7° ALPINI


Dicembre 1987

AD EXCELSA TENDO

STORIA DEL 7° REGGIMENTO ALPINI

Cominciamo col fare un passo indietro: ai tempi in cui Giuseppe Perrucchetti, capitano di Stato maggiore, prospettò la fondazione del Corpo degli Alpini dopo aver studiato attentamente la campagna del 1866 e constatato che gli svantaggi dell’esercito italiano erano dovuti alla convinzione che la difesa della frontiera del nord dovesse trovare applicazione dalla pianura. In uno studio del maggio 1872 su "La difesa di alcuni valichi alpini e l’ordinamento militare territoriale nella zona di frontiera", Perrucchetti suggerì di iniziare la difesa nelle Alpi, mediante l’istituzione di una truppa speciale reclutata in zone montane e quindi maggiormente idonea a sopportare una lotta armata tra i monti. A quel tempo Perrucchetti contava oltre dieci anni di naja poiché, nato a Cassano d’Adda nel 1839 si arruolò volontario a vent’anni e si dedicò in modo particolare allo studio dei confini d'Italia, pubblicando, tra l’altro, le interessanti monografie “Dal Friuli al Danubio” nel 1879, “Il Tirolo” nel 1881 e “La difesa dello Stato” nel 1884: divenne insegnante di geografia presso la Scuola Superiore di Guerra, generale comandante delle divisioni di Firenze e Milano e, infine, senatore del regno. Quando morì, a Cuorgnè (nei pressi di Torino) nel 1961 il “La Marmora degli Alpini” ebbe la consolazione di vedere l’utilità della sua proposta di molti anni prima, anche se non ha potuto godere della vittoria conclusiva in buona parte dovuta ai suoi soldati col cappello dalla penna nera. Il seme gettato con il citato ampio studio pubblicato nella ‘Rivista Militare Italiana” aveva celermente dato il frutto grazie al ministro della guerra gen. Ricotti Magnani; l’istituzione del corpo degli Alpini venne decretata il 15 ottobre 1872 e funzionò regolarmente dal successivo anno mediante quindici compagnie distrettuali formate da soldati provenienti dalla fanteria e dai bersaglieri e che lasciarono il cheppì per il cappello alpino. I quindici raggruppamenti alpini vennero dislocati in Piemonte, in Lombardia e nel Veneto; in particolare la 14a compagnia ebbe sede immediata a Treviso e la 15a a Udine, Le compagnie riunite in quattro “Reparti” giunsero presto ad essere 72 per cui nel 1875, vennero inquadrate in venti battaglioni e successivamente in sei reggimenti.
Il 6° Reggimento Alpini venne ad avere un Battaglione “Cadore” formato dalle compagnie 65a, 66a, 67a e 68a e comandato dal ten. col. Nicola Conti Vecchi che proveniva dal 51° Fanteria. Il Btg. “Cadore” aveva la propria sede estiva a Pieve di Cadore e d’inverno si portava a Conegliano. In base al decreto del 10 luglio 1887 il Corpo venne ridimensionato a ventidue battaglioni per cui il 6° Alpini cedeva il Btg. “Cadore” col quale venne istituto il 7° Reggimento Alpini a Conegliano il 1° agosto dello stesso anno: il comando venne assunto dal colonnello Angelo Fonio che lo conservò per cinque anni.


Fontanella Michele nel 1898 a Conegliano




Pattuglia in ricognizione nella zona della “Ombrettola”

