ADDIO, MIA BELLA, ADDIO


maggio 2004

CADORE
ADDIO, MIA BELLA, ADDIO
da uno straniero d'Oltralpe

Tempo fa facendo un giretto su internet ho avuto l’idea di guardare cosa si faceva oggi nel corpo degli Alpini e quale non fu la mia sorpresa nello scoprire che si parlava di Brigate Alpine.
Avendo prestato servizio alla «Cadore» proseguii la mia ricerca e mi caddero le braccia: la «Cadore» n’esiste più ! Con il cuore gonfio e gli occhi umidi cercai un solo «perché» valido al misfatto di certi «Geni scaldabanchi, militari o politici»…Nada ! Rien ! Zero !
Alla cerimonia della dissoluzione della «Cadore» il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito dava l’impressione d’essere un invitato in casa d’altri (cf. articoli di stampa dell’epoca), di annoiarsi aspettando tranquillamente di rientrare a Roma per brindare con quanti hanno contribuito a fare questa «economia».
Tuttavia, per correttezza, tacerò i qualificativi dei quali tale gente meriterebbe d’essere gratificata, li tacerò anche per riguardo alla dignità degli Alpini, che hanno sempre superato le avversità con coraggio, onore e fierezza.
Là, dove la Brigata non ha potuto partecipare, ossia agli eventi bellici poiché è nata dopo, vi han partecipato certi dei suoi battaglioni, con morti e feriti, gli stessi battaglioni che, insieme ad altri reparti della Brigata, hanno prestato soccorso alle popolazioni nelle sciagure.
Brigata Alpina Cadore, degli indegni ti han voluto uccidere, il bersaglio è mancato ! il cuore dei tuoi figli Alpini ha servito da baluardo, sono solo riusciti a svuotare certe caserme, ma tu vivrai finché ci sarà un Alpino che porterà nella sua memoria il ricordo di questa magnifica e meritoria Compagine.
Tacerà forse un giorno la fredda logica delle cifre, ceda ella il passo al ricordo di quanti hanno dato amore, sudore e sangue fino anche al sacrificio supremo per l’Onore della Patria, oggi si mal governata.
Taccia l’avidità infame che colpisce fino nel più profondo del cuore l’orgoglio e la fierezza di quanti hanno combattuto per preservare l’integrità del nostro Paese ! taccia per cedere il passo al ricordo dei nostri caduti che han lottato e son morti per un’Italia unita, fraterna e buona.
Taccia la politica ! l’Italia è un Popolo, una Nazione e non qualche vecchiaccio carrierista spelacchiato e agghindato seduto sui banchi di Montecitorio.
Ci si ricorda troppo spesso dei doveri degli Italiani e altrettanto spesso se ne dimenticano o addirittura se ne calpestano i diritti, in nome della Ragione di Stato.
Ma non c’è Stato senza il Popolo… pensaci Montecitorio!
Gli uomini passano, muoiono e, salvo gli eroi, sono dimenticati, ne resta solo una traccia in un cimitero; un simbolo invece non muore mai… pensaci Montecitorio!
Brigata «Cadore» non morirai, sei viva in noi, sei nostra come siamo tuoi! Un solo nome, un solo grido, come un suono di tromba, straziante, accorato, sincero : Cadoreeeee!

Lucien Losego
Lucien.LOSEGO@siaap.fr