttivo nazionale e i revisori di conti”. Nel 2004 abbiamo rinnovato il regolamento, ma non abbiamo mai trattato l’art. 15bis, incompatibilità cariche amministrative o politiche. L’anno scorso non è stata nominata la verifica poteri.

Franco Chiesa: La verifica poteri è nominata annualmente, è all’ultimo punto apposito dell’odg. Sarebbe stato meglio che questa osservazione fosse stata fatta l’anno scorso. Prendiamo atto che lo scorso anno non è stato fatto.

Claudio Lorenzet: L’art. 14 Statuto, si riferisce all’assemblea nazionale, per le assemblee sezionali l’articolo di riferimento è il 32. Il regolamento sezionale è stato integrato dell’art. 15bis ed approvato dal CDN il 14 ottobre 2004.

Claudio Breda: fa una comunicazione di servizio: sono da ritirare i manifesti del 50° del Gruppo di Falzè – 24/25 marzo.

G.Battista Bozzoli: A supporto del tesoriere, desidera aggiungere che dobbiamo aspettarci che le entrate ed uscite previste nel bilancio preventivo in 48.000 Euro lieviteranno, sempre a pareggio, per altre entrate ed uscite non previste.

Francesco Tuan: Sono stato quasi un senatore a vita, nel senso che ho preso una anzianità importante di Cadorin parecchi anni fa e poi ho continuato con altri due mandati. E’ con enorme emozione che mi rivolgo a Voi, da questo palco. Oggi arrivo personalmente alla fine di uno straordinario ciclo di presenza continua, in Consiglio Sezionale, di quasi otto anni. Lunghi anni di lavoro, di impegno, di soddisfazioni, di … scuola di vita. Mentre sono qui, mi passano davanti le immagini dei numerosi Amici che ho incontrato in questi anni. Vedo il loro sorriso, sento le loro frasi tipiche nelle mie orecchie, … le bestemmie a volte, e i numerosi canti che insieme abbiamo più volte intonato. Ma vedo, in prima linea della mia mente, i volti dei tanti, troppi Amici che sono andati avanti. Da ognuno di loro ho ricevuto qualcosa. Qualcosa di prezioso: il senso della vita, spesso connaturato con la nostra natura di alpini. Per un alpino esiste una unica grande famiglia, fatta di amici, persone sincere, a volte scolpite con l’ascia, a volte bagnate dal vino, spesso rigate dalle lacrime. Lacrime di gioia, quando un Alpino riesce ad essere utile agli altri, con discrezione, con modestia, ma con concretezza e con la certezza di essere un punto di riferimento nella nostra società e quotidianità. Lacrime di tristezza quando un Alpino deve seppellire un proprio amico, una persona con cui, spesso, ha condiviso intimità, umane paure o debolezze che nemmeno la propria moglie o compagna conosce, una persona con cui ha lavorato, gratuitamente, per gli altri.
E questo mi fa essere oltremodo fiero di appartenere alla grande famiglia alpina. Fatta di gente sempre pronta ad essere presente, se chiamata. Fatta di tanti anonimi che, finito il proprio compito con il cappello in testa, tornano, da veri Signori, alla propria vita. Questa esperienza mi ha dato tanto, in termini umani e di formazione.
Ho avuto la fortuna e l’onore di servire la Sezione come Vicepresidente al fianco di due distinti presidenti in questi anni. Ho avuto la fortuna e l’onore di lavorare a fianco di colleghi, in Sezione, di elevatissime qualità. A tutti dico grazie. Soprattutto per aver avuto la pazienza e la disponibilità ad avermi avuto con loro ed ad avermi lasciato maturare, come alpino, nelle varie attività che insieme abbiamo realizzato in questi anni. Il DNA alpino ci può essere, di fondo, ma poi va coltivato e io penso di aver avuto i migliori maestri in questo. A tutti dico grazie come uomo, per tutto quello che mi avete insegnato, per tutto quello che da Voi ho imparato.
In alcuni momenti, la famiglia degli alpini è stata la mia prima famiglia. E’ così per i miei figli che cerco quotidianamente di educare ai valori ed ai principi dell’essere alpino e che spesso riconoscono nei volti degli Amici alpini la loro famiglia, la loro casa. È bello farsi adottare dagli alpini!
I timori iniziali di “giovane bocia”, al vertice di un esercito di oltre 5.000 uomini hanno lasciato il passo, in questi anni, alla consapevolezza che si tratta dell’esercito più efficiente e più bello, che ogni comandante vorrebbe avere a propria disposizione. Perché non ti lascia mai solo!, in nessun progetto, in nessuna impresa che poi, con successo si porta insieme a compimento. Perché se c’è da spalare “merda”, quando tutti arricciano il naso, noi siamo lì. Se c’è da costruire un museo, un asilo, una scuola, un convento da restaurare, noi siamo lì. Se c’è da aiutare, senza chiedere nulla in cambio, noi siamo lì. Se c’è da organizzare una cerimonia, un evento culturale, noi siamo sempre lì. …E qualsiasi cosa facciamo è una cosa stupenda, che lascia a bocca aperta chi non ci conosce e, a volte, anche noi stessi. Spesso non ce ne rendiamo conto.
Allora risulta chiaro che oltre 60 anni fa, nessun nemico avrebbe potuto fermarci a Nikolajewka. E risulta chiaro oggi che siamo, in qualsiasi parte del mondo soldati e uomini con i quali è bello lavorare per la nostra professionalità e per la nostra affidabilità.
E' difficile condensare tutti i sentimenti e le sensazioni che sto provando in questo momento, pensando a questi magnifici anni con Voi. È difficile rendere l’idea dell’emozione di adesso e di ogni evento che ci ha visto insieme. Dico solo che essere Alpini è un onore, da vivere quotidianamente con consapevolezza e con gioia.
Essere Alpini è una responsabilità. E dicendoVi grazie per l’ennesima ma non ultima volta, spero di essere stato sempre all’altezza del compito e del ruolo che ho avuto nel rappresentare la Sezione, nel rappresentare Voi.
Lasciatemi concludere con le uniche parole che ho in mente pensando a Voi e a questa magnifica esperienza: grazie, grazie, grazie! Viva gli Alpini, viva la Sezione di Conegliano!