Deve essere stata una gran bella festa, quel giorno, qui Conegliano, e qualche vecchio coneglianese ricorderà forse la bevuta inaugurale dei primi “bocia” del 7°. Non erano però tutti presenti gli Alpini del nuovo reggimento. Le compagnie 64a, 65a e 66a formavano il battaglione Feltre ,la 67a, 68a e 75a il “Pieve di Cadore” mentre il Btg. “Gemona” venne composto con le compagnie 69a, 70a 71a, e 72a. All’atto della costituzione in Conegliano, la 69° compagnia del “Gemona” si trovava già dal 23 marzo in Africa col corpo di spedizione del generale Baldissera ed inquadrata nella terza Brigata di San Marzano “1° Battaglione Alpini d’Africa”. Le sedi estive erano a Feltre ed Agordo per il Btg. “Feltre”, Pieve di Cadore ed Auronzo per il Btg. “Pieve di Cadore”, Tolmezzo, Gemona e Cividale per il Btg. “Gemona”, mentre le sedi invernali erano a CONEGLIANO per due battaglioni e per uno a turno, a Padova.
Nel gennaio 1915, avvicinandosi l’intervento in guerra dell’Italia, nascevano i battaglioni ”Val Cismon”, “Val Cordevole”, e “Val Piave”, di milizia territoriale, figli rispettivamente del “Feltre”, del “Cadore” e del “Belluno”. Nel 1916 venivano formati battaglioni di milizia mobile “Monte Pavione”, “Monte Antelao”, e “Monte Pelmo”, figli, nell’ordine anzidetto, dei tre battaglioni permanenti.
Per il 7° Alpini le “rogne” son cominciate con la nascita e il battesimo è stato veramente di fuoco: battesimi e cresime succedutesi con tremendi ricorsi in tante, in troppe guerre, ma che danno modo ai “bocia” di oggi di non vergognarsi, ma di andare invece orgogliosi delle fiamme verdi che portano e del magico numero che fregia l’aquila del loro cappello d’alpino: il 7°!
Tralasciamo di riportare, per motivi di spazio, la lunga stupenda storia e la tremenda odissea del glorioso reggimento, e ci limitiamo solo, dopo aver accennato brevissimamente alla sua costituzione, a trascrivere qualcosa della sua neo costituzione, dopo l’avventuroso ritorno dei suoi Battaglioni.
Anche alla comune casa di Belluno — la caserma intitolata al trevigiano Tommaso Salsa rimasero solo i ricordi conservati nel museo-sacrario che era stato costituito dal col. Carlo Ghe nel 1937 in occasione del 50° anniversario del reggimento. I tedeschi si insediarono anche nella caserma del 7°, all’inizio del 1944, disposero il trasferimento in Germania dei cimeli del sacrario; fu allora che il rag. Amedeo Burigo — che era stato capitano del Settimo — decise di agire per salvare l’insostituibile materiale storico. Motivandola con il fatto di essere ragioniere capo del Comune di Belluno dopo due vani tentativi, Burigo ottenne dal consigliere tedesco presso la Prefettura — dott. Lauer — l’autorizzazione ad entrare in caserma... per controllare l’avvenuta esecuzione di alcuni lavori disposti dal Comune di Belluno e finanziati dalla Prefettura tra le spese di occupazione.
Entrato in caserma con tre “assistenti”, il bravo capitano Burigo nascose in varie casse tutti i cimeli del reggimento: i labari e i vessilli dei battaglioni, la bandiera del 14° Genio che era stata affidata al 7°, la bandiera col sangue del sottotenente Furio Nodus che fu il primo ufficiale del reggimento caduto in Albania, medaglie, trofei di guerra, fotografie, armi, diari storici, tutta la biblioteca reggimentale. Caricate su un carro, le casse uscirono dalla caserma per raggiungere un nascondiglio sicuro. Finite le dure vicende belliche, Burigo consegnò le preziose testimonianze che aveva salvato ed ebbe un encomio dal Ministero della Guerra (19 settembre 1945) e una letterina di riconoscimento da altro ministro: pochino se ben si considera il rischio affrontato e l’importanza del risultato.
