S.A.T.


Dicembre 1990

IL CORO S.A.T. DI TRENTO ACCOLTO NELLA NOSTRA SEZIONE

L’iniziativa del Coro Castel di Conegliano di chiedere alla nostra sezione di ospitare il Coro della S.A.T. (Società Alpinisti Trentini), prima della sua eccezionale esecuzione al cinema Accademia è degna di elogio, quindi meritevole di esser menzionata.
È stato un onore accogliere un si prestigioso Coro, ma azzardiamo affermare che non poteva esserci luogo, in Conegliano, piè indicato ad ospitare un sodalizio i cui componenti parlano il nostro stesso linguaggio, hanno indossato il nostro stesso cappello, e quindi posseggono lo spirito di socialità, di amicizia e di solidarietà che animano gli alpini.
E nella nostra calda (anche quando c’è il ghiaccio), accogliente, magica sede (da poco ristrutturata), si sono trovati a loro agio ed hanno trovato quanto di meglio può offrire un’habitat familiare (e con questo senza voler essere retorici o apparire immodesti): ciò è stato possibile anche per la disponibilità di Mario, Giovanni, Luciano, Toni, Poldo ecc...
Pensiamo che molti oggi conoscono il Coro della S.A.T di Trento, mentre pochi sono quelli che sono a conoscenza delle sue origini. Esso inizialmente era costituito da una decina di persone: artigiani, opera studenti, e le prime manifestazioni in pubblico risalgono al 1926. Nessuna preparazione tecnica, nessuna musica scritta. Ognuno del Coro portò il proprio contributo: una traccia melodico incompleta, qualche verso zoppo da unire agli altri.
Solo piè tardi si aggiunse la collaborazione di due artisti veri: Antonio Pedrotti, maestro e direttore d’orchestra, e il dottor Luigi Pigarelli, colto musicista appassionato del canto popolare; questi arricchirono ti primitivo repertorio con ricostruzioni ed armonizzazioni proprie.
È senza dubbio da decenni il piè prestigioso e popolare Coro, che interpreta 11 linguaggio dell’amore al canto della montagna e la poesia delle loro genti.
Si dice che le canzoni alpine, in special modo, risentono dell’ambiente in cui sono fiorite; noi diciamo che anche se le note lunghe, abbandonate, esprimono l’ampiezza delle Valli, quella sera di sabato 20 ottobre, nella nostra sede le voci del Coro della S.A.T., sono rimbalzate, come risonanze ed echi naturali sulle pareti delle numerose sale come sulle alte pareti dei monti e del fondo delle valli, da cui ancora vibra l’armonia delle ultime note.
R.B.