Dopo trenta anni ad Osoppo


Dicembre 1969

Non sono pochi trenta anni, nemmeno per un artigliere da montagna. Questo si è constatato ad Osoppo sui montagnini del gruppo Val Tagliamento che si sono radunati dopo trenta anni dal loro richiamo, ma lo spirito e la vitalità che essi hanno dimostrato, accorrendo numerosi all’ invito del l’Aiutante Maggiore in congedo del Gruppo dottor Antonio Perissinotto, era quello di allora, anche se le sembianze erano modificate dal tempo.
Circa trecento hanno preso parte alla cerimonia sul «Forte» e dopo gli onori ai Caduti e la Messa al campo hanno ascoltato le parole degli oratori.
L’Aiutante Maggiore ha ringraziato le Autorità civili e militari che lo hanno appoggiato nel non lieve lavoro di realizzazione dell’incontro, ma soprattutto i numerosi artiglieri che col loro intervento lo hanno reso veramente importante. Ha ricordato poi tutti coloro che non sono più e fra essi il magg. Bonsembiante, il magg. Cresseri, il cap. Carlo Bottiglioni della 43° batteria M.O., il magg. M.O. Rampini, il ten. Cucchi e il cap. Roberti, deceduto a pochi mesi dal raduno.
Il «benvenuto» del Sindaco, che era intervenuto col gonfalone M.O. del Comune di Osoppo, ha entusiasmato gli artiglieri quando li ha esortati a stare sempre uniti, «spalla a spalla» per vincere ogni avversità, come trenta anni fa sono stati spalla a spalla per abbattere un muraglione del paese!
L’avv. Tozzi, già comandante del Gruppo, ha tenuto un vibrante discorso ufficiale a cui ha risposto il col. Campana, comandante del 6° Art. Montagna, il quale aveva inviato rappresentanze della 41, 42, 43 del Gruppo Agordo e tutti gli addetti ai servizi che hanno provveduto a soddisfare con un ottimo rancio i convenuti.
Il gruppo Val Tagliamento ha regalato al Gruppo Agordo, che inquadra ora le sue stesse batterie, una statua in bronzo di S. Barbara.
Il Comandante interinale del Gruppo «Agordo», capitano Agosto, ha ricambiato il dono consegnando una targa in argento con lo stemma del gruppo e col motto che fu un tempo quello del «Val Tagliamento».
Il magnifico sole autunnale aveva regalato ai montagnini una stupenda giornata che essi hanno trascorso fra i ricordi e la commozione, i canti e l’allegria.
A quando un altro incontro? tutti si domandavano. Prima del cinquantenario però!