INTORNO AL MONDO CON GLI ALPINI


Dicembre 1990

“ALPINI D’ITALIA”
Ognuno di noi ha nel cuore
un caro pensiero
dirvi con grande onore
ed affetto sincero
che Vi sentiamo fratelli
impegnati in terra lontana
uniti come anelli
di una catena umana.
E la Patria ricordar sapete
col Cappello alpino
nel quale Voi vedete
Tre Cime, Gran Sasso
e Cervino...
e l’esempio che Voi date
dimostra qui in Australia
le virtù mai scordate
della nostra cara Italia!

Letta agli alpini di Sydney
il 20 ottobre 1990.

Tra alpini della Sezione ANA di Conegliano hanno partecipato al Giro del mondo per recare il saluto della madrepatria ai colleghi che lavorano all’estero. Sono il Consigliere nazionale geom. Lino Chies, il dott. Toni Battistella nella veste di Direttore del C0r0ANA ed il Ten. Col. Italo De Candido quale giornalista. Partiti da Roma il 14 ottobre hanno raggiunto Bangkok con volo Alitalia: sosta fino al 17 con visita ai magnifici templi buddisti ed alle principali fonti industriali, pietre preziose e setifici. Raggiunta Sydney, dopo due giorni dedicati alla visita della splendida città ed un giro in battello lungo le rive della magnifica baia, la sera del 20 ottobre grande accoglienza al Fogolar Furlan con cena e ballo accolti calorosamente dagli alpini delle sezioni di Sydney, Camberra, Adelaide, Brisbane, Marconi (Abruzzi), Wallongo, Grifìit, Nord-Queesland, Perth. Al levar delle mense, dopo il Vice presidente nazionale dott. Tedeschi ha preso la parola Lino Chies che ha recato il saluto della Sezione coneglianese e vittoriese con l’omaggio di volumi alpini; il Ten. Col. de Candido ha donato un artistico piatto bronzeo raffigurante le Tre Cime di Lavaredo a nome dell’ANA Cadore, ha letto una sua poesia “Alpini d’Australia” scritta per l’occasione e citato l’acrostico per cui “ANA’ significa: Amiamo ci Noi Alpini (e) Andiamo Nobilmente Avanti.
Stessa accoglienza e cerimoniale ad Hobart accolti calorosamente dagli alpini di Tasmania. Al convivio erano presenti anche il primo Ministro Tasmano, il Capo dell’opposizione ed il Vice Console d’Italia gentile Signora Trabucchi. Dopo una visita all’interno della splendida isola su di un battello che ha risalito il fiume Huon ricco di salmoni ed al meraviglioso orto botanico ed al parco Canguri c’è stata una tappa a Melbourne con breve incontro con alpini lavoranti in loco. Con volo zelandese è stata raggiunta Wellington da dove si è risalita tutta l’isola nord della Nuova Zelanda con tappe interessanti alle grotte illuminate da lucciole, all’Agrodomo delle pecore (20 milioni sparse ovunque!) al villaggio dei Maori, peraltro oggigiorno perfettamente inseriti nella vita civile. Tappa ad AUCKLAND, splendida città con un milione di vele sparse sui due porti.
Nel visitare il Museo nazionale in uno splendido palazzo stile liberty i nostri “eroi” si accorgevano che nella bacheca delle divise militari c’era anche quella di un alpino con un cappello che portava però le “piume” dei bersaglieri anziché una bella “penna nera”. I nostri si recavano pertanto dal Direttore del Museo a mostrargli un cappello alpino... La Sede nazionale ANA invierà un esemplare dello stesso al Museo, per un giusta significazione. (I bersaglieri sono stati avvertiti perchè facciano invio anche loro di un cappello piumato). Un volo zelandese ha portato gli alpini alle Isole FJGI per un meritato relax di due giorni fra palme di cocco, alberi del pane, papaie, ananas sulle spiagge coralline...
Con breve sosta a Honolulu si è raggiunta Los Angeles, unica delusione del viaggio.., città senza storia, senza piazze, fiumi o parchi estesa Km 100x80 di strade uguali e monotone senza mezzi di comunicazione urbana (vale solo l’auto) con quaranta autostrade che gravitano sul grandioso aeroporto: di bello c’è solo la sua visione notturna dall’aereo e DYSNEYLAND capolavoro artico fantastico da un’ora e trenta dallo scalo, visitato con gioia. Il rientro in patria è stato effettuato con volo Alitalia via polo nord con visione mattutina della Groenlandia, Islanda, Isole Britanniche ed Europa occidentale.
Particolare curioso: il comandante dell’aereo aveva iniziato la sua carriera come Ufficiale degli Alpini.., per cui il volo si è concluso con una lunga libagione a bordo, colla gentile prestazione della capo hostess di Volpago del Montello.
Un particolare riconoscimento va fatto al dott. Toni Battistella che in molteplici occasioni ha diretto il coro degli alpini partecipanti al viaggio intorno al mondo; ha saputo trarre dai loro petti note struggenti di canti alpini e melodie patriottiche di valore universale quali “Fratelli d’Italia” e “Va Pensiero” che hanno riscosso applausi scroscianti anche durante i voli aerei, specie quelli notturni. Il giro del mondo è stato un simpatico motivo d’incontro con i fratelli alpini lontani, ha portato a loro un anelito della madrepatria, salutare balsamo a chi soffre in terra straniera; è stato anche un motivo di acquisizione di cultura nuova ad arricchire quel mai sopito desiderio di sapere che convive col nostro spirito.
Italo de Candido


Il giro del mondo con gli Alpini, da sinistra: Toni Battistella, Lino Chies, Italo de Candido davanti all’Hotel Pan Paciflc di Auckland (Nuova Zelanda).