Inquadrato nell’8° Reggimento il “Feltre” venne ricostituito nel febbraio del 1946 col comando del magg. Valeriano poi comandato dal magg. Mario Cracco fino al 31 dicembre 1947, dal magg. Nereo Fiamin fino al giugno 1949, dal Palumbo fino al settembre del 1953. Ed ecco finalmente ricostituito — alla data dell’1 luglio 1953 — anche il 7° Alpini, alle dipendenze della neo-costituita Brigata “Cadore”, alla caserma “Salsa” aveva funzionato, fino ad allora, un Ufficio Deposito comandato dal ten. col. Arpago Bazzali. Il Reggimento rinasceva nettamente da zero, ed il comandante col. Edgardo Gandolfi ebbe a sostenere un oneroso lavoro organizzativo (costituzione del comando e della Compagnia reggimentale) prima che giungessero l’1 settembre i primi “bocia” della classe 1931. E a questa data che si ricostituiscono il battaglione “Pieve di Cadore” agli ordini del magg. Eros Ortore (compagnia comando e 67a) e il battaglione “Belluno” affidato al ten. col. Giuseppe Vinci (compagnia comando e 77a), oltre alla 7° compagnia mortai reggimentale; il “Feltre” rimase ancora qualche anno con l'8° Alpini. Si vedrà, nel seguito della nostra rievocazione svoltasi a Belluno l'11 aprile 1954 per la consegna della bandiera al risorto Reggimento. Il comandante appese al Tricolore i segni del valore degli alpini del 7°: due decorazioni dell’Ordine Militare, otto medaglie d’argento, tre medaglie di bronzo: La continuità col glorioso passato era ormai avvenuta.
Abbiamo in precedenza ricordato la ricostituzione del 7° Alpini, avvenuta il 1° luglio 1953, e la grande manifestazione svoltasi a Belluno l’11 aprile 1954 in occasione della consegna della bandiera. La sezione dell’ANA di Belluno — e particolarmente l’allora commissario Giuseppe Rodolfo Mussoi, che tutt’ora uno dei più genuini e generosi dirigenti Alpini — aveva seguito con trepidazione, nell’immediato dopoguerra, il problema della ricostituzione del reggimento. Già si disse che nel febbraio 1946 aveva ripreso vita il battaglione Feltre, inquadrato nell’8° Reggimento, che era stato per circa un mese a Este e poi alla caserma “Zanettelli” di Feltre, successivamente a Pontebba e ancora a Feltre, dal 1956, quando ritornò a far parte del 7°.
Interpellate le maggiori autorità, il rag. Mussoi aveva formulato — il 4 novembre 1947 — il seguente appello: "Il Commissario della sezione ANA di Belluno, su conforme parere dei membri del Consiglio direttivo uscente della sezione, sicuro di interpretare il voto unanime dei Soci, sulla considerazione che nel programma di Governo per la riorganizzazione dell’Esercito dovrà inserirsi l’improrogabile ed indispensabile necessità di aumentare il numero dei reggimenti Alpini, onde non sia effimera o meramente simbolica la guardia delle Frontiere Nazionali, augura che l’onorevole Ministro della Difesa e gli Enti competenti deliberino e attuino la ricostruzione di quel glorioso 7° Alpini, che, onusto di glorie militari, fiero dell’eroismo dei suoi figli rappresentanti autentici della tradizione di valore e dello spirito indomito delle generose e patriottiche popolazioni delle provincie delle Dolomiti (Belluno-Treviso), come sempre fu, come sempre sarà la sentinella meglio qualificata a vegliare sui confini orientali della Patria ed a non rimanere insensibili ai palpiti ed alle aspirazioni dei fratelli che un ingiusto trattato di pace ha strappato alla gran madre Italia; in vita pertanto, le autorità Provinciali e Comunali delle province di Belluno e Treviso e le consorelle Sezioni dell’ANA delle dette due province ad avviare tutti i mezzi idonei perchè il voto suespresso diventi pronta realtà".
Le Amministrazioni provinciali e tutti i Consigli comunali risposero favorevolmente; ugualmente ed entusiasticamente favorevoli si dimostrarono, oltre alla nostra Sezione di Conegliano, le Sezioni di Feltre, Pieve di Cadore, Treviso, Valdobbiadene e Vittorio Veneto. Tutta la documentazione venne quindi consegnata al Senatore avv. Agostino D’Incà — già ufficiale degli Alpini — che provvide a fare pervenire la petizione al Ministro della Difesa. Appena ricostituito il 7° Alpini ebbe a partecipare — col trenta per cento dei propri effettivi, integrato con richiamo di ufficiali, sottufficiali e truppa — all’esigenza T connessa con la tensione verificatasi alla frontiera orientale; trasferitisi il 20 ottobre 1953 nella zona di Cividale del Friuli, i reparti del 7° (costituenti il Battaglione di formazione “Cadore”, comandato dal ten. col. Giuseppe Vinci e formato dalle compagnie comando dei battaglioni Cadore e Belluno, oltre che dalle 77a, 67a e 7a CMR) rientrarono il 29 dicembre.


