7° Alpini
"Ad excelsa tendo"
Ulteriori notizie su www.brigatacadore.it e su Fiamme Verdi 1961,62,63
Il 7° Reggimento Alpini si costituisce il 1° Agosto 1887
a Conegliano. Lo compongono i battaglioni "Feltre" con le compagnie 64a, 65a e
66a, "Pieve di
Cadore" (proveniente dal 6° Reggimento Alpini costituito a Conegliano il 5 ottobre 1882) con le compagnie 67a,
68a e 75a, e "Gemona" con le compagnie 69a, 70a, 71a e 72a.
All’atto
della costituzione, la 69a compagnia del “Gemona” si trovava già dal 23
marzo in Africa, con il corpo di spedizione del generale Baldissera ed
inquadrata nella terza Brigata di S. Marzano “I° Battaglione Alpini
d'Africa”.
Il
Reparto partecipa alla Storia d'Italia combattendo in Eritrea nel 1887-88.
Nella campagna del 1895-1896, il reggimento contribuisce alla formazione del
btg. Alpini d’Africa, che partecipa alla battaglia di Adua
Per il 7° Alpini le “rogne” son cominciate con la nascita, e il
battesimo è stato veramente di fuoco: battesimi e cresime succedutesi con
tremendi ricordi in tante, troppe guerre, ma che danno modo ai “bocia” di
oggi di non vergognarsi, ma di andare invece orgogliosi delle fiamme verdi
che portano e del magico numero che fregia l'aquila del loro cappello alpino:
il 7°.
Nel 1908 viene costituito ed assegnato al 7° il btg. Tolmezzo (cp. 6^ - 12^-
72^).
Nel 1908 il Reggimento partecipa, in Calabria e in Sicilia, all'opera di soccorso
dei terremotati, meritando una medaglia di benemerenza dal Ministro dell’Interno.
Nel 1910 si forma il btg. “Belluno”; il “Gemona” e il
“Tolmezzo” passano all'8° Reggimento Alpini, costituito nel 1909.
Dal 1910 il 7° inquadra così,
definitivamente, i btg. "Feltre" - "Pieve di Cadore"
- "Belluno".
Dal 1911 al 1914 è impegnato nella campagna di Libia e il btg. “Feltre”
mobilitato nel 1912, sbarcato a Tripoli il 23 settembre, partecipa a tutta la
campagna di Libia e guadagna alla Bandiera del reggimento ad Assaba, una
medaglia d’Argento al V.M.
Il 17 Agosto 1914 rimpatria.
Durante la campagna di Libia il 7° alpini con i battaglioni rimasti in Italia,
fornisce anche complementi ai btg. mobilitati "Saluzzo", "Fenestrelle",
"Edolo" e
"Verona".
Nella 1^ Guerra Mondiale
(1915-18) è in linea per tutto il periodo, concludendo il gravoso ciclo
operativo in Albania (1919-20).
Nel gennaio 1915, avvicinandosi l’intervento dell’Italia nella 1° guerra
mondiale, il rgt. mobilita i btg. "Val
Cismon", "Val Piave", "Val Cordevole" - di milizia
territoriale – e le cp. volontari alpini "Feltre" e
"Cadore" e nel 1916 il btg. di milizia mobile "Monte Pavione".
Nel giugno 1917 costituisce inoltre
il btg. sciatori "Monte Marmolada". Con i 3
btg. permanenti sono perciò 9 i battaglioni, inquadrati nel 7° rgt. Alpini, che
partecipano in settori diversi del fronte alpino, alla guerra 1915-18.
Il 7° si merita medaglie ed encomi solenni. La
Bandiera del reggimento riceve una medaglia d’Argento per il comportamento del
btg. "Monte Pavione" in Val Calcino nel dicembre del 1917; un’altra
per le azioni del btg. "Monte Marmolada" nel novembre e dicembre 1917,
a monte Tonderecar a Castelgomberto.
Guadagna, inoltre, una medaglia di
Bronzo sul Grappa con i btg. "Feltre" e "Val Cismon". Il
reggimento è inoltre insignito, per l’intera campagna di guerra,
della Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia.
Nel 1919-20 il btg. "Feltre" partecipa alle operazioni in Albania e,
successivamente, nel 1921, passa a far parte del 9° Alpini nel quale rimane
sino al 1926.
Nel giugno del 1926 il Re d’Italia Vittorio Emanuele III inaugura il monumento
ai caduti del 7° Alpini, opera dello
scultore Zaniboni ex Capitano degli alpini e,
nel pomeriggio dello stesso giorno, cinquemila alpini sfilano davanti al Re.
Il Reggimento è di nuovo chiamato in Africa orientale nel 1935-36 e quindi
affronta la 2^ Guerra Mondiale inquadrato nella Divisione Alpina "Pusteria".
Dal 12 gennaio 1936 al 14 aprile 1937 il 7° Alpini, formato dai btg. "Feltre"
- "Exilles" – "Pieve di Teco", partecipa alla guerra
italo-etiopica, mentre i btg. "Pieve di Cadore e Belluno", rimasti in
Patria, costituiscono il 12° rgt. Alpini.
