La Gradinata degli Alpini
Gradinata degli Alpini


con le targhe commemorative delle Divisioni Alpine

G Inaugurazione.
Il 15 ottobre 1950, i vari animatori del puro spirito alpini: Zava, Curto, Daccò, Travaini, mons. Sartor e molti altri, di affrettarono a radunare le Penne Nere del Veneto ai piedi del Castello di Conegliano per un grande avvenimento: la cerimonia inaugurale della famosa Gradinata degli Alpini e la posa di sette targhe bronzee in onore ai soldati della montagna, opera del concittadino Renato Breda. Le sei targhe, poste tre per parte ai lati dell'imponente scalea ricordano le sei divisioni Alpine: la Taurinense, la Tridentina, la Julia, la Cuneense, la Pusteria e le Alpi Graie; una più grande posta all'ingresso sinistro della Gradinata con la nuova scritta sormontata dall'aquila, emblema del Corpo Alpino.
La realizzazione voluta, sentita e vissuta dalla Città di Conegliano - che annovera nella grande famiglia del 7° alpini gran parte dei suoi figli - con il patrocinio del Comune e della "Pro Conegliano", ma in particolare degli Alpini della nostra sezione, si concretizzò felicemente. L'iniziativa, promossa da tempo, di mutare la "vecchia salita della Peschiera" in Gradinata dedicata agli Alpini, fu validamente sostenuta da "Il Gazzettino" e illustrata dal suo giornalista Nordio.
Il lungo corteo che si portò ai piedi della "Gradinata", formato dai superdecorati, dai numerosissimi baldi Alpini, con Bandiere, Labari, Vessilli e Gagliardetti, preceduti da un plotone di Artiglieri da Montagna in armi e da uno della "Folgore" con la Fanfara Alpina, dalle molte sezioni del Veneto, per la superba e ordinata formazione, fu un vero plebiscito.
Tra i presenti la vedova Tandura sul cui petto brillavano la medaglia d'oro e le tre d'argento del Padre Santo e della Madre; il fratello della medaglia d'oro Pagliarin e la più giovane medaglia d'oro della guerra 1915-1918 Augusto Da Ros, con molti altri decorati: i generali Battisti - da poco rimpatriato dalla Russia -; Costamagna - che rappresentò anche S.E. De Castioni - comandante del V Comiliter e Norcen; il col. Marchesi ed altri.
Parlarono con schiettezza e profondo sentimento - da Alpini ad Alpini - il sindaco comm. Guido Curto (divenuto poi nostro Presidente), il generale Battisti e l'ex Cappellano Alpino mons. Francesco Sartor. 

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Sulla scalinata due antenne portabandiera.
Il 5 ottobre 1959, la Sezione, in occasione dell'inaugurazione di due grandiose portabandiere in acciaio, collocate ai piedi della storica Gradinata degli Alpini e dei relativi Vessilli - uno con i colori nazionali e l'altro con i colori della Città di Conegliano - e delle scritte poste sul basamento suggerite dal cappellano sezionale mons. Francesco Sartor - organizzò un gradita festa scarpona. Si scrisse di cinquemila "Fiamme Verdi" venute da ogni parte delle Tre Venezie e perfino dalla lontana Valle di Susa e dalla zona di Como.
Ospiti d'onore le medaglie d'oro gen. Reginato, col. Magnani, mar.magg. Ziliotto. Presente il consigliere nazionale avv. Gasparotto, Mons. Sartor, arciprete del Duomo, celebrò sulla gradinata il rito religioso.
In serata giunse graditissimo un augusto messaggio del Sommo Pontefice: "Ad Alpini costì convenuti per assistere sacro rito per anime loro commilitoni scomparsi Sua Santità auspicando fraterno incontro rinsaldi in essi sentimenti di scambievole cristiano amore invia largamente confortatrice et propiziatrice implorata apostolica benedizione. Cardinale Tardini".