I “veci can” dei “Feltre’ sui monda, in Vai Posina, settembre 1918 (foto ten. col. Gabriele Nasci).
Da sinistra a destra: 1 ten. Reverberi, 2 cap. Tissi, 3 cap. Moreno, 4 ten Castelli, 5 cap. Manaresi, 6 s.ten. Balestrieri,
7 ten. Berti, 8 ten. Ago, 9 s.ten. Fain Binda, 10 cap. Sandri, 11 s.ten. Poletto, 12 ten. Giovanni Piovesana di Conegliano
(decorato di due medaglie d’argento, una di bronzo, due croci al merito e vari encomi solenni), 13 ten. Gerlin,
14 ten. Tomasini, 15 ten. Barilli, 16 asp. Protti.


Alpini della 95a compagnia del Battaglione “Feltre”, aggregati all’8° Reggimento,
durante la cerimonia del 24 ottobre 1948 a Conegliano.


Portatrici di pane per gli Alpini del Btg. “Val Cordevole” a Col Beccher

Al col. Edgardo Gandolfi seguì al comando del reggimento il col. Alberto Briatore dal 12 agosto 1954, il col. Vincenzo Bellomo dal 16 marzo 1956, il col. Tito Corsino dal 21 marzo 1957 e la Mo. col. Franco Magnani dal 21 marzo 1958. Due mesi dopo la ricostituzione il 7° partecipò alla V edizione del trofeo “Silvano Buffa” e, grazie alla preparazione curata dal magg. Ortore la squadra conseguì —  contrariamente ad ogni previsione dato il breve periodo disponibile — il terzo posto assoluto. Nel 1954 apprestò una spedizione di soccorso per la ricerca dei feriti e dispersi in alta montagna e contribuì notevolmente all’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali di Cortina d’Ampezzo (sotto la guida del col. Tessitore, del ten. col. Fabre e del magg. Basignano); affermazioni prestigiose vennero conseguite nei campionati militari di palla a volo, di pallacanestro e di corsa campestre. Lo stesso anno venne spostata la festa del reggimento dal 13 dicembre — ricorrenza della di fesa di Val Calcino e del Valderoa da parte dei battaglioni Monte Pavione e Feltre — alla data del 23 aprile, giorno conclusivo della Campagna di Grecia nel corso della quale tutti i battaglioni del 7° vennero decorati con la medaglia d’argento al valore militare. Continuarono con intensità e buon esito i corsi sciatori ed alpieri con escursioni invernali ed estive e nel 1956 vennero realizzate le ascensioni di reparto al Becco di Mezzodì, alle Tofane, al Cristallo, al Civetta, al Rinaldo, al Popera di Valgrande, e le esercitazioni “Riccio”, “Aquila Nera” e “Valle Verde”. Sulla vetta dell’Antelao venne portato un bivacco fisso prefabbricato del peso complessivo di ventidue quintali.
Nel 1957 il Settimo fu presente — con un battaglione di formazione, bandiera e fanfara — alla nostra adunata nazionale svoltasi a Firenze. Con le esercitazioni estive fu impegnato nella “Latemar 2”, ed il 4 settembre un reparto salì al Codin dei Frati per la consegna di 126 colli di materiale destinato alla sistemazione — sul Durano, m. 1927 della capanna-bivacco “Paolo Greselin”. Assai prestigiosi i risultati nelle competizioni sportive: primo posto (punti 288 su 300) nella gara nazionale militare di tiro svoltasi ad Orvieto (e con l’Alpino Italo Fagherazzi classificatosi primo su 149 tiratori) secondo posto nel campionato di calcio del IV Corpo d’Armata, primo posto in quello di pallavolo, primo posto tra le squadre militari partecipanti alla gara sciistica nazionale di staffetta alpina nel trofeo “Reverberi”. Molto intenso il programma svolto nel 1958 oltre il consueto impegnativo addestramento. Una grande croce metallica venne collocata, a ricordo dei Caduti del Battaglione “Belluno” sulla cima di Monte Schiara, nello stesso periodo un plotone agli ordini del capitano Pilla e in collaborazione con i componenti del “Soccorso Alpino”, contribuì a portare a salvamento un giovane rimasto gravemente ferito sullo stesso monte. Numerose furono le ascensioni compiute da tutti i reparti sulle cime particolarmente impegnative delle Dolomiti.
Il 1958 ha riservato frequenti successi alle squadre del 7° anche nelle competizioni sportive, con la conquista del primo posto nella categoria militare nel Trofeo “Reverberi”, nel Trofeo “Dordi”, nel Trofeo “ANA”, nel Trofeo “R. Psaro”, nel Trofeo “Silvano Buffa”, alla gara nazionale di tiro con carabina cui parteciparono 26 squadre delle tre Forze Armate (la squadra del 7° composta dal magg. Ortone e dai caporali Libero Rossetti e Lino Laffi, ottenne 435 punti su 450; e il caporale Rossetti fu primo su duecento concorrenti); tra le competizioni a carattere nazionale di rilievo il secondo posto della categoria militare conseguito al Trofeo “Divisione Julia” di staffetta alpina. Mentre il magg. Eros Ortone conseguiva un successo personale classificandosi primo nel campionato nazionale unico di tiro con carabine, svoltosi a Brescia. Il Reggimento ottenne altre meritate affermazioni in gare regionali e provinciali con le vittorie nelle gare regionali di tiro con carabina a Verona ed in quelle provinciali di Agordo, e nel Trofeo regionale “Favretti”, contribuendo infine alla conquista del primo posto nel campionato di calcio del IV Corpo d’Armata da parte della Brigata “Cadore” . Il 7° Alpini ha quindi continuato ad allevare alpini di ottima qualità per merito oltre che dei già citati comandanti del reggimento — anche dei bravi comandanti succedutisi alla guida dei battaglioni e degli altrettanto ammirevoli ufficiali dei reparti. Al Battaglione Feltre dopo il comando tenuto dal Magg. Eusebio Palumbo dal 1951 al settembre del 1953, giunsero il magg. Silvio Steffensen (fino al 14 settembre 1954), poi il magg. Franco Magnani fino al 31 maggio 1956, e con il passaggio del battaglione al 7° il magg. Virginio Rigi Luperti fino al 7 novembre 1956, poi il magg. Marino Morosini fino al 10 gennaio 1958, da tale data il ten. col. Augusto Camorami. Il Battaglione Cadore ebbe quale comandante dopo il magg. Ortore, il ten. col. Guido Rodorigo dal 30 ottobre 1954, il magg. Rigi-Luperti
dal 1° novembre 1955 (poi passato al “Feltre”), il magg. Piero Arnol dal 1 ottobre 1956, il magg. Cristoforo De Hurtunghen dal 10 ottobre 1957, e il magg. Enrico Dalmasso dall’11 ottobre 1958. Abbiamo già ricordato che il Battaglione Belluno ebbe, quale comandante alla ricostituzione, il ten. col. Giuseppe Vinci; gli succedette il magg. Renzo Mazzoncini dal 1 novembre 1955, il magg. Giorgio Ridolfi dal 1 novembre 1956, il magg. Amerigo Roatto dal 1 novembre 1957 e il magg. Marcello Berloffa dal 1 novembre 1958.
Già si disse che il 7° Alpini ha avuto 4.556 Caduti nelle guerre combattute, e ricompense individuali che si concretarono nella concessione di 25 medaglie d’Oro, 428 medaglie d’Argento, 719 medaglie di Bronzo e numerose altre decorazioni al valore militare. La Bandiera fregiata di due Ordini Militari, otto medaglie d’argento e tre medaglie di bronzo; a queste distinzioni per il valore militare dimostrato si aggiunse l’alto riconoscimento della Medaglia d’Oro al valore civile conferita per le operazioni di soccorso generosamente prestate in occasione della sciagura del Vajont che sconvolse, nell’ottobre del 1963 la zona di Longarone. Fu il 2 giugno del successivo anno a Belluno, che il sottosegretario agli interni on. Ceccherini appuntò sulla Bandiera del 7° Alpini e del 6° Artiglieria da Montagna le Medaglie d’Oro conferite ai due reggimenti che si sono particolarmente distinti nella validissima opera di soccorso, offerta fin dalle prime ore dopo il disastro, con slancio generoso e con assoluto sprezzo del pericolo ancora incombente.