Nel 1936, il 7° in Africa procede alla formazione del btg. complementi "Uork
Amba" che, sull’Amba Uork guadagna alla Bandiera del rgt. un’altra
medaglia di bronzo
Nella campagna d’Etiopia il Reggimento acquisisce una seconda Croce di
Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia.
Nell'aprile 1937 il 7° si ricostituisce
in Patria con i btg. “Feltre”, “Pieve di Cadore” e
“Belluno”".
Poco prima della seconda guerra mondiale, nel settembre 1939, vengono
ricostituiti i battaglioni "Val Cismon", "Val Piave",
"Val Cordevole" e la 522^ cp.
mitr. da posizione.
Nel giugno 1940, all’inizio delle ostilità, il 7° è schierato sul fronte
occidentale e partecipa alle operazioni di Valle Lausanier, Piccolo S. Bernardo,
St. Fois, Valle Isère.
Nel novembre 1940, con 4 btg., ("Feltre", "Pieve di Cadore",
"Belluno" e "Val Cismon") partecipa alla campagna
greco-albanese. Perde il suo comandante Col. M.O. Rodolfo Psaro, caduto alla
testa del reggimento, meritandosi, al
termine della campagna, 4 medaglie d’argento alla Bandiera (una per
ciascuno dei battaglioni).
Frattanto, in Africa, il btg. "Uork Amba" guadagna alla Bandiera del
7° un’altra medaglia d’Argento prima di essere sommerso dalle preponderanti
forze nemiche.
Nel giugno 1941 il reggimento è trasferito nel Montenegro, ove sostiene una
durissima guerriglia sino al rimpatrio avvenuto nell’agosto 1942.
Due mesi dopo riparte per la Francia
ed e dislocato in Provenza d’onde, nel settembre
1943, inizia un ordinato movimento di rimpatrio, per essere poi sciolto
in Piemonte. Molti alpini del 7° sono catturati e deportati in Germania.
Si scioglie
il 12 settembre del 1943.
Nel febbraio del 1946 rivive con il battaglione “Feltre”, inquadrato
nell'8° Rgt. a Pontebba, con le compagnie 64a, 66a e 95a.
Ricostituito il 1° luglio 1953 a Belluno, dopo
una petizione popolare e di civiche amministrazioni bellunesi
e trevigiane, promossa dalla Sezione Alpini di Belluno (Commissario Giuseppe
Rodolfo Mussoi), con la contemporanea istituzione della Brigata Alpina "Cadore".
Pochi mesi dopo, il 20 ottobre 1953,
ancora in via di formazione e col 30% degli organici, è mobilitato per l’esigenza
"T" (Trieste) e dislocato nella zona di Cividale del Friuli, ove
rimane sino al 19 dicembre 1953.
La grande manifestazione della ricostituzione avviene a Belluno
l'11 aprile 1954 in occasione della consegna della bandiera.
Nel 1956 il
“Feltre” ritorna al 7° ricostituendolo sui suoi 3 btg. tradizionali:
"Feltre", "Pieve di Cadore",
"Belluno".
Il 9 ottobre 1963, con pronto intervento e slancio di solidarietà, riesce a portare soccorso per primo alle vittime
della tragedia del Vajont e per due mesi partecipa all’opera di recupero delle
salme, per cui viene conferita alla Bandiera la medaglia d’Oro al Valor
Civile. Nella circostanza anche l’Associazione
Nazionale Alpini ha voluto premiare tutti gli alpini generosamente
intervenuti donando loro una medaglia con inciso: "Vi chiamò il dovere
- trovaste l’orrore – vi sostenne l’amore".
Nel novembre 1966 il Reggimento si prodiga, unitamente agli altri Reparti della
Brigata e per parecchi giorni, nell’azione di soccorso alle popolazioni del
Cadore, Comelico, Val Cordevole, Feltre e Val Cismon colpite da una tremenda
alluvione che oltre ad allagamenti, straripamenti di torrenti, erosione di
strade, provoca nelle vallate alpine vittime civili nonche paurosi franamenti,
abbattimento di case e di ponti, meritando il Reggimento l’elogio delle
Autorità Civili e Militari e la
sentita riconoscenza delle popolazioni.
Anche per merito degli alpini del 7° Reggimento, alla Brigata Alpina Cadore
viene concessa una medaglia di Bronzo al
Valor Civile.
Il 4 novembre 1967 viene inaugurata
solennemente nella Caserma "Salsa" una chiesetta
dedicata ai Caduti del Reggimento. Il
Vescovo di Belluno benedice la nuova opera progettata dall’ing. Vincenzo
Barcelloni Corte coadiuvato dal geometra Pietro Cosmai ed eseguita
volontariamente e per la massima parte dagli alpini del Reggimento. Oratore ufficiale
per l’occasione è il dott. Giulio Bedeschi, noto scrittore alpino (Centomila
gavette di ghiaccio) e già Ufficiale medico degli alpini in Russia.