Egidio Morbin: Relaziona sul torneo di bocce sezionale di San Vendemiano.

Antonio Menegon: Fiamme Verdi, costa 16.000 Euro e ne incassa 8.700. Anche se sono aumentati anche i costi di spedizione, questi non giustificano una spesa del genere. Ad ogni numero andiamo sempre ben oltre le pagine preventivate. Bisogna che riusciamo a fare articoli più brevi, anche questa volta due articoli non sono potuti entrare, andranno nel prossimo numero. Una soluzione potrebbe esser una maggiore generosità dei Gruppi nei confronti di Fiamme Verdi. Ritardi: il ritardo principale nel numero autunnale, è stato a causa di impegni lavorativi; l’ultimo è stato fermo in posta 10 giorni per cause burocratiche. Rispetto al mio ultimo editoriale, mi piacerebbe una redazione che discuta a fondo, su come va fatto il giornale, di solito ci troviamo sempre in pochi. Un contributo me lo attendo dai consiglieri e dai capigruppo, ed anche da chi nel Gruppo viene delegato ai rapporti con Fiamme Verdi. Ringrazio gli amici della redazione per il contributo che hanno dato. Ringrazio il carissimo amico Renato Brunello, che pur lamentando qualche acciacco, cura ancora personalmente la spedizione del nostro giornale. Il prossimo Fiamme Verdi uscirà fine aprile, primi maggio. Abbiamo solo 15 giorni per consegnare il materiale. Mi attendo un contributo scritto anche dai giovani. Fiamme Verdi è sempre presente alle iniziative nazionali della stampa alpina grazie all’amico Enzo Faidutti che il 31 marzo e il 1 aprile sarà all’11° Congresso nazionale.
Bella iniziativa il giornale del Gruppo di San Vendemiano, collante ulteriore all’interno del Gruppo. Bisognerebbe farne nascere altri, anche su fotocopie, una volta all’anno, non necessariamente con una veste tipografica come quella degli alpini di San Vendemiano.