Manifestazione celebrativa della ricostituzione del 7° a Belluno.
— Foto fornita da Mario De Marchi, in servizio al Btg. “Feltre”


Alpini alla mitragliatrice a quota 2000.


I COMANDANTI DEL 7° ALPINI DALLA COSTITUZIONE DEL REGGIMENTO

1 Col. FONIO cav. Angelo dal 10.7.1887 al 13.07.1892
2 Col. ZANUCCHI Pompei cav. Pietro dal 1.8.1892 al 3.3.1896
3 Col. PIANAVIA Vivaldi cav. Domenico dal 4.3.1896 al 29.9.1900
4 Col. ORO cav. Pasquale dal 30.9.1900 al 6.6. 1907
5 Col. ETNA cav. Donato dal 9.6. 1907 al 7.3.19 12
6 Col. DALMASSO cav. Luigi dal 17.3.1912 al 18.2.1915
7 Col. ARRIGHI cav. Giovanni dal 11.3.1915 al 1.9.1915
8 Col. TARDITI cav. Giuseppe dal 2.9.1915 al 23.3.1917
Dal 24 marzo 1917 al 31 dicembre 1918
il Reggimento non ha più avuto il comandante titolare
9 Col. CARTEGNI cav. Italo dal 1.1.1919 al 28.5.19 19
10 Col. RAMBALDI cav. Giuseppe dal 29.5.1919 al 12.9.1919
11 Col. FERRARI cav. Giuseppe dal 13.11.1919 al 16.6.1920
12 Col. SALA cav. Olivo dal 17.1.1920 al 20.11.1920
13 Col. GERVASONI cav. Albino dal 12.7.1920 al 21.11.1920
14 Col. SASSI cav. Carlo dal 9.11.1926 al 6.5.1927
15 Col. ROVERO cav. Isidoro dal 7.5.1927 al 3.1.1928
16 Col. PESENTI cav. Gustavo dal 4.11.1928 al 14.12.1928
17 Col. VECCHIARELLI cav. Carlo dal 15.12.1928 al 16.12.1931
18 Col. PAOLINI cav. Vincenzo dal 17.11.1931 al 30.9.1934
19 Col. ZAGLIO cav. Pietro dal 1.10.1937 al 30.4.1935
20 Col. BATTISTI cav. Emilio dal 15.5.1935 al 1937
21 Col. BATTISTI Emilio dal 15.5.1935 al 9.7.1937
22 Ten. Col. DANIONI cav. Carlo dal 10.7.1937 al 14.10.1937
23 Col. GHE comm. Carlo dal 15.10.1937 al 20.9.1940
24 Col. PSARO Rodolfo dal 21.9.1940 al 8.12.1940
25 Col. FRATI Amedeo dal 9.12.1940 al 16.12.1941
26 Col. ZAPPINO Giuseppe dal 1.2.1942 al 12.9.1943
27 Col. GANDOLFO Edgardo dal 1.7.1953 al 11.8.1954
28 Col. BRIATORE Alberto dal 12.8.1954 al 15.3.1956
29 Col. BELLOMO Vincenzo dal 16.3.1956 al 20.3.1957
30 Col. CORSINI Tito dal 21.3.1957 al 20.3.1958
31 Col. M.O. MAGNANI Franco dal 21.3.1958 al 31.8.1959
32 Col. ZAVATTARO ARDIZZI Pietro dal 01.9.1959 al 20.9.1960
33 Col. ANNONI Giovanni dal 21.9. 1960 al 15.2.1962
34 Col. CIGNITTI Amedeo dal 15.2.1962 al 30.9.1963
35 Col. BRUGNARA Massimiliano dal 01.10.1963 al 08.11.1965
36 Col. MOLA DI LARISSE’ Massimo dal 08.11.1965 al 2 1.8.1967
37 Col. EBENE Desiderio dal 22.8.1967 al 18.9.1968
38 Col. FERRAIORNI Vittorio dal 19.9. 1968 al 18.9.1969
39 Col. BENUCCI Alberto dal 19.9.1969 al 18.9.1970
40 Col. PERASSO Carlo dal 19.9.1970 al 19.9.1971
41  Col. VIANELLI Nevio dal 20.9.1971 al 20.9.1972
42 Col. NARDACCHIONE Mario dal 20.9.1972 al 19.9.1973
43 Col. VARESE Sergio dal 20.9.1973 al 9.10.1974
44 Col. BORI Giancarlo dal 10.10.1974 al 11.10.1975
45 Col. CACCAMO Giuseppe dal 10.12.1975 al 11.11.1975

