GRUPPO SOLIGHETTO


Dicembre 2004


Giovanni Pansolin.

NIKOLAJEWKA: IL PRIMATO DI SOLIGHETTO

Nella frazione di Pieve da quasi sessant’anni si ricorda il sacrificio dei soldati italiani che hanno combattuto sul Don. E’ diventato un appuntamento per tutta la Sezione Ana di Conegliano.

Domenica 23 gennaio 2005 a Solighetto di Pieve di Soligo, sezione di Conegliano, il locale Gruppo Alpini organizza la 59ª Commemorazione solenne, decana d’Italia, della Battaglia di Nikolajevka. Solighetto è una ridente borgata che s’adagia quieta sulle dolci colline terrazzate che degradano verso l’ampia plaga ghiaiosa del Piave e l’inconfondibile gibbosità del Montello.
Luoghi della Grande Guerra assurti, nella storiografia nazionale, a sacri simboli della raggiunta Unità d’Italia. Questo è il Quartier del Piave, cuore della Marca Trevigiana, zona di vini generosi, terra di gente forte e laboriosa, da sempre culla di Penne Nere.

E proprio qui a Solighetto, nell’atto di fondare il Gruppo Alpini, Giovanni Pansolin, uno dei pochi a rientrare dalla Russia, ebbe la grande intuizione di onorare degnamente tutte le Penne Mozze di quella drammatica epopea con una specifica cerimonia nell’anniversario della fatidica battaglia di Nikolajevka alla quale egli stesso prese parte.


La Fanfara della Julia a Solighetto nel 1950


Sfilano gli Alpini per ricordare Nikolajevka.

Da quel lontano gennaio del 1946, quindi, per la prima volta in assoluto in Italia, si cominciò a perpetuare, a cementare nei cuori e nelle memorie quell’evento bellico divenuto nella simbologia alpina (coltivata da grandi scrittori come Bedeschi, Rigoni Stern, Revelli... e ultimamente da Caprioli) l’apice dell’eroismo e del sacrificio assoluti.
Un’azione, tanto disperata quanto straordinaria, che permise ai superstiti di rompere l’accerchiamento dell’Armata Rossa e di aprirsi la porta verso la salvezza e di tornare a “baita”.

Figura emblematica di grande alpino quella del cav. Giovanni Pansolin (1921-.92). Originario del luogo, arruolato nel Btg “Tolmezzo” dell’8° della Julia, partecipò dapprima alla Campagna di Grecia e quindi inviato sul fronte russo con il grado di Caporal Maggiore. Nel momento cruciale dell’offensiva nemica sul Don e della conseguente ritirata delle nostre truppe alpine, si distinse per atti di abnegazione verso i commilitoni in difficoltà e azioni di valore contro le preponderanti forze sovietiche tanto da guadagnarsi sul campo la Medaglia di Bronzo (D.M. 29.05.1954) con la seguente motivazione:

“Nel corso di una violenta azione intesa ad infrangere l’accerchiamento nemico, con slancio ed ardire guidava ripetutamente i propri uomini all’assalto.
Avuta quasi distrutta la sua squadra, non desisteva dalla lotta, ma, riuniti un gruppo di superstiti, conscio della gravità del momento, si lanciava ancora all’assalto delle soverchianti forze avversarie. Postojalowka-Don, 20 gennaio 1943”.

La commemorazione, permeata da forti sentimenti di commozione, vide fin da subito una grande partecipazione popolare tanto da divenire in breve la Cerimonia ufficiale della Sezione di Conegliano. Dopo Pansolin, che ricoprì la carica di capogruppo per lungo tempo, l’onere organizzativo spettò al successore cav. Antonio Possamai, da poco scomparso, e dal 1996 a Giovanni Mazzero.

Giorgio Visentin