IV NOVEMBRE 2005


2006

FESTA DELL'UNITA' D'ITALIA E DELLE FORZE ARMATE A PONTE DELLA PRIULA


Ponte della Priula

Domenica 6 novembre 2005, ha avuto luogo la cerimonia provinciale commemorativa in onore ai Caduti, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Susegana e dalla locale Consulta delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Per la prima volta, per le pessime condizioni meteo con pioggia insistente, la celebrazione è avvenuta all’interno del Tempio Votivo, dedicato alla Fraternità Europea, anziché sullo storico sagrato.
E’ venuto meno l’imponente aspetto coreografico con lo sfilamento dei Gonfaloni, attorno alle Otto Bandiere delle Nazioni belligeranti: Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Stati Uniti d’America e Ungheria, ma la suggestione unica, commovente è rimasta.
Alla presenza del Gen. di Divisione Franco Cravarezza, di numerosi Sindaci ed Amministratori locali del circondano con i rispettivi Gonfaloni, di folte rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, Labari, Gagliardetti e Bandiere, il parroco Mons. Don Francesco Toffoli ha iniziato la sua preghiera a Dio con un momento di intensa riflessione religiosa. A seguire il sindaco di Susegana, arch. Gianni Montesel, ha porto il saluto della Città, ringraziando tutte le Autorità civili e militari intervenute, intrattenendo i presenti con un breve excursus storico sulla Grande Guerra. Il Gen. Cravarezza, Comandante RFC Interregionale Nord, rappresentante del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. C.A. Filiberto Cecchi, apprezzando il significato della cerimonia, ha espresso la soddisfazione d’essere per la prima volta in terra veneta, in una festa celebrativa di alto valore e di intenso significato. L’oratore ufficiale, Giudice Renato Borsotti, presidente della fondazione della Consulta delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Susegana, ha dato lettura dei numerosi messaggi delle Autorità civili e Militari, del sig. Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, dell’on. Gianfranco Fini, vice Presidente del Consiglio dei Ministri, dei Capi S.M. della Marina, della Aviazione e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e di diversi presidenti sezionali dell’Associazione del Fante. Lo stesso oratore in un ampio discorso storico letterario ha rievocato il periodo del primo conflitto mondiale, sul Piave, con esempi di giovani combattenti che dopo la guerra ebbero un luminoso avvenire (due giovani combattenti divennero Presidenti della nostra repubblica, Giovanni Gronchi e il Tenente mitragliere Sandro Pertini), nonché giovani illetterati, che pur avendo lasciato nei loro scritti sgrammaticati pagine di intensa poesia, non ebbero mai alcun nome su una lapide, a ricordo.
Tra i moltissimi Labari spiccava il Medagliere della sezione provinciale di Treviso, con Alfiere, inviato dal presidente rag. Sebastiano Lazzarato. Nel Tempio, l’onore ai Caduti, il Canto degli italiani e altre musiche patriottiche, risuonavano con le perfette note della Fanfara Alpina di Conegliano; alla tromba, con i suoi magistrali “a solo”, il parà Ugo Granzotto. Al termine della toccante, commovente celebrazione, i 99 rintocchi della Campana “Ave Plavis” dono della Associazione Nazionale “Ragazzi del ‘99”: rituale che si ripete ab immemore. Le Autorità, infine, percorso il viale delle Rimembranze, resi gli onori militari dal Picchetto in armi della Divisione Mantova di Vittorio Veneto, hanno deposto una corona d’alloro ai Caduti, sulla sponda del Piave. Una lapide ricorda il sacrificio del Battaglione complementare della Brigata Sassari e del 215° Reggimento Fanteria.
Impeccabile cerimoniere, il Magg. Alpino Nino Geronazzo di Conegliano. Scambio di doni finali tra il Sindaco (libro su Susegana) e il Generale Div. (Crest del Comando) e la Consulta. Brindisi finali, secondo la tradizione, nella Casa degli Alpini di Ponte Priula.

(R.B.)