RADUNO PROVINCIALE A MOTTA


Ottobre 1962
MEDAGLIA D’ORO ALPINA
TOMASO SALSA
Cirenaica, 1912 - 1913
MEDAGLIA D’ORO ALPINA
MANLIO FERUGLIO
Val Calcino, 11-12 dic. 1917
MEDAGLIA D’ORO ALPINA
SANTE DORIGO
Zugna Torta, 23 maggio 1918
MEDAGLIA D’ORO ALPINA
ALESSANDRO TANDURA
Fronte del Piave, giugno - agosto 1918
MEDAGLIA D’ORO ALPINA
LUIGI SPELLANZON
Angodegò (Etiopia), 31 maggio 1938
MEDAGLIA D’ORO ALPINA
ANNIBALE PAGLIARIN
Faquia Egurit
(fronte greco, 22 - 24 dicembre 1940)
MEDAGLIA D’ORO ALPINA
ALDO FANTINA Albania,
9 gennaio - 8 marzo 1941
MEDAGLIA D’ORO ALPINA
OLIVO MARONESE
Russia, 20 gennaio 1943
MEDAGLIA D’ORO ALPINA
ANGELO ZILIOTTO
Fronte Russo, 27 dic.1942 - 19 feb.1943
MEDAGLIA D’ORO ALPINA
PIETRO MASET
Pian Cavallo - Friuli, 12 aprile 1945
MEDAGLIA D’ORO ALPINA
ENRICO REGINATO
Russia, 1942 – 1954

BRILLANTE SUCCESSO DELLA TERZA ADUNATA PROVINCIALE

IL NOSTRO 90° CELEBRATO A MOTTA DI LIVENZA

Ottima affermazione della nostra Sezione nei Concorsi veneti riservati alle fanfare alpine e ai cori della montagna.

La splendida giornata autunnale del 21 ottobre ha permesso, alla 3° Adunata Provinciale Alpina, di conseguire un notevole successo conforme alle attese della vigilia.
Il ritardo stagionale dei lavori agricoli ha impedito che la manifestazione assumesse una proporzione veramente insolita, ma oltre mille Penne Nere sono ugualmente affluite dalla nostra e dalle vicine provincie, accolte con viva simpatia dalla popolazione mottense.
La nostra Sezione è scesa numerosa a Motta, con autocorriere e varie decine di vetture; particolarmente notato è stato l’arrivo della lunga serie di auto, drappeggiate di tricolori e indicazioni alpine, con la quale i soci del Gruppo di Solighetto hanno fatto il loro applaudito ingresso a Motta.

L’APERTURA DELLA MANIFESTAZIONE A MEDUNA DI LIVENZA
L’insieme delle cerimonie è iniziato a Meduna di Livenza. il paese vicino a Motta e che diede un largo contributo di sacrificio a mezzo dei suoi figli artiglieri alpini che hanno combattuto in Russia di dove son tornati soltanto in misura del dieci per cento,
I dirigenti delle Sezioni intervenute e i Presidenti delle sezioni combattentistiche si sono recati, unitamente alla Medaglia d’Oro Angelo Ziliotto, al Monumento ai Caduti di Meduna di Livenza, accolti dal Sindaco Sig. Giovanni Carniel e dal Presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci Col. Dott. Giorgio Saccomani il quale, nel salutare i convenuti, ha espresso il proprio compiacimento per la bella iniziativa.
Preceduti dalla fanfara del 3° Artiglieria Alpina, i partecipanti si sono recati alla lapide murata sulla parete del Municipio a ricordo del Cap. Magg. di Artiglieria Alpina Olivo Maronese, eroicamente caduto in Russia e decorato della massima ricompensa al valore militare.
Il Capogruppo di Motta ha letto la motivazione della Medaglia d’oro dopodichè due artiglieri alpini combattenti di Russia hanno
deposto a nome de «GLI ALPINI TREVIGIANI» una corona d’alloro alla lapide.
La canzone del Piave ha concluso la prima cerimonia alla quale è seguito

L’OMAGGIO AL MONUMENTO AI CADUTI IN MOTTA
con la partecipazione delle stesse autorità e rappresentanze, ricevute dal Sindaco Cav. Luigi Bello.
Al Monumento ai Caduti in Motta di Livenza sono state deposte due corone d’alloro: una de’ «IL GRUPPO A.N.A. DI MOTTA DI LIVENZA» e una a nome de’ «LE PENNE NERE DEL VENETO».
Il «silenzio fuori ordinanza», eseguito dal bravo trombettiere del 5° Artiglieria Alpina, ha concluso il rito di omaggio a tutti i Caduti dei cinque Comuni della zona.

