ANAGRAFE


Giugno 1994

NASCITE

• GRUPPO DI CODOGNE’
Fiocco azzurro in casa del socio Maurizio TRENTIN per l’arrivo dell’alpinetto ALESSIO, immensa gioia per la mamma Maria Gabriella e per papà.

Grande festa anche in casa del socio Riccardo MASINI, la cicogna ha portato dalle montagne MAURO, felicità di mamma Daniela e naturalmente del papà.

• GRUPPO DI COLLALBRIGO
La casa di Antonio ZANCO è stata allietata dalla nascita della stella alpina IRINA donatagli dal figlio Lino e Vincenza Da Rodda.

Tanta gioia e felicità nella casa di nonno Cesare MARCON per la nascita della nipotina SILVIA donatale dal figlio Maurizio e mamma Sabrina.

• GRUPPO DI COLLALTO
Fiocco azzurro in casa del socio Enrico PADOIN e della gentile signora Angelina per l’arrivo dell'alpinetto EMANUELE.

Così pure, in casa del socio Claudio ZARDETTO e della cara mogliettina Giuseppina c’è stata grande festa, per la nascita dello “scarponcino” TOMAS.

Mentre il socio Enrico GRAVA è diventato felicemente nonno del  piccolo WALTER, dono della figlia Flavia e del genero Dario, amico degli alpini.

• GRUPPO DI S. PIETRO DI FELETTO
Il socio Renzo De Vallier annuncia con grande gioia, assieme alla gentile consorte signora Loredana, la nascita del loro primogenito: lo “scarponcino” EDOARDO.

Il socio Agostino Affili e la consorte Carmela sono felici di annunciare la nascita della nipotina VALENTINA.


LUTTI

• GRUPPO CONEGLIANO-CITTA'
Il 22 gennaio è mancato l’Alpino professor RENZO TRAVERSO, classe 1909, persona silenziosa e riservata, ricca di sensibilità umana.
Brescia gli diede i natali, Pavia lo ebbe come studente, come giovane medico e poi docente; Conegliano lo accolse come primario medico dell’Ospedale civile nel 1954.
Il suo esempio di uomo probo, di medico preparato e comprensivo anche verso i parenti dei suoi pazienti, di cittadino che da ALPINO servì la Patria e che prigioniero pan la fame per quasi sei lunghi anni in Australia e in India, ci sproni a non piangerlo, ma a ricordarlo, imitandolo ciascuno nel compimento del nostro dovere. Amava godere la bellezza dei colli coneglianesi e dedicarsi, come presidente della Lega contro i tumori, a lavorare su questa malattia che doveva ghermire anche lui.

L'artigliere alpino PIETRO ROSOLEN di anni 83 è andato avanti. Pietro era una persona gioviale, grande lavoratore. Le guerre coinvolsero tragicamente la sua famiglia. Per amore della Patria, nel compimento del loro dovere morirono per malattia, contratta nella prima guerra mondiale, il padre, e nella seconda il fratello Ruggero, durante la campagna di Russia, e l’altro fratello Luigi, poco dopo il ritorno in Patria per le ferite riportate nei combattimenti.
Entrambi sono ricordati con una “stele’ nel Bosco delle Penne Mozze di Cison.
Egli era il più anziano di dieci fratelli di cui cinque maschi. Alla moglie Adele e alle figlie rinnoviamo il più profondo cordoglio.

• GRUPPO DI BARBISANO
È mancato il socio PIETRO STELLA, classe 1928, dell’8° RGT, “Julia”.
Recentemente ci ha lasciati il socio ANGELO ZULIANI soprannominato “Pacifico”, classe 1918. Aveva partecipato, dall’ottobre 1940 ad aprile del 1941 alle operazioni di guerra nel fronte Greco- Albanese; quindi, con il Battaglione “Cividale” alla campagna di Russia.
Ai soci il gruppo rinnova le più sentite condoglianze.

• GRUPPO DI COLLALBRIGO
E' scomparso il socio GIOVANNI SPERANDIO, classe 1927, dell’8° Rgt. Alpini Btg. “Cividale”, per molti anni consigliere del gruppo.
Dal gruppo le più vive condoglianze.

• GRUPPO DI CORBANESE
Il consigliere URBANO DALLA CRODE, classe 1936, ci ha improvvisamente lasciati, dopo aver dato il suo valido e generoso contributo nelle attività del gruppo, e del paese.
Lo rimpiangono assieme ai familiari, il gruppo e la comunità tutta di Corbanese.

