GLI AUGURI


Dicembre 2001

Anche quest’anno si rinnova il miracolo dell’annullamento di Dio nella fragilità e nella semplicità di un Bambino.
Ma abbiamo tutti ancora negli occhi l’immagine apocalittica di quelle nubi di fuoco che hanno colpito anche la nostra esistenza e ci stiamo misurando con la realtà della guerra e la crudeltà di una barbarie estrema. La sensazione più diffusa è quella dell’insicurezza del presente e dell’incertezza del futuro, la tentazione più logica quella della paura.

In tale contesto le parole “Buone Feste” potrebbero sembrare vuote ed insignificanti.
Eppure mai come in questi giorni scopriamo quanto sia prezioso il dono della pace.

E’ per questo che i nostri auguri quest’anno sono particolarmente sinceri. A tutti i nostri alpini, alle loro famiglie, a tutti gli amici e sostenitori rinnoviamo quindi un caloroso e sentito augurio di

BUON NATALE!

Fiamme Verdi

NATALE 2001
GLI AUGURI DEL PRESIDENTE

Ancora pochi giorni e anche quest'anno, come quelli precedenti, giunto al termine del suo ciclo, si sarebbe concluso con il suo carico di avvenimenti, più o meno importanti, più o meno significativi a seconda di chi li vive. Invece il 2001, il primo anno del Terzo Millennio, non sarà un anno più o meno come gli altri, ma un anno particolare, un anno che sarà ricordato negli annali della storia per aver registrato un atto di terrorismo esecrabile ed orrendo che solo menti diaboliche possono aver concepito.
Quest'atto indegno che ha creato la perdita di migliaia di vite umane e danni economici incalcolabili, ha minato le basi della pacifica convivenza tra i popoli che abitano la parte più industrializzata del globo ed il mondo islamico. La vita di milioni e milioni di persone è stata sconvolta e gli equilibri politici ed economici dell'intero pianeta hanno subito un forte scossone. 

Anche se migliaia di chilometri ci dividono dall'America, la paura è entrata in maniera decisa nella nostra vita, si fa quasi palpabile quando si deve prendere l'aereo o si deve partecipare a manifestazioni in luoghi affollati; l'insicurezza ci fa venire il sospetto che lo straniero che incontriamo per strada possa essere un terrorista; guardiamo con ansia al nostro futuro, perché tutto può essere stravolto in poche ore; ecc 

In tutto questo marasma qualcosa di positivo si sta, comunque, facendo strada: è l'impegno a cercare di capire i motivi che stanno alla base delle azioni terroristiche, motivi che hanno radici profonde, non solo nell'odio di poche persone, ma nella povertà, lo sfruttamento ed il non rispetto delle identità culturali di popoli interi. 

Ora, una più chiara volontà comune di lotta al terrorismo sta avvicinando Nazioni che per decenni sono state lontane se non ostili fra loro: questo mi fa ben sperare che il senno dell'uomo non sia ancora proprio perduto e la via della pace sia ancora possibile, anche se non a breve termine, perché equilibri delicati non si ristabiliscono facilmente. 
Noi Alpini sappiamo però che la pace sarà un obiettivo raggiungibile solo se ognuno saprà portare il suo contributo e saprà sopportare la sua parte di sacrificio. Noi siamo pronti a fare la nostra parte. 

Anche quest'anno la nostra Sezione si è impegnata in opere di rilievo: assieme al Gruppo di Mareno di Piave, nella sistemazione della mensa del Centro per Disabili della Nostra Famiglia e a Gubbio, in collaborazione con le Sezioni di Pordenone e Vittorio Veneto, anche se in condizioni disagevoli per gli operatori, nell'esecuzione dei lavori di recinzione del Monastero delle Clarisse. 
Questo significa che il nostro spirito Alpino ci spinge ad operare per costruire e non per distruggere, a condividere il nostro tempo e le nostre energie con chi è meno fortunato di noi o che in particolari momenti ha bisogno di aiuto, perché siamo convinti più che mai che i nostri ideali sono giusti e vanno testimoniati concretamente con le nostre opere, come abbiamo sempre fatto. 

Nel ringraziare tutti per tutto quello che è stato fatto in quest'anno, invito tutti gli Alpini a continuare ad operare con rinnovato slancio e dedizione. 

A voi Alpini e alle Vostre Famiglie. amici e simpatizzanti compresi. auguri dal Vostro Presidente

Preghiera nel tempo di guerra

O Signore, c’è una guerra
e io non possiedo parole...


Tutto quello che posso fare
è usare le parole di San Francesco d'Assisi.

E mentre prego
questa antica preghiera
io so che, ancora una volta,
tu trasformerai la guerra in pace
e l'odio in amore.
Amen.

Madre Teresa di Calcutta