Nel periodo 1961-1970 i Reparti del 7° reggimento si alternano, in Alto Adige,
nel servizio di vigilanza, ad opere di pubblica utilit°. Nel maggio del 1973
una spedizione italiana raggiunge per due volte la cima dell’Everest. Il
Sottotenente medico Gianfranco Briani, della 65^ cp. del btg. Feltre, fa parte
di questa spedizione ed il Ministero della Difesa gli tributa un encomio solenne.
Il giorno 11 novembre 1975 il 7° Reggimento Alpini viene sciolto. L’atto
finale si svolge nel cortile della Caserma Salsa in Belluno con una austera
cerimonia. La bandiera del Reggimento viene consegnata dall’ultimo Comandante
del Corpo, Col. Giuseppe Caccamo, al
C.te del btg. alp. Feltre Ten. Col. Ottino Ermanno.
Viene ricostituito il 21 agosto 1992 sulla base del Btg Feltre.
La Caserma "Zannettelli", sede del 7° si trova nel centro cittadino
di Feltre.
A seguito della soppressione della Bgt Cadore, il reggimento, di stanza a Feltre
è alle dipendenze della Brigata "Julia".
La bandiera di guerra del Reggimento è decorata di un Ordine Militare d'Italia,
5 Medaglie d'Argento e due di Bronzo al Valor Militare, una Medaglia d'oro al
Valor Civile, una d'Argento di Benemerenza ed una di Bronzo al Merito della
Croce Rossa.
Il 7° Alpini ha avuto 4.556 Caduti nelle guerre combattute, e ricompense
individuali che si concretizzano in 35 medaglie d’oro, 428 medaglie
d'argento, 719 medaglie di bronzo e numerose altre decorazioni al valore
militare. La Bandiera è fregiata di due Ordini Militari, otto medaglie
d'argento e tre medaglie di bronzo. Quindi la medaglia d'oro al valore civile
per il Vajont, nel 1963. Al 7° Alpini, come al 6° Artiglieria da Montagna,
fu conferita anche la medaglia d'oro per la validissima opera di soccorso.
Il 7° Alpini si gloria anche delle seguenti decorazioni individuali: 6 Ordini
Militari D’Italia (già Ordini Militari di Savoia); 35 Medaglie d’Oro al Valor Militare; 428
Medaglie d’Argento al Valor Militare; 719
Medaglie di Bronzo al Valor Militare.
Vogliamo
ricordare un nostro illustre ed eroico concittadino, già Presidente della
nostra Sezione dal 1931 al 1937, appartenente al 7° Reggimento Alpini btg.
“Val Cismon”, il capitano Giovanni
Piovesana, classe 1895, il quale
durante il I° conflitto mondiale meritò due medaglie d'argento al V.M. -
rispettivamente a Castelletto, l'11 luglio 1916, e a Conca Laghi (Posina) il
25 settembre 1918 - e una di bronzo nella 2a guerra mondiale sul fronte greco,
a Mali Trebescines quota 1179, il 26 gennaio 1941, dove rimase gravemente
ferito e conseguentemente morì. I suoi resti mortali giunsero a Conegliano il
18 aprile 1961.
Moltissimi
sono i figli della terra della Marca Trevigiana soprattutto di Conegliano,
Montebelluna, Treviso e della pedemontana - che hanno militato del 7°
Reggimento Alpini, ed ancor oggi, costoro sentono verso questo reggimento
grande legame, e provano un senso di grande orgoglio.
Conegliano lo ha festeggiato nel 1995 con il
conferimento della Cittadinanza Onoraria, e un Raduno Triveneto, nel ricordo
della grande festa fatta 108 anni fa dai suoi “veci” alpini.
DECORATI DI MEDAGLIA D'ORO
1- Ten. Col. BUFFA DI PERRERO Carlo
2- Col. GIOPPI Antonio
3- Cap. FERUGLIO Manlio
4- Ten. CAIMI Giuseppe
5- Cap. CORSI Guido
6- Ten. TANDURA Alessandro
7- Ten. MONTIGLIO Vittorio
8- Ten. BARBIERI Francesco
9- S.Ten. MICHELINI TOCCI Franco
10- Asp. Uff. LUNELLI Italo
11- Cap. VIOLA Ettore
12- Ten. POLLA Arduino
13- Ten. SASSO Marco
14- Ten. TOGNALI Angelo
15- S. Ten. parrilla Angelo
16- Ten. REATTO Efrem
17- S. Ten, CICIRELLO Antonio
18- Alp. SIDOLI Giuseppe
19- S. Ten. RENDINA Luigi
20- Ten. BUFFA Silvano
21- S. Ten. ZANIBON Vittorio
22- Cap. Magg. PAOLIN Emidio
23- S. Ten. COLOMBINI Pietro
24- Cap. Magg. D'INCAU Solideo
25- S. Ten. BRUSCO Bruno
26- S. Ten. CASTELLANI Bortolo
27- Cap. Magg. AMPEZZAN Angelo
28- Ten Cap. don BREVI Giovanni
29- Cap. MAGNANI Franco
30- Cap. Magg. ZILIOTTO Angelo
31- S. Ten. GAMBA Fausto
32- Cap. BERTOLOITI Luciano
33- S. Ten. GAMBA Fausto
34- Col. PSARO Rodolfo
35- Alp. TOIGO Giuseppe