• GRUPPO DI FALZE’ DI PIAVE
Il gruppo ricorda con cordoglio la scomparsa dei suoi soci: ANGELO BERTAZZON, classe 1903 e ALDO BREDA, classe 1925.

• GRUPPO Dl GAIARINE
Il dott. COSTANTINO CAVARZERANI, classe 1921, ci ha lasciati, dopo lunga malattia, sopportata con serenità e rassegnazione.
Il dott. Cavarzerani partecipò all’ultimo conflitto mondiale, quale ufficiale del 3° A.M. Gruppo Conegliano. Egli fu Giudice, Sindaco e Capogruppo.
(segue a pagina ventisei)
IA testimoniare la sua rettitudine morale e civile sono intervenuti il Sindaco, un nipote e soprattutto il capogruppo Gildo Trivellato, che così si è espresso:
“Non è facile ricordare il giudice Cavarzerani. La sua vita è stata un continuo succedersi di presenze importanti che è impossibile ricordarle tutte. Lo ricordiamo combattente con la Divisione Julia, nel 3°A.M. Gruppo Conegliano. Sempre tenace difensore degli ideali di giustizia, di democrazia e libertà. Combatté anche quando, smessa la divisa, raggiunse le montagne del Cansiglio per lottare contro il fascismo e l’invasore nazista. Finita la guerra, divenne protagonista della ricostruzione democratica italiana.
Nelle aule dei tribunali, per lunghi anni, si impegnò a difendere gli ideali e i principi della Costituzione e dell’Ordinamento legislativo italiano. Poi il ritorno permanente a Gaiarine.
Quando si trattò di rilanciare il Gruppo Alpini gli venne richiesta la sua partecipazione: non ebbe esitazioni, e per lungo tempo fu nostro capo gruppo. Ricordo alcuni suoi interventi fatti agli Alpini in occasione dei numerosi appuntamenti associativi. Quando parlava, parlava con il cuore, e gli Alpini lo capivano e lo ascoltavano con rigoroso silenzio. Raramente mancò ai grandi incontri e alle adunate nazionali. Erano per lui sempre occasioni di contatti con vecchi amici, che magari non vedeva da anni. Mi emoziona a ripensare quanto calore in quegli abbracci stretti, per nascondere spesso le lacrime; abbracci affettuosi, quelli veri che nascono tra gli uomini, solo in speciali situazioni della vita.
L’impegno nell’Amministrazione comunale, lo costrinse, per correttezza, a dimettersi da capo gruppo. Fu sindaco in un momento particolarmente difficile, e, come sua consuetudine, si adoperò con il massimo impegno.
Vorrei ricordare ora “l’uomo” Cavarzerani.
Uomo rigoroso, saldo nei principi fondamentali che guidano ogni azione. Questo suo rigore morale, pareva evidenziato da quel suo aspetto fisico, dal suo portamento, da quel suo camminare a grandi passi sicuri.
Uomo di cultura: profondo conoscitore della storia. Uomo di chiesa: la sua integrità e sensibilità dei valori religiosi integravano con quelli civili. Diritto sui banchi della chiesa, partecipava con raccoglimento; presente spiritualmente e fisicamente nelle diverse iniziative della Parrocchia.
Cavarzerani fu marito esemplare. Quindi ligio alla massima: Dio, Patria e Famiglia.
Caro Giudice, gli Alpini, i tuoi concittadini ti ricorderanno sempre, li salutano e ti ringraziano per quanto hai dato loro e quanto hai fatto
Numerosa è stata la partecipazione degli alpini ai funerali, con vessillo sezionale.

• GRUPPO DI MARENO DI PIAVE
Il 19 gennaio ci lasciava all’improvviso all’età di 59 anni Benedetto Bottecchia, una penna nera che ha servito con il cuore e l’intelligenza il gruppo Alpini di Mareno di Piave.
Già Sindaco e uomo impegnato nella vita associativa locale, amava in particolare ritrovarsi nella “Casa degli Alpini”, crogiolo di tante iniziative sociali, culturali ed umanitarie.
Benedetto era cosciente che questo incontrarsi tra amici, nello spirito di Corpo Alpino, doveva
poteva saper trasformare il naturale collegamento, fatto di calore umano e simpatia tra gli Alpini e gente, iniziative finalizzate a trasformare tali risorse in atti di concretezza di carattere sociale, culturale e ricreativo, aperti, non solo agli Alpini e famigliari, ma a tutta la società civile.
Se il Gruppo ANA di Mareno può giustamente essere orgoglioso della sua storia e della accentuata caratterizzazione socio culturale della propria attività, lo si deve perchè in questo Gruppo hanno vissuto ed operato Penne Nere della caratura di Benedetto Bottecchia.

