GRUPPO SOLIGHETTO


Agosto 2017

Sempre Nikolajewka a Solighetto

La commemorazione voluta dal reduce di Russia Giovanni Pansolin rappresenta la storia e la memoria degli alpini.
Quest’anno a Solighetto anche il presidente nazionale dell’ANA Sebastiano Favero

Come ogni anno il Gruppo Alpini di Solighetto domenica 22 gennaio 2017 ha organizzato la commemorazione della battaglia di Nikolajewka. La cerimonia è iniziata alle 9.00 con l'alzabandiera.

Gli Alpini e i numerosi partecipanti si sono recati poi nella Chiesa parrocchiale di Solighetto e, portando con orgoglio i propri gagliardetti e gonfaloni, hanno trasmesso a tutti i fedeli presenti una forte emozione al loro ingresso alquanto suggestivo.
Il cappellano militare Gen. Mons. Agostino Balliana iniziato l’omelia e che riassume appieno tutto il significato di questo avvenimento. Mons. Agostino ha spiegato infatti che la commemorazione non deve essere dimenticata e in proposito ha dato un punto di merito alle maestre della scuola materna ed elementare che hanno trasmesso ai loro scolari la conoscenza dei tristi e struggenti avvenimenti di quella battaglia.
Secondo il parroco i bambini hanno infatti il diritto di conoscere la propria storia, comprendere l’orrore della guerra e come viveva la gente sommersa dalle atrocità, devono sapere che un’enorme quantità di persone sono morte per la propria Patria; ma anche di capire per stimare e prendere esempio di come la popolazione aiutava il vicino, cioè con vera amicizia e invidiabile fraternità! Terminata la S. Messa, la commemorazione è proseguita davanti al Monumento dei Caduti di Solighetto con la deposizione di una corona di alloro,la suonata della Fanfara alpina di Conegliano e con delle cante degli alunni della scuola primaria di Solighetto.
A fare gli onori di casa è stato il capogruppo Aldo Pradella che ha ringraziato tutti i presenti. Grande soddisfazione tra gli Alpini è stata la presenza del Presidente Nazionale Ana Sebastiano Favero che ha ricordato i valori Alpini di ieri e di oggi, ricordando anche la folta presenza del corpo degli Alpini in questi giorni nelle zone del centro Italia martoriata dal terremoto e dalla folta nevicata. Presenti anche il Presidente Sezionale Giuseppe Benedetti, Nino Geronazzo, il consigliere nazionale Renato Genovese e le associazione d'arma locali, autorità civili e militari locali.

Nell'anno dedicato dagli alpini trevigiani alla Grande Guerra per celebrare il centenario della prima battaglia sul Piave (novembre 1917), le penne nere di Solighetto continuano a rinnovare la memoria di una storica battaglia della seconda guerra mondiale, quella combattuta a Nikolajewka (Nikolaevka in russo) nel gennaio 1943, durante la ritirata dell'esercito italiano dal fiume Don. E' bene ricordare che quello di Solighetto, grazie all'impegno del reduce di Russia cavalier Giovanni Pansolin (spentosi qualche anno fa), fu praticamente il primo omaggio in Italia ai Caduti sul fronte russo: gli alpini di Solighetto, infatti, cominciarono a ricordare la battaglia di Nikolajewka già nel 1946, pochi mesi dopo la conclusione del secondo conflitto bellico.

E per capire quanto accaduto in Russia abbia segnato un'intera generazione basta rileggere le pagine di Giulio Bedeschi ("Centomila gavette di ghiaccio") o Mario Rigoni Stern ("Il sergente nella neve") o ripercorrere la vita di don Carlo Gnocchi, solo alcuni degli alpini più famosi che presero parte alla battaglia di Nikolajewka. Curiosamente, purtroppo, neve e ghiaccio, sofferenza e morte, sono binomi che continuano a rimbalzare anche in questi giorni nelle nostre case dai paesi del Centro Italia colpiti dal terremoto. Ma non è un caso che, pure in questa drammatica "guerra" contro la natura, le penne nere siano ancora in prima linea, pronte a testimoniare in prima persona lo "spirito alpino".