COMANDANTI DELLA BRIGATA ALPINA CADORE

Gen. RAWNICH Carlo dal 1.7.1953 al 10.8.1956
Gen. VISMARA Luigi dal 11.8.1956 al 31.8.1958
Gen. BINETTI Raffaele dal 1.2.1958 al 30.4.1959
Gen. DIBITONTO Francesco dal 1.5.1959 al 30.4.1960
Gen. BONGIOANNI Mosè dal 1.5.1960 al 14.11.1961
Gen. DI LEO Alberto dal 15.11.1961 al 31.7.1963
Gen. CAVANNA Umberto dal 1.8.1963 al 21.10.1965
Gen. CARUSO Vito dal 24.10.1965 al 30.9.1967
Gen. LA VERGHETTA Antonio dal 1.10.1967 al 30.9.1968
Gen. BRUGNARA Massimiliano dal 1.10.1968 al 14.1.1970
Gen. CLERICO Luigi dal 15.1.1970 al 28.2.1971
Gen. MERVIG Giovanni dal 1.3.1971 al 29.2.1972
Gen. VALDITARA Lorenzo dal 1.3.1972 al 20.3.1974
Gen. DONATI Giorgio dal 2 1.3.1974 al 24.3.1975
Gen. POLZOT Giovanni dal 25.3.1975 al 20.10.1976
Gen. PRIMICERJ Giulio dal 21.10.1976 al 8.8.1978
Gen. NAZZARO Antonio dal 9.8.1978 al 27.9.1979
Gen. BERNARDI Edoardo dal 28.9.1979 al 27.9.1980
Gen. PRANDI Giovann dal 28.9.1980 al 28.9.1981
Gen. INNECCO Domenico dal 29.9. 1981 al 4.9. 1983
Gen. JEAN Carlo dal 5.9.1983 al 27.11.1984
Gen. MOCCHI Eugenio dal 28.11.1984 al 17.9.1986
Gen. CAUTERICCIO Italico dal 19.9.1986  

I COMANDANTI DEL BATTAGLIONE ALPINI “FELTRE”

(di prima non si hanno notizie)
Magg. PELLEGRINI Oreste dal 10.1.1907 all’aprile 1909
Magg. MAZZUCCO Stefano dall’aprile 1909 al 20.9.1912
Ten. Col. BARBIERI Aldo dal 21.9.1912 al 21.9.1915
Cap. FAVARO Firminio dal 22.9.1915 al 31.10.1915
Magg. BOSIO Ugo dal 1.11.1915 al 27.6.1916
Cap. NASCI Gabriele dal 28.6.1916 al 7.8.1916
Magg. BOSIO Ugo dall’8 al 22.7.1916
Ten. Col. NASCI Gabriele dal 23.8.1916 al 29. 10.1917
Cap. BASILE Carlo dal 1.11.1917 al 17.11.1918
Ten. Col. NASCI Gabriele dal 3.9.1918 al dicembre 1923
Ten. Col. ROSSI Carlo dal gennaio 1924 al settembre 1926
Ten. Col.  DE CIA Amedeo dall’ottobre 1926 al dicembre 1928
Magg. MANFREDI Umberto dal gennaio 1929 al febbraio 1931
Ten. Col. MASINI Luigi dal marzo 1931 al settembre 1933
Ten. Col. CESARINI Guido dall’ottobre 1933 al febbraio 1935
Magg. BOLLATI Vittorio Emanuele dal marzo 1935 al 26.4.1937
Magg. CORNALBA Mario dal 4.6. 1937 al 9.10.1940
Magg. SCARAMUZZA Antonio dal 10.10.1940 all’8.3.1941
Ten. Col. GUINDANI Aquilino dal 9.3.1941 al 3 1.3.1942
Ten. Col. CASTAGNA Lelio dal 1.4.1942 al 3.9.1942
Magg. BORTOLAZZI Valeriano dal febbraio 1946 al maggio 1946
Magg. CRACCO Mario dal novembre 1946 al 3 1.12.1947
Magg. FIAMIN Nereo dal 1.1.1948 al giugno 1949
Magg. MUTINO Carlo dal giugno 1949 al giugno 1950
Magg. DISTANTE Raffaele dal giugno 1950 al dicembre 1951
Magg. STEFFENSEN Silvio dal settembre 1953 al 14.9. 1954
Magg. MAGNANI Franco dal 15.9.1954 al 3 1.5.1956
Magg. RIGI LUPERTI Virginio dal 1.6.1956 al 7.11.1956
Magg. MOROSINI Marino dal 7.11.1956 al 1.1.1958
Ten. Col. CAMORANI Augusto dal 1.1.1958 al 10.3.1959
Magg. CINER Guerrino dal 20.9.1960 al 20.9.1960
Magg. GANDOLFI Raffaele dal 10.4.1959 al 30.9.1961
Magg. SANTALENA Angelo dal 30.9.1961 al 9.8.1963
Cap. VITONE Luciano dal 9.8.1963 al 20.11.1963
Ten. Col. CHIOTASSO Giovanni dal 20.10.1963 al 20.10.1963
Ten. Col. POLITANO Attilio dal 20.12.1964 al 31.8.1966
Ten. Col. NARDACCHIONE Mario dal 31.8.1966 al 31.8.1967
Magg. GAI Luigi dal 31.8.1967 al 8.9.1967
Magg. CICUTTINI Marino dal 9.9.1967 al 31.7. 1969
Magg. TONEL Libero dal 31.7.1969 al 1.8.1970
Ten. Col. GAI Luigi dal 1.8.1970 al 23.8.1971
Ten. Col. ALLIO Davide dal 23.8.1971 al 10.8.1973
Ten. Col. DEL PIERO Carlo Alberto dal 11.8.1973 al 20.8.1974
Ten. Col. STERPONE Ezio dal 20.8.1974 al 12.8.1975
Ten. Col. OTTINO Ermanno dal 12.8.1975 al 20.8.1977
Ten. Col. TIREL Paolo dal 20.8.1977 al 1.8.1979
Ten. Col. GIACOBAZZI Davide dal 1.8.1979 al 3.8.1981
Ten. Col. FERRARI Giuliano dal 4.8.1981 al 15.1.1983
Ten. Col. TAVELLA Domenico dal 16.1.1983 al 6.8.1984
Ten. Col. BRESADOLA Vittorio dal 7.8.1984 al 6.8. 1985
Ten. Col. GORZA Maurizio dal 7.8.1985  