• GRUPPO Di S. PIETRO DI FELETTO
Profondo cordoglio ha suscitato la scomparsa del socio Cavaliere GIOVANNI CESCHIN classe 1908 del 7° alpini.
Fu tra i rifondatori del gruppo, nel 1960, e capogruppo per diversi anni, nonché maestro della banda musicale di San Pietro.
Ai figli le più sentite condoglianze da parte del gruppo.

Si è spento il socio GIUSEPPE DAL COL, classe 1914 del 7° alpini, combattente nell’ultimo conflitto mondiale.
Sempre presente alle nostre manifestazioni finché era in salute, lascia un vuoto nella famiglia e nel gruppo. Condoglianze dal gruppo ai figli.

Il socio MARIO BARDIN classe 1920, è andato avanti, Apparteneva al 3° artiglieria da montagna. Partecipò alle operazioni sul fronte greco-albanese e successivamente inviato al fronte russo. Spesso raccontava di quel terribile inverno del 1942, della ritirata e della leggendaria battaglia di Nikolajewka. In quel frangente si trovava anche un suo fratello che non ebbe la fortuna di ritornare e rimase uno dei tanti dispersi in quella terra ostile.
Ritornò in patria provato dalle sofferenze della guerra ed il suo fisico indebolito lo portò a spegnersi lentamente. Il gruppo esprime alla moglie e figli le più sentite condoglianze.

• GRUPPO DI S. VENDEMIANO
Viva costernazione ha suscitato l’improvvisa scomparsa del cav. GINO CITRON, classe 1929, della “Julia” 8° Rgt. Alpini Btg. “Cividale”. Parlare dell’amico Gino potrebbe sembrare facile, viceversa diventa difficile, perchè la sua personalità emblematica non è di facile dizione.
Uomo-Alpino straordinario, dalla grande vitalità. Imprenditore artigianale pieno di risorse, dai grandi propositi e dalle singolari iniziative.
“DIO TE STRUCHE!”, era una sua confidenziale ed affettiva espressione, accompagnata da un gran sorriso.
Gino fu consigliere sezionale per diversi anni e capogruppo indomito per oltre trent’anni, sino dalla rifondazione del gruppo, avvenuta nel settembre 1959.
Ideatore, solerte promotore e tenace trascinatore di ogni iniziativa alpina e in quelle attività socio-culturali che lo vedevano impegnato con caparbietà e generosità.
Personaggio noto e stimato, amante della sua terra e della sua Patria; rispettoso della religiosità; simpaticamente estroverso. Gino seppe dimostrare per la sua famiglia, l’amore di marito e di padre esemplare, anche per la formazione dei figli, tutti e due laureati.
Era fiero di aver appartenuto al prestigioso Corpo degli Alpini.
Significativo è il suo necrologio: “Per le vie polverose, di buon mattino / giungeva ad ogni porta amica / il pane fresco del suo servizio / sempre fragrante del suo sorriso. Ha lasciato sconvolti sul Golgota la sua amata sposa Liviana-Floride, i figli Michele e Gianpietro. Lo piangono, amico unico, le gloriose Penne Nere, segnando con lui indelebili orme di bontà e generosità. La comunità tutta e gli amici alpini di Campelio, riconoscenti e commossi elevano per lui una preghiera”.
Alle sue esequie, concelebrate da alcuni sacerdoti, hanno partecipato numerosissime le penne nere, con il vessillo sezionale e la quasi totalità dei gagliardetti, il Coro ANA di Vittorio Veneto - il quale ha commosso i presenti con i suoi patetici canti - e tanta, tanta gente a testimoniare il suo affetto e stima, per l’esempio di lealtà, di correttezza e di fraternità ch’egli seppe manifestare. Durante l’omelia l’arciprete don Fortunato ha voluto anch’egli rendere omaggio a colui i cui ideali - che seppe possedere e trasmettere - lo resero uomo probo, caritatevole verso chi maggiormente aveva bisogno.
Caro amico Gino non ti dimenticheremo. Lassù ti godrai le montagne celesti, il fruscio delle fronde, il gorgoglio dei ruscelli, il canto celestiale e la vera, perenne Luce, assieme ai tuoi amici e alpini.
Alla moglie e ai figli rinnoviamo affettuosamente il nostro cordoglio.

