AL CONTRIN


Dicembre 2005

23° Raduno Nazionale al Rifugio Contrin in Marmolada

Domenica 26 giugno, come da 23 anni, tanti Alpini al Rifugio Contrin. L’onore ai caduti e la deposizione della corona d’alloro al “Cippo Andreoletti”


Gagliardetti dei Gruppi e Vessillo Sezionale

Il raduno al Rifugio Contrin è un appuntamento fondamentale nell'estate  alpina che è fatta di numerose commemorazioni nei luoghi che hanno edificato lo spessore morale della nostra memoria collettiva.
Anche quest'anno, giunti alla 23^ edizione, in tanti sono saliti lungo i percorsi che portano verso l' “Alta Via Contrin”. Tutto ciò, nonostante l'afa e l'umidità che non hanno risparmiato nello scorso mese di giugno i dintorni di Alba di Canazei  che pur si trova a 1500 m. sul livello del mare.
Sfruttando la conoscenza del territorio del caro consigliere sezionale Pietro Masutti, il nostro gruppo d'amici è asceso seguendo un itinerario secondario, passante all'interno dell'abitato e confluente in un bosco lussureggiante attraversato da un ruscello che ha reso fresca e piacevolissima la prima parte della nostra camminata.
Giunti poi nella zona sovrastante ai pascoli siamo rimasti estasiati come sempre dalla visione delle pendici del grandioso comprensorio della Marmolada.
Quasi senza accorgerci siamo arrivati nei pressi dei rifugi Contrin e Reatto, meta della nostra passeggiata a 2050 metri d'altitudine.
Fra le centinaia di rappresentanze alpine la Sezione di Conegliano ha come il solito degnamente presenziato con il proprio vessillo, con le fiamme dei gruppi: Santa Lucia, Maset Città, Vazzola e da alcune decine di nostri associati.
L'alzabandiera e l'onore ai caduti con la deposizione della corona d'alloro al "Cippo Andreoletti" ha come di consueto aperto la cerimonia.
Dopo il benvenuto dei rappresentanti della Sezione di Trento, del Sindaco di Pozza di Fassa, del Presidente della Commissione Contrin Martini c'è stata l'allocuzione ufficiale tenuta dal Consigliere Nazionale Ivano Gentili che sostituiva il Presidente Nazionale Corrado Perona convalescente  da un piccolo intervento chirurgico.
Infine la santa messa officiata come nelle scorse annate da Mons. Augusto Covi cappellano della Sezione di Trento.
L'omelia del sacerdote ha approfondito i temi delle letture della domenica dedicata a San Vigilio, accomunato dal celebrante a San Maurizio patrono degli Alpini. Verso la fine della predica Monsignor Covi ha dovuto comunicare la notizia della morte di un cinquantacinquenne modenese, probabilmente alpini, colto da un infarto mentre saliva verso il rifugio.
Un silenzio perentorio ed amaro per alcuni lunghi interminabili secondi si è perpetuato nell'animo dei presenti.
Abbiamo poi ricordato che durante il precedente passaggio nel bosco avevamo udito e intravisto l'atterraggio di un elicottero, quasi certamente del SUEM, giunto a soccorrere purtroppo inutilmente la sventurata persona.
Inutile affermare che il fatto ha intristito la nostra discesa a valle, pur sapendo che il destino di noi tutti non gioca mai a carte scoperte.
Un ultimo “pieno” d'aria pura e poi il ritorno a casa, verso quel caldo opprimente di un'estate che sembrava dovesse passare alla storia come una delle più torride.

Renzo Sossai


Emozioni al Contrin

Domenica 26 giugno ho partecipato per la prima volta e nelle vesti di “bocia” al raduno al Rifugio Contrin. E’ stata una esperienza unica ed indimenticabile: una lezione di storia che, insieme alle emozioni provate, porterò dentro di me per lungo tempo.
La giornata è iniziata sotto i migliori auspici visto che splendeva un radioso sole, il quale ti dava ulteriore energia per affrontare la camminata.
Dopo aver salutato nel piazzale di partenza i nostri colleghi capitanati da Piero Masutti, un veterano di quelle parti, mi sono accodato a quel serpentone umano, di cui non sono riuscito a scorgere la testa, tanto grande era l’affluenza.
Il paesaggio che si presentava ai miei occhi era di una bellezza indescrivibile, solo partecipando ci si può rendere conto di quanto sia stupenda la natura. Mi hanno lasciato esterrefatto i tanti ciao pronunciati da persone a me sconosciute. Evviva lo spirito di fratellanza che ci unisce.
Voglio ringraziare di cuore i miei due compagni di avventura, Giuliano Tocchet (Spin) e Franco Salamon (el frutter) per la loro enorme pazienza, e spero che l’anno prossimo possa essere di nuovo con loro, ovviamente insieme ai tanti Alpini della nostra Sezione. Grazie agli organizzatori per quello che sono riusciti a darci, senza per altro farci mancare niente.

Aberto Galli