60 ANNI DI VITA ALPINA A CONEGLIANO

.. LA PRIMA MANIFESTAZIONE UFFICIALE DELLA SEZIONE

La giovane Sezione diede prova immediatamente della sua vitalità e attività partecipando ufficialmente - con il suo verde Gagliardetto - alla manifestazione del 23 maggio 1926 a Belluno, in occasione della inaugurazione del Monumento dedicato ai caduti dei 7° Alpini: opera di Silvio Zaniboni di Riva del Garda, valoroso irredento del 6° Alpini, con tre croci di guerra.
La forza effettiva della sezione al 30 giugno 1926 era al di sotto dei cento soci e non risultava ancora formato alcun gruppo.


Il generale Gambi presidente
dal 1928-1930.


Il maggiore
Giovanni Piovesana
presidente dal 1931 al 1937
e dal 1939 al 1940.

Il generale Gambi, nel dicembre del 1930 chiese l’esonero da Presidente della Sezione, manifestando il desiderio di rimanere membro del CD. Gli succedette il capitano Giovanni Piovesana.

In considerazione dell’aumento dei soci, il Consiglio Direttivo propose ed ottenne di aumentare il numero dei consiglieri; vennero pertanto a far parte del C. D. i soci:
Bernardino Ghetti, Giovanni Gelera e Gottardo Da Gai.

La sezione oltre che qualificarsi nelle varie manifestazioni, soprattutto nelle Adunate Nazionali, cercò, attraverso gli esponenti del direttivo e i prestigiosi suoi soci, di realizzare un programma d’impiego per riunire le Fiamme Verdi del Comprensorio coneglianese e dar inizio alla formazione di eventuali gruppi. Dagli anni trenta agli anni quaranta la Sezione operò con prudenza e serenità, nei clima particolare dell’epoca. In quel periodo storico della nostra Italia, le Penne Nere cercarono di conservare la propria personalità pulita e il patrimonio prezioso di fede e di speranza in un migliore futuro, ricordando il sacrificio e l’esempio di dedizione dei loro martiri. Gli appartenenti alla nostra Sezione si moltiplicarono, e cominciarono a costituirsi primi gruppi: Ogliano, Collalbrigo, S. Pietro di Feletto ed altri. Frattanto in terra d’Africa, come nel 1913 e 1914 in quella di Libia, il Corpo Alpino lasciava i suoi Eroici Caduti.


GIOVANNI PIOVESANA

continua...