LA SFILATA
Mentre al palazzo municipale continuavano ad affluire le autorità invitate, gli alpini si predisposero per lo sfilamento con inizio dalla Basilica della Madonna dei Miracoli.
La sfilata era aperta dei gonfalone del Comune di Motta pluridecorato al valor militare, scortato da un alpino e da un artigliere alpino, soci alle armi dal Gruppo di Motta.
Seguivano le bandiere dell’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra di Motta, delle sezioni dell’A.N.C.R. di Oderzo, Motta, Lorenzaga e Villanova, e dal labaro della sezione di Oderzo dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.
La fanfara del 3° Artiglieria Alpina precedeva le sezioni ospiti di Venezia (presente con il vessillo sezionale e i gagliardetti dei suoi Gruppi di Fossalta di Portogruaro, S. Stino di Livenza e Portogruaro e di Pordenone con i gagliardetti dei Gruppi di Bagnarola, Barco di Pravisdomini, Casarsa, Chions, Fiume Veneto, Pasiano, Prato di Pordenone, Rannedo, Zoppola e infine quello di Torre inaugurato la precedente domenica; era pure presente il gagliardetto del Gruppo di Cordignano appartenente alla Sezione A.N.A. di Vittorio Veneto.
La nostra Sezione era preceduta dalla fanfara del Gruppo di Collalbrigo, dal vessillo e dalla presidenza con vari consiglieri sezionali; tra i gagliardetti erano presenti quelli dei Gruppi di Solighetto, Colfosco, Collalbrigo, Mareno di Piave, Ogliano, San Fior, S. Maria di Feletto e quello del Gruppo-Città.
I nostri soci erano complessivamente trecento circa.
L’organizzatrice Sezione di Treviso, preceduta dalla fanfara alpina di Oderzo, era presente col vessillo sezionale ed il Consiglio Direttivo pressoché al completo; seguivano i gagliardetti dei Gruppi di Arcade, Breda di Piave, Busco di Ponte di Piave, Camalò, Campo di Pietra, Casale sul Sile, Caselle di Altivole, Cornuda, Mansuè, Maserada, Mogliano, Negrisia, Oderzo, Olmi, Ormelle, Pero di Breda, Piavon, Ponte di Piave, Quinto, Roncade, Roncadelle, Salgareda, San Biagio di Callalta, Selva del Montello, Tempio, Trevignano, Treviso-città e Volpago del Montello.
Ultimo è sfilato il Gruppo di Motta di Livenza, con il Gagliardetto da benedire scortato da due dei propri soci alle armi.
La sfilata si è snodata lungo il bel viale della Madonna imbandierato di tricolori, e Borgo Aleandro dove era stata eretta la tribuna per le autorità; una pioggia di manifestini bianchi, rossi e verdi, contenenti il saluto della locale sottosezione del Club Alpino Italiano, è scesa dai palazzi fiancheggianti borgo Aleandro e la piazza Luzzatti ove era stato eretto l’Altare da campo.