Conclusa la fase di dibattimento si passa all’approvazione delle relazioni.
Relazione morale: l’assemblea approva all’unanimità;
Relazione finanziaria e bilancio di previsione: l’assemblea approva all’unanimità;
Relazione revisori dei conti: l’assemblea approva all’unanimità


11. Elezione di n. 7 consiglieri
Si procede alla votazione per la sostituzione di 7 consiglieri scaduti (Non rieleggibili: Francesco Tuan e Luciano Giordan; Rieleggibili: Federico Camerotto, Ezio Marchioni, Giuseppe Benedetti, Giorgio Visentin, Luigi Perencin).
Fermo restando che tutti i soci hanno il diritto di essere eletti, i capigruppo hanno proposto 10 nomi: Alessandro Pederiva (Sernaglia della Battaglia), Luigi Perencin (Soligo), Narciso De Rosso (Colfosco), Alberto Galli (Collalbrigo), Silvano Miraval (Parè), Lauro Piaia (Città), Giuseppe Lot (Mareno), Federico Camerotto (Gr. Vazzola), Giuseppe Benedetti (Codognè), Giorgio Visentin (Bibano-Godega).

La votazione si volge a scrutinio segreto, con i seguenti risultati:
Aventi diritto 186, votanti 183, schede valide 182, bianche /, nulle 1.
Assenti i 3 delegati del Gruppo di S. Pietro di F.

Risultano eletti con i seguenti voti:
Giuseppe Benedetti (Codognè), voti 157
Giorgio Visentin (Bibano-Godega), voti 139
Luigi Perencin (Soligo), voti 134
Silvano Miraval (Parè), voti 132
Lauro Piaia (Città), voti 120
Narciso De Rosso (Colfosco), voti 112
Alberto Galli (Collalbrigo), voti 89

Hanno inoltre ricevuto voti:
Alessandro Pederiva (Sernaglia), voti 84
Federico Camerotto (Gr. Vazzola), voti 78
Giuseppe Lot (Mareno), voti 74


12. Nomina dei 5 membri della Commissione Verifica Poteri
Vengono proposti i nominativi di Claudio Bernardi, Pietro Masutti, Oliviero Chiesurin, Emilio Maschietto, Paolo Da Ruos. Il mandato è di un anno. L’assemblea approva all’unanimità.