I COMANDANTI DEL BATTAGLIONE “BELLUNO”

Magg. PRODATI Eugenio dal 24.5.1915 al 21.7.1915
Cap. GREGORI Alessandro dal 22.7.1915 al 4.9.1915
Cap. POLLI Ernesto dal 5 al 23 settembre 1915
Magg. GRANDOLFI Edoardo dal 24.9.1915 al 3.9.1915
Ten. Col. GREGORI Alessandro dal 5.8.1916 al 12.6.1917
Cap. MASINI Americo dal 16.3.1919 al 5.9.1920
Magg. ZAGLIO Pietro dal marzo 1922 al 10.1.1926
Magg. OLMI Roberto dal 10.4.1926 al 15.5.1927
Magg. CESARINI Guido dal 17.5.1927 al 10.6.1928
Magg. BALLAIRA Bartolomeo dal 1.7.1928 al 1.4.1930
Magg. PSARO Rodolfo dal 18.10.1932 al 31.12.1933
Magg. ROSSI Giuseppe dal 1.1.1934 al 6.9.1937
Magg. MENE Domenico dal 18.10.1937 al 26.11.1937
Ten. Col. BRUSCHI Giuseppe dal 11.2.1940 al 5.3.1941
Magg. MAZZONCINI Renzo dal 1.11.1954 al 31.10.1954
Magg. VINCI Giuseppe dal 1.9.1953 al 31.10.1955
Magg. DOGLIANI Vittorio dal 1.11.1955 al 31.10.1956
Magg. RIDOLFI Giorgio dal 1.11.1956 al 31.10.1957
Magg. ROATTO Amerigo dal 1.11.1957 al 31.10.1958
Magg. BELOFFA Marcello dal 1.1 1.1958 al 15.2.1960
Magg. ZAGLIO Giuseppe dal 8.3.1960 al 1.9.1961
Magg. BONI Alberto dal 2.9.1961 al 31.3.1963
Magg. MARCHIO Modesto dal 1.4.1963 al 14.5.1964
Ten. Col. DI MAGGIO Giuseppe dal 15.5.1964 al 19.4.1966
Ten. Col. OBERTO Carlo dal 20.4.1966 al 15.9.1967
Ten. Col. ROSSATO Cesare dal 16.9.1967 al 24.8.1969
Ten. Col. PISTELLI Guglielmo dal 25.8.1969 al 24.8.1970
Ten. Col. SIMONINI Lucio dal 25.8.1970 al 3.9.1972
Ten. Col. TODARO Antonino dal 44.9. 1972 al 3.9.1972
Ten. Col. BRAGAGNOLO Giuseppe dal 4.9.1974 al 30.8.1976
Ten. Col. BOFFA Giovanni dal 3 1.8.1976 al 3 1.8.1978
Ten. Col. BRANDOLIN Edoardo dal 1.9.1978 al 2.9.1979
Ten. Col. FONDI Franco dal 3.9.1979 al 2.9.1980
Ten. Col. GHIGLIA Mario dal 3.9. 1980 al 6.9.1981
Ten. Col. FAZZI Manlio dal 7.9.1981 al 6.9.1982
Ten. Col. PICCOLIN Gian Battista dal 7.9.1982 al 14.9.1983
Ten. Col. GHEZZO Corrado dal 15.9.1983 al 14.9.1984
Ten. Col. LUCCHESE Vittorio dal 15.9.1984 al 15.9.1985
Ten. Col. GAGLIARDI Tangredo dal 16.9.1985  