LA CERIMONIA RELIGIOSA
La piazza centrale del paese era stata totalmente imbandierata e addobbata con pannelli di carattere alpino, eseguiti con eccezionale bravura dai tecnici della locale Scuola artigiana: un grande cappello alpino faceva da sfondo all’altare, mentre un elmetto altrettanto enorme occupava buona parte di un fabbricato laterale; all’altro lato erano stati collocati gli stemmi delle cinque brigate alpine, una riproduzione del ponte di Bassano e due grandi medaglieri delle maggiori guerre combattute dai nostri soldati; due grandi distintivi dell’A.N.A. figuravano sulla facciata del Municipio e sull’arco che conduce alla piazza.
I partecipanti si sono radunati con le autorità occupando l’intera piazza anche per la numerosa affluenza di popolazione locale.
Oltre alle autorità comunali, abbiamo notato tra i presenti l’On. Agostino Pavan, il Presidente Nazionale dell’U.O.E.I. Generale Prospero Del Din, i Generali Lucchetti e Della Bianca, la Medaglia d’oro Angelo Ziliotto, il Col. Porzio del Distretto Militare di Treviso, il Ten. Col. pluridecorato Cav. Uff. Antonio Zanussi di Treviso in rappresentanza anche del Generale Tosi, il Magg. Borgheresi comandante del Btg. Genio «Ariete» di stanza a Motta, il Magg. C. Ercini presidente dell’Associazione Ex Internati e del Nastro Azzurro della zona, il Cav. Giovanni Anzanello Presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Motta con il Segretario Sig. Primo Della Siega, Padre Carlo Marangoni cappellano della Sezione di Treviso, molti ufficiali e sottufficiali giunti dai Comandi alpini, i dirigenti della Scuola artigiana locale che diede un notevole aiuto agli organizzatori, e molti decorati ed ex combattenti.
La cerimonia religiosa è iniziata con la preghiera dell’alpino recitata da un bocia alle armi del Gruppo locale e dalla S. Messa celebrata dall’Arciprete di Motta Mons. Ferruccio Zornitta, alpino combattente della guerra 1915-18, il quale ha poi benedetto il Gagliardetto del quale è stata Madrina la Signora Antonia Agnolon, vedova del Serg. Magg. di Artiglieria Alpina Luigi Tolot caduto in Russia; mentre un alpino in armi leggeva la motivazione della massima decorazione conferita ad Olivo Maronese, il Sindaco di Meduna di Livenza ha appuntato al gagliardetto la medaglia d’oro del proprio concittadino.
Il Presidente Onorario della Sezione di Treviso, Medaglia d’Oro Angelo Ziliotto, ha preso in consegna il Gagliardetto dalla Madrina mentre a questa il Capogruppo di Motta offriva il tradizionale mazzo di fiori.
La Medaglia d’oro Angelo Ziliotto consegnava quindi il Gagliardetto benedetto all’alfiere del Gruppo di Motta di Livenza.
A conclusione della cerimonia religiosa, Mons. Zornitta ha rivolto ai presenti appropriate parole di esaltazione del valore degli alpini sotto l’aspetto militare e spirituale.

I DISCORSI COMMEMORATIVI
Il Sindaco Cav. Luigi Bello si è dichiarato lieto che la città di Motta sia stata prescelta quale sede della 3° Adunata provinciale alpina indetta per la celebrazione del 90° anniversario della fondazione del Corpo degli Alpini; egli ha pure espresso il proprio compiacimento per l’avvenuta ricostituzione del Gruppo alpino locale.
Il Presidente della Sezione di Treviso Cav. Manfren ha recato il plauso della sezione per l’avvenuta costituzione del Gruppo di Motta che, comprendendo anche gli alpini dei vicini Comuni di Gorgo al Monticano, Meduna di Livenza, Cessalto e Chiarano, ha dato modo di completare l’estensione dell’organizzazione dell’A.N.A. in tutta la provincia di Treviso; egli ha pure ricordato le origini e le finalità del corpo alpino in guerra e in pace.
Il Capogruppo di Motta ha ringraziato autorità, alpini e popolazione per l’appoggio dato alla realizzazione dell’iniziativa e che prova quanto l’ingresso del gruppo alpino mottense sia stato gradito nella verde famiglia dell’A.N.A.
Ricordando che la lunga malattia dell’Avv. Manaresi ha impedito di poterlo avere a Motta per commemorare il 90° anniversario delle penne nere, il capogruppo ha presentato il Generale alpino Della Bianca che ha generosamente accolto l’invito di concludere la manifestazione.
Il Generale Della Bianca, accolto con affettuosi applausi, ha ricordato gli scopi e le caratteristiche delle truppe da montagna, le imprese fortunate e quelle dolorose ma ugualmente eroiche alle quali gli alpini hanno partecipato durante i lunghi novant’anni della loro storia, auspicando infine che il mondo trovi finalmente e per sempre la pace nella giustizia.

