PROFILO STORICO DEL 7° REGGIMENTO ALPINI


Giugno 1995

UN BATTESIMO DI FUOCO, UN FUTURO INCERTO

Diciamolo subito: è impossibile riassumere in poche righe la storia del glorioso 7° Reggimento Alpini; ci limitiamo, quindi, a tracciare schematicamente un suo profilo storico.
Come è noto, il 7° Reggimento Alpini fu istituito il 1° agosto 1887 a Conegliano, con tre Battaglioni: il “Feltre” con le compagnie 64a, 65a e 66a; il “Pieve di Cadore” (proveniente dal 6° Reggimento Alpini, anch’esso costituito a Conegliano il 5 ottobre 1882), con le compagnie 67a, 68a e 75a; il “Gemona” con le compagnie 69a, 70a, 71a e 72a. All’atto della costituzione, la 69a compagnia del “Gemona” si trovava già dal 23 marzo in Africa, con il corpo di spedizione del generale Baldissera ed inquadrata nella terza Brigata di S. Marzano “I° Battaglione Alpini d'Africa”.
Per il 7° Alpini le “rogne” son cominciate con la nascita, e il battesimo è stato veramente di fuoco: battesimi e cresime succedutesi con tremendi ricordi in tante, troppe guerre, ma che danno modo ai “bocia” di oggi di non vergognarsi, ma di andare invece orgogliosi delle fiamme verdi che portano e del magico numero che fregia l'aquila del loro cappello alpino: il 7°. Nel 1908 il Reggimento partecipa, in Calabria e in Sicilia, all'opera di soccorso dei terremotati. Nel 1910 si forma il btg. “Belluno”; il “Gemona” e il “Tolmezzo” passano all'8° Reggimento Alpini, costituito nel 1909. Nel 1912 il btg. “Feltre” partecipa alla campagna di Libia, meritando una medaglia d'argento. Durante la Ia grande guerra mondiale, attraverso i suoi battaglioni “Feltre”, “Val Cismon”, “Val Piave”, “Val Cordevole”, “Cadore”, “Monte Pavone” e quello degli sciatori “Monte Marmolada” il 7° si merita medaglie ed encomi solenni.
Nella campagna d’Etiopia il Reggimento acquisisce una seconda Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia. Nel 1937 il 7° si ricostituisce in Patria con i btg. “Feltre”, “Pieve di Cadore” e “Belluno”". Nel 1940, il 7° viene schierato sul fronte occidentale, quindi partecipa alla campagna greco-albanese, anche con il “Val Cismon”. Perde il suo comandante M.O. Rodolfo Psaro. Vien sciolto in Piemonte nel 1943. Nel febbraio del 1946 rivive con il battaglione “Feltre”, inquadrato nell'8° Rgt. a Pontebba, con le compagnie 64a, 66a e 95a. Il 7° Reggimento Alpini rinasce il 10 luglio 1953, e la grande manifestazione avviene a Belluno l'11 aprile 1954 in occasione della consegna della bandiera. Nel 1956 il “Feltre” ritorna al 7°.
Il 7° Alpini ha avuto 4.556 Caduti nelle guerre combattute, e ricompense individuali che si concretizzano in 35 medaglie d’oro, 428 medaglie d'argento, 719 medaglie di bronzo e numerose altre decorazioni al valore militare. La Bandiera è fregiata di due Ordini Militari, otto medaglie d'argento e tre medaglie di bronzo. Quindi la medaglia d'oro al valore civile per il Vajont, nel 1963. Al 7° Alpini, come al 6° Artiglieria da Montagna, fu conferita anche la medaglia d'oro per la validissima opera di soccorso.
Vogliamo ricordare un nostro illustre ed eroico concittadino, già Presidente della nostra Sezione dal 1931 al 1937, appartenente al 7° Reggimento Alpini btg. “Val Cismon”, il capitano Giovanni Piovesana, classe 1895, il quale durante il I° conflitto mondiale meritò due medaglie d'argento al V.M. - rispettivamente a Castelletto, l'11 luglio 1916, e a Conca Laghi (Posina) il 25 settembre 1918 - e una di bronzo nella 2a guerra mondiale sul fronte greco, a Mali Trebescines quota 1179, il 26 gennaio 1941, dove rimase gravemente ferito e conseguentemente morì. I suoi resti mortali giunsero a Conegliano il 18 aprile 1961. Moltissimi sono i figli della terra della Marca Trevigiana soprattutto di Conegliano, Montebelluna, Treviso e della pedemontana - che hanno militato del 7° Reggimento Alpini, ed ancor oggi, costoro sentono verso questo reggimento grande legame, e provano un senso di grande orgoglio.
Ora, pare, da notizie avute da un generale Alpino di Treviso, che, nel contesto della ristrutturazione delle Forze Armate e, quindi, delle Truppe Alpine, il 7° Alpini verrà quasi totalmente amputato, sopravviverà attraverso il leggendario Battaglione “Feltre”, come è avvenuto nel 1946, e Belluno sarà sede del Centro Addestramento Reclute.
Conegliano ha ricordato in questi giorni il ”suo” Reggimento e lo ha festeggiato con il giuramento di un suo Battaglione il “Belluno” oggi 16 Rgt., con il conferimento della Cittadinanza Onoraria, e un Raduno Triveneto, nel ricordo della grande festa fatta 108 anni fa dai suoi “veci” alpini.

Renato Brunello

DECORATI DI MEDAGLIA D'ORO
1- Ten. Col. BUFFA DI PERRERO Carlo
2- Col. GIOPPI Antonio
3- Cap. FERUGLIO Manlio
4- Ten. CAIMI Giuseppe
5- Cap. CORSI Guido
6- Ten. TANDURA Alessandro
7- Ten. MONTIGLIO Vittorio
8- Ten. BARBIERI Francesco
9- S.Ten. MICHELINI TOCCI Franco
10- Asp. Uff. LUNELLI Italo
11- Cap. VIOLA Ettore
12- Ten. POLLA Arduino
13- Ten. SASSO Marco
14- Ten. TOGNALI Angelo
15- S. Ten. parrilla Angelo
16- Ten. REATTO Efrem
17- S. Ten, CICIRELLO Antonio
18- Alp. SIDOLI Giuseppe
19- S. Ten. RENDINA Luigi
20- Ten. BUFFA Silvano
21- S. Ten. ZANIBON Vittorio
22- Cap. Magg. PAOLIN Emidio
23- S. Ten. COLOMBINI Pietro
24- Cap. Magg. D'INCAU Solideo
25- S. Ten. BRUSCO Bruno
26- S. Ten. CASTELLANI Bortolo
27- Cap. Magg. AMPEZZAN Angelo
28- Ten Cap. don BREVI Giovanni
29- Cap. MAGNANI Franco
30- Cap. Magg. ZILIOTTO Angelo
31- S. Ten. GAMBA Fausto
32- Cap. BERTOLOITI Luciano
33- S. Ten. GAMBA Fausto
34- Col. PSARO Rodolfo
35- Alp. TOIGO Giuseppe