I COMANDANTI DEL BATTAGLIONE “PIEVE DI CADORE”

Magg. PEZZE' dal 1887 al 1889
Magg. ORO Pasquale dal 1890 al 1894
Magg. GLISA Giovenale dal 1895 al 1896
Magg. PASQUALE Nicola dal 1897 al 1900
Magg. FUGA Giovanni dal 1901 al 1903
Magg. ARRIGHI Giovanni dal 1904 al 1907
Magg. BUGLIONE di Monale Bonaventura dal 1908 al 1909
Magg. GIOPPI Antonio dal 1901 al 1912
Magg. CARRARO Pietro dal 1913  
Magg. BATTAGLIA Antonio dal 1913 al 1914
Magg. BUFFA di Perrero Carlo dal 1914 al 21.10.1915
Cap. GATTO Roissard Leonardo dal 21.10.1915 al 30.11.1915
Magg. CARRARO Pietro dal 4.11.1915 al 26.3.1916
Magg. FREYRIE Giuseppe dal 4.4.1916 al 24.6.1916
Ten. Col. GRANDOLFI Edoardo dal 3.4.1916 al 12.5.1917
Cap. SLAVERIO Ettore dal 13.5.1917 al 12.8.1917
Cap. CERIANI Alfredo dal 24 al 27.8.1917
Cap. CAVALIERI Ferruccio dal 27.8.1917 al 1.9.1917
Cap. CAUSI Pietro dal 2.9.1917 al 6.10.1917
Magg. OGGIORINO Ermanno dal 7.10.1917 al 23.3.1918
Magg. SIBILLE Luigi dal 29.3.1918 al 1919
Magg. GIROTTO Mario dal 1919 al 1921
Magg. POCCHIOLA Aldo dal 1922  
Magg. DEDINI Umberto dal 1923  
Magg. POCCHIOLA Aldo dal 1924  
Magg. BAUZANO Augusto dal 1927  
Ten. Col. CROVA Giuseppe dal 1927  
Ten. Col. Pocchiola Aldo dal 1928 al 1930
Magg. Cigliana Carlo dall’aprile 1931 all’aprile 1933
Magg. Manfredi Luigi dall’aprile 1933 al giugno 1935
Ten. Col. Cesarini Guido dal giugno al novembre 1935
Magg. Menè Domenico dal 1.12.1937 al 31.08.1939
Magg. Perico Renato, dal 3.09.1939 al 30 ottobre 1943
Magg. Ortore Eros dal 1.09.1953 al 30.10.1954
Ten. Col. Rodorigo Guido dal 30.10.1954 al 1.11.1955
Magg. Rigi-Luperti Virginio dal 1.11.1956 al 9.10.1957
Magg. DE HARTUNGEN dal 1.10.1957 al 10.10.1958
Magg. DAL MASSO Enrico dal 11.10.1958 al 30.11.1959
Magg. MORO Ermenegildo dal 1.12.1959 al 9.1.1961
Magg. PEYRONEL Enrico dal 10.1.1961 al 9.2.1962
Magg. VOLLA Luciano dal 10.2.1962 al 20.6.1963
Magg. ANSALDI Matteo dal 21.8.1963 al 20.9.1964
Magg. ARATARI Domenico dal 21.9.1964 al 20.1.1966
Ten. Col. VERCESI Giuseppe dal 21.1.1966 al 8.9.1967
Magg. MISTICHELLI Ernesto dal 14.6.1958 al 15.9.1969
Ten. Col. CVEK Umberto dal 16.9.1969 al 14.9. 1960
Magg. ZALTRON Toni dal 15.9.1970 al 28.8.1972
Ten. Col. BORGENNI Enrico dal 29.8.1972 al 10.8.1974
Ten. Col. PACOTTI Carlo dal 11.8.1974 al 29.6.1976
Ten. Col. BISIGNANO Romano dal 30.6.1976 al 28.8.1978
Ten. Col. ZARO Gianfranco dal 29.8.1978 al 21.7.1980
Ten. Col. MONTI Gianni dal 22.7.1980 al 14.9.1981
Ten. Col. PAPINI Giovanni dal 15.9.1981 al 30.9.1982
Ten. Col. CAMUSSO Lorenzo dal 1.10.1982 al 30.8.1984
Ten. Col. STELLA Roberto dal 29.7.1989  

Il dott. Umberto Oggiorino di Mondovì ci scrive di aver rilevato un errore sulla trascrizione del nominativo del Comandate del Battaglione “Pieve di Cadore”, dal 7.10.1917 al 23.3.1918. Il cognome del Maggiore era OGGIORINO (non Oggierini) e, il nome ERMANNO (non Eugenio), e lo afferma con cognizione di causa perché si trattava di suo padre, all’epoca trentenne, decorato di medaglia d’argento e di una di bronzo al v. m., tre volte ferito in combattimento.
Siamo grati al dott. Oggiorino per averci dato la possibilità di rimediare all’inesattezza che è pure presente nel libro Storia del 7° Reggimento Alpini” di Manlio Barilli (Ed. Castaldi, Feltre, 1958) dal quale abbiamo ripreso le notizie.