IL RICEVIMENTO IN MUNICIPIO E LE ADESIONI
Dopo la manifestazione in piazza, il Sindaco con la Giunta e il Consiglio Comunale al completo, ha ricevuto le autorità e rappresentanze nel salone d’onore del Municipio, intrattenendo cordialmente gli ospiti con la sua consueta affabilità.
Molte autorità non son potute intervenire per impegni militari, per malattia e per ragioni di servizio: il Prefetto di Treviso ha espresso con un telegramma al Sindaco la propria simpatia per l’avvenimento e il rammarico di non poter presenziare.
Adesioni ed auguri sono pervenuti ai dirigenti alpini locali dal Vescovo Militare Mons. Arrigo Pintonello che ha concesso la sua particolare benedizione, dai Sottosegretari di Stato on. Eugenio Gatto e on. Ruggero Lombardi, dal Presidente Nazionale dell’A.N.A. Avv. Ettore Erizzo, dal Generale Comandante il V Corpo d’armata, dal Gen. Alberto Di Leo Comandante la Brigata «Cadore», dal Gen. Michele Giardino Comandante d’Artiglieria del V Corpo d’armata, dal Col. Bruno Gallarotti Comandante del 6° Rgt. Artiglieria da Montagna. dal Col. Aldo Rasero della «Taurinense», dal Col. Delfino Capo di S.M. del V Corpo d’Armata, dai Consiglieri Nazionali dell’A.N.A. Dott. Nobile di Trieste, Avv. Gasparotto di Bassano e Ing. Tonon di Treviso il quale ha gentilmente offerto il gagliarcietto al Gruppo, dal Comandante del Distretto Militare di Treviso Col. Eusebio Palumbo, dal Col. Guido Cravos Comandante dell’11° R.A.P., dal Col. Pil. Mario Bellagambi Comandante l’Aerobase di Istrana, dal Colonnello Comandante l’Unità Servizi della «Julia», dai Maggiori Francesconi e Boscato comandanti dei Gruppi «Osoppo» e «Belluno» dell’Artiglieria da Montagna, dal Presidente provinciale dell’Ass. Famiglie Caduti in Guerra, dall’U.N.U.C.I. di Udine, dal cappellano alpino Padre Ignazio Faccin e da molti altri presidenti di sezioni dell’A.N.A. e di associazioni combattentistiche e d’arma.

LE MANIFESTAZIONI DEL POMERIGGIO
Dopo il pranzo si sono svolti i concorsi delle fanfare alpine e dei canti della montagna che hanno dato il seguente esito:
Per le fanfare alpine: primo premio alla fanfara del 3° Reggimento Artiglieria da Montagna (Coppa della Provincia di Treviso), seconda quella degli alpini in congedo di Collalbrigo, appartenente alla nostra Sezione, alla quale è stata assegnata la Coppa della Sezione A.N.A. di Treviso.
Anche il concorso veneto dei canti della montagna si è concluso con una ottima affermazione dei nostri soci: primo classificato è stato infatti il coro del Gruppo di Solighetto al quale è stata assegnata la Coppa offerta dalla Cassa di Risparmio; il secondo premio è andato al coro del nostro Gruppo-città (Coppa del C.A.I. Motta) e terzo il complesso corale della Sezione di Conegliano del Club Alpino Italiano al quale è stata assegnata la Coppa della Banca Cattolica del Veneto.
Mentre la banda militare del 3° continuava con un concerto di musiche alpine nella piazza di Motta, la nostra fanfara è stata invitata a Meduna di Livenza dove ha eseguito le molte belle marce e canzoni del suo repertorio affrontando poi festosamente un ricco rinfresco a base di panini ed ottimo vino, generosamente offerto dal Comune di Meduna.
Alla sera, dopo altri canti e balli in piazza di Motta, la nostra Sezione è ritornata a Conegliano.

LE INIZIATIVE PROPAGANDISTICHE
Oltre al consueto manifesto annunciante l’Adunata e pubblicato a cura della Sezione proponente, abbiamo notato un nobile manifesto di saluto del Comune di Motta, dei volantini di ottima concezione e fattura offerti dalla Scuola artigiana, e una grande quantità di striscioni multicolori inneggianti agli alpini e ai soldati d’Italia.
Il Comitato organizzatore ave a anche provveduto a far stampare una particolare cartolina della manifestazione, mentre alle autorità intervenute è stato offerto un artistico cappello alpino ideato per l’occasione dal reparto ceramisti della locale Scuola Artigiana «Lepido Rocco».
Molti negozi avevano allestito delle belle vetrine con motivi alpini, assai ammirate ed apprezzate dai partecipanti al raduno e dalla popolazione.
Il Gruppo di Motta di Livenza rinnova, a mezzo del nostro giornale, il proprio ringraziamento per la compatta partecipazione della nostra Sezione e per il notevole apporto dato all’ottima riuscita dell’importante manifestazione alpina provinciale.