Il socio VITTORIO TOMASELLA, classe 1914, croce al merito di guerra è andato avanti. Vittorio era il padre dei fratelli Tomasella, coloro che hanno costruito e donato all’asilo di Rossosch gli attrezzi per i giochi dei bambini.
Vittorio fu arruolato nel 1935 nel 7° Alpini BTG “Cadore” 75a Comp. Nel 1936 passò al comando del 12° Rgt. Alpini. Poi con il Btg. “Val Piave”, fu ai confini della Francia. Nel 1940 combatté nel fronte occidentale, quindi rimpatriato a Tai di Cadore, e a Feltre. Appena formato il Btg. “Val Cismon” fu mandato al fronte Greco-Albanese con il grado di sergente. Nuovamente rimpatriato, nel 1942, partecipò alla campagna di Russia.
Ferito in battaglia, fu ricoverato all’ospedale militare di S. Giovanni Persiceto (BO). Dimesso, nel 1943, dopo sei mesi di convalescenza, fu trasferito al 9° Rgt. Alpini a Gorizia. Tornò nel suo paese in settembre 1943.

Anche i soci MARIO MAZZER, classe 1947, del 7° Rgt. Alpini “Genio Pionieri” ed EMILIO BORSOI classe 1915 sono andati avanti.
Ai famigliari il nostro più profondo cordoglio.

• GRUPPO DI S. LUCIA DI PIAVE
E’ andato avanti il socio RINO DALLA PACE, classe 1939, era fiero di essere alpino.
Il gruppo lo ricorda con cordoglio.

• GRUPPO SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA
Dopo lunga malattia sopportata con rassegnazione e forza d’animo è deceduto il socio ONORATO D’AGOSTIN, classe 1921, geniere alpino del 2° Btg. Misto della Divisione Alpina “Tridentina”, decorato di Medaglia di Bronzo al V.M., durante la campagna di Russia, a Schejliakino il 22 gennaio 1943, con la seguente motivazione: “Geniere alpino già distintosi per il suo ardimento, si slanciava contro un carro armato nemico e a colpi di bombe a mano annientava le fanterie che esso trasportava”. Alla moglie e ai figli il gruppo esprime le più vive condoglianze.

• GRUPPO DI SOLIGO
Il gruppo ricordando la scomparsa dei seguenti loro benemeriti soci, rinnova alle loro famiglie il più profondo cordoglio.

LUIGI BOTTEGA, classe 1917, della Divisione “Julia”. Combatté sul Fronte Occidentale, e nelle campagne della Grecia, Albania e della Russia.

LUIGI FABRIS, classe 1923, della “Julia”, durante la guerra fu fatto prigioniero e portato nella Russia orientale.

ANGELO DONADEL, classe 1923, anch’egli della “Julia”.

Le penne nere solighesi vogliono ricordare con affetto e stima il loro grande amico parroco don MARTINO SANSON, scomparso recentemente.
Don Martino era prete personaggio dal facile sorriso, perenne- mente scherzoso; con qualità umane: la capacità di sdrammatizzare con la battuta facile, la bontà, fatta di tanta semplicità che metteva a proprio agio il suo interlocutore.
Era un acuto e saggio osservatore di persone e di avvenimenti; ricco di una bella spiritualità sacerdotale.
Caro don Martino prega per noi alpini, che tanto tu hai amati ed apprezzati, e noi ti ricorderemo nelle nostre povere preghiere.

• GRUPPO DI VAZZOLA
È mancata la mamma di GIULIANO ZANIN: a lui e ai famigliari le più sentite condoglianze.

• AMICI

L’amico generale LIBERO TONEL, classe 1927, è andato avanti. Profondo cordoglio ha suscitato l’improvvisa sua scomparsa, specialmente fra le penne nere. Montebellunese di nascita, il generale Tonel, a 21 anni era entrato nell’accademia Militare di Modena per poi passare alla Scuola di Applicazione di Torino. Frequentò anche il corso di pilota ed ufficiale informatore. Prestò servizio fra i vari battaglioni alpini (fu anche comandante del Btg. “Feltre”), distinguendosi per dedizione e fedeltà, tanto che fu il primo ufficiale in Italia ad esser promosso colonnello in prima valutazione, senza aver fatto la Scuola di Guerra. Fu anche in servizio al Comando F.T.A.S.E. di Verona e poi presso il distretto di Trieste per concludere la sua carriera a Treviso quale presidente del Consiglio di Leva. Fu congedato con il grado di generale di brigata.
Il generale Libero Tonel era abbonato al nostro periodico “Fiamme Verdi”, verso il quale serbava simpatia ed apprezzamento. Egli fu un Uomo-Alpino dalla moralità irreprensibile, ligio ai doveri civili, religiosi e della famiglia.
Alla cara sua consorte Maria Carla, ai figli Marzia, Umberto e Virginia rinnoviamo le nostre più sentite condoglianze.
Fiamme Verdi