L'intervento del consigliere nazionale Sebastiano Favero:
Porto i saluti del Presidente Perona, del CDN, al vostro Presidente, all’assemblea e a tutti i soci della Sezione di Conegliano. Oltre la Sezione di Conegliano, rappresento anche Vittorio Veneto, Treviso, e Bassano. Pur abitando a Possagno faccio parte della Sezione Monte Grappa di Bassano che ospiterà il prossimo anno l’Adunata Nazionale. Nei limiti del tempo che mi è concesso sono a vostra disposizione, avete il mio numero di telefono, saprò ascoltarvi e portare le vostre segnalazioni in sede nazionale. Voglio unirmi al ringraziamento per l’impegno profuso dal vostro Presidente. Ringrazio i due consiglieri che scadono, mi auguro di vederci ancora insieme. Il discorso del vostro Vicepresidente uscente da il senso dei valori degli alpini, il senso di essere qui, il senso della famiglia alpina.
E’ stato accennato all’adunata nazionale, ai problemi di Asiago, che sapevamo già da prima, anche Cuneo non è senza problemi. A livello nazionale ci interessa lanciare un messaggio: recuperare a livello di Adunata i nostri valori, portali all’adunata con quel senso di partecipazione che è tipico nostro, che ci permette di bere anche un’ombra in più, se serve, ma di berla in sana compagnia, senza creare problemi per nessuno e di essere insieme in uno spirito di vera amicizia alpina. Al di là dei trabiccoli, uno dei fenomeni che ci sono stati segnalati, anche dalle forze dell’ordine, è la presenza di gruppi che non hanno niente a che fare con gli alpini, che al venerdì e al sabato sera, si infiltrano all’interno della nostra adunata per creare confusione e disordine. Vi invito ad essere molto attenti, di verificare questi fenomeni e segnalarli. Abbiamo deciso di rimettere in efficienza il Servizio d’Ordine alle adunate, vi chiediamo di mandare nomi nuovi, lo chiedo soprattutto ai giovani, vorremmo rimettere in funzione anche le cosiddette ronde notturne proprio per evitare che si possano verificare fenomeni indesiderati. L’Adunata nazionale degli alpini nota come l’Adunata in ci si trova e si fa festa non deve diventare un problema.
Voglio comunicarvi anche alcune cose importanti decise a livello nazionale. Sede nazionale, sono stati completati i lavori di restauro di 2 piani su 4; entro quest’anno saranno completati anche gli altri 2 piani.
Quest’anno partono i lavori del Contrin, di proprietà della sede nazionale, con una previsione di spesa di 2,6 milioni di Euro, dei quali il 70% sarà coperto con un contributo della Provincia di Trento. Oltre a questo intervento, più avanti, è previsto di raggiungere l’autonomia per la produzione di energia elettrica. Costalovara: approvato dal CDN il primo dei tre lotti, diventerà una casa albergo, ospiterà prevalentemente le famiglie alpine; chiarito che la proprietà è della sede nazionale. Già da aprile saranno organizzate delle squadre, sarà richiesto anche il vostro intervento.
Ripabottoni: intervento individuato dopo il terremoto del Molise. Per lungaggini burocratiche si è protratto nel tempo. A novembre abbiamo dato un ultimatum al sindaco e alla Regione Molise. Fra 15 giorni saranno concordati quali saranno i lavori fatti con l’intervento di volontariato degli alpini e con i 300 mila Euro che la sede nazionale ha a disposizione. E’ prevista la conversione di un albergo mai completato che sarà trasformato in casa di riposo.
Mozambico: abbiamo completato i lavori l’anno scorso, ma c’è una pressante richiesta di ritornare.
Rossosch: il nostro Presidente Nazionale Corrado Perona ha deciso di visitare i luoghi della Ritirata di Russia e l’Asilo. A fine di aprile una delegazione ridotta andrà a Rossosch, io lo accompagnerò. E’ una scelta importante e credo che possa fare piacere a voi della Sezione di Conegliano, che siete tra gli artefici principali dell’operazione Sorriso, oltre che portare nel nome il ricordo del 3° artiglieria  e di quello che è stata la ritirata di Russia.
Sono stato presente con tanta emozione alla manifestazione di Solighetto che ricordava quel 26 gennaio 1943. Ricordando quello che, in quella fredda mattina di gennaio in Russia, ha detto il generale Reverberi, quando ha lanciato quel grido per sopravanzare il terrapieno della ferrovia di Nikolajewka, quando ha gridato “Tridentina Avanti!”. Io vorrei dire a tutti voi e noi con orgoglio “Alpini, avanti!” Viva gli Alpini, viva l’Italia.

Giuseppe Benedetti: Il 14 aprile festa della solidarietà alpina a Varese: la Sezione organizza un pullman se dai Gruppi arrivano le adesioni

Conclusioni del nostro Presidente:
Il 21 aprile avremo a Conegliano il rientro ufficiale del 3° da montagna dall’Afghanistan, con la presenza della Bandiera di Guerra, la fanfara della Julia, oltre che della nostra fanfara. Nell’occasione abbiamo organizzato il primo raduno del “Gruppo Conegliano”, il reparto di artiglieria più decorato d’Italia, nato proprio qui a Conegliano. E’ un onore per noi avere i radunisti qui. Alla sera sarà presentato il primo CD del Coro Brigata Alpina Julia Congedati, in Accademia. Abbiamo avuto un aiuto importante da parte del Comune, sempre sensibile alle nostre richieste. Ricordo che in queste occasioni la presenza è fondamentale. Deve essere come l’altra volta in occasione della giornata della solidarietà, piena la piazza Cima. E’ stata un’emozione grandissima guardare la piazza piena di alpini. Capigruppo rendetevi parte attiva per una massiccia presenza. Il Conegliano è nato qui, lo riaccogliamo, è proprio l’occasione giusta, ritorna dall’Afghanistan e noi organizziamo il primo raduno del Gruppo Conegliano. Non possiamo non presentarci bene.


L'assemblea è sciolta alle ore 12,00

Conegliano, 4 marzo 2007

IL PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA (Gen. Franco Chiesa)
IL SEGRETARIO(Claudio Lorenzet)