ORTIGARA


Ottobre 1967

La nostra Sezione all'Ortigara

Una larga rappresentanza della nostra Sezione ha partecipato, domenica 9 luglio, al raduno-pellegrinaggio indetto per commemorare il cinquantenario della battaglia dell’ Ortigara; erano presenti, col vessillo sezionale, i gagliardetti dei Gruppi di Collalbrigo, di Ogliano, di Orsago e di S. Fior.
Degno di particolare elogio il Gruppo di Collalbrigo che è intervenuto con circa cinquanta soci guidati dal sempre generoso capogruppo Mason il quale ha saputo brillantemente risolvere i molteplici problemi organizzativi che venivano richiesti da una sì larga partecipazione; del Consiglio direttivo sezionale erano presenti il predetto Giovanni Mason, Gaspare Baccinello (sempre fedele alfiere del nostro vessillo) e Franco Buosi.
Numerosi i nostri bocia, i quali hanno potuto vivere una giornata d’intenso patriottismo su quella montagna il cui nome ricorre così frequentemente nei ricordi dei veci, e che ha lasciato in tutti i partecipanti un incancellabile segno di commosso entusiasmo.
La grande affluenza alla terribile montagna aveva determinato una lunga e continua colonna di automezzi che saliva da Gallio a Passo Stretto. Credendo di trovarmi ormai prossimo alla meta, lasciai la vettura sul limitare di un bosco e proseguii a piedi, ma mi ci volle oltre un’ora per giungere al Passo, superando però buona parte della colonna il cui procedere veniva rallentato dalle frequenti soste.
Salii infine a Monte Lozze ove si trovavano il picchetto degli alpini in armi e con fanfara, il labaro nazionale con il presidente dott. Merlini e numerosi consiglieri nazionali, vessilli, gagliardetti, bandiere e un’immensa folla in commossa attesa. Giunsero infine il Ministro della difesa on. Tremelloni e molte autorità militari e civili.
Abbiamo poi vissuto insieme, in devoto raccoglimento, la cerimonia ricordata nel precedente numero del nostro giornale: il rito religioso in quell’immensa cattedrale di roccia e di cielo, l’indimenticabile umana commemorazione del generale Faldella, il sincero saluto ed incoraggiamento dell’on. Tremelloni. E infine il lungo silenzio fuori ordinanza che ha accomunato tutti nello struggente ricordo dei nostri Caduti; i reduci dell’ Ortigara erano particolarmente commossi e, mentre le lacrime scorrevano lungo le rughe, pregavano sommessamente rivivendo le epiche giornate di cinquant’anni addietro.
Poi, l’ultimo atto di significativo omaggio ai Caduti dalla vetta della Ortigara, ove siamo saliti attraverso i sentieri dai quali si riconoscono le vecchie trincee, i camminamenti tortuosi, le schegge di bombe sparse come una terribile semente, resti di gavette e di scarpe rimaste al sole: luoghi e cose che ci parlarono con un linguaggio che non trova d’eguali in nessun libro né in alcuna altra testimonianza.

G. B. BOZZOLI