GRUPPO SERNAGLIA


Ottobre 2006

Sernaglia in festa per la Casa Alpina e per la fedeltà di Sebastiano


Presenti i Vessilli delle Sezioni di Conegliano, Vittorio Veneto,
Valdobbiadene, Treviso, Alto Adige, Cadore, Belluno
























Cerimonia di consegna del premio speciale conferito dal Consiglio Nazionale A.N.A. al socio Sebastiano Parussolo e inaugurazione della nuova Sede del Gruppo Alpini di Sernaglia della Battaglia.

SABATO 18 MARZO: MIANE
Concerto CORO MONTE CIMON  e CORALE DI SERNAGLIA.
Proiezione di un breve filmato riguardante Malga Mont, gestita dal socio Sebastiano Parussolo.

DOMENICA 19 MARZO: SERNAGLIA D.B
Alzabandiera, e deposizione corona al Monumento ai Caduti; S. Messa; Sfilata fino alla sede nel Viale Divisione Julia, consegna del premio speciale al socio Sebastiano Parussolo e inaugurazione della sede del Gruppo


 

Domenica 19 Marzo 2006 hanno suonato a distesa le campane di Sernaglia amplificate dall’aria di primavera, frizzante e tersa, che vibrava al propagarsi delle note festive.
Hanno annunciato, come meglio non si poteva, la giornata memorabile di inaugurazione della Casa degli Alpini e di consegna del premio speciale “Fedeltà alla Montagna” a Sebastiano Parussolo, Alpino del Gruppo e malgaro di “Mont”.
Manca un anno al 45° anniversario di costituzione del Gruppo, ne è passata dunque di acqua sotto i ponti, le generazioni si sono avvicendate eppure la sensazione è stata che ci fossero tutti, veci e bocia, accomunati dalla palpabile gioia per l’evento del giorno che ha riassunto la vita, la storia e le aspirazioni di tanti capifamiglia.
Una festa coi fiocchi condivisa con le delegazioni di Valdobbiadene, Treviso, Belluno, Vittorio Veneto, Bolzano, presenti con i loro vessilli, partecipata da tutti i 30 Gruppi della nostra Sezione ed almeno altrettante delegazioni dai Gruppi che hanno stretto rapporti di fraternità alpina coi nostri; tra le autorità hanno brillato il Consigliere Nazionale con funzioni di Presidente Naz. Vicario Giorgio Sonzogni, i membri della Commissione Premio Fedeltà alla Montagna Cadore, Valditara, Capannolo, Martini, il Direttore del giornale “L’Alpino” Cesare Didato, il Consigliere Nazionale di riferimento Ivano Gentili, il Sindaco di Sernaglia unitamente a molti altri rappresentanti locali e tante Autorità Amministrative del Comprensorio.
Raccontandola dal vivo debbo dire che, quando lo scampanio non dava segni di affievolimento e tutti erano pronti a partire secondo l’impeccabile ordine di sfilamento l’impazienza aveva preso il sopravvento,orario e programma vanno rispettati eppure ripensandoci adesso quei sette minuti di concerto resteranno a lungo nel cuore di molti. E’ stata un occasione unica per incrociare lo sguardo dei nostri, fieri nelle loro camice d’ordinanza ed orgogliosi di aver realizzato il sogno coltivato per tanti anni in interminabili discussioni tra i membri del Consiglio di Gruppo.
Impossibile non emozionarsi davanti al viso scavato dei “Veci”: coscritti prima, poi richiamati e loro malgrado combattenti. Olivo, Bortol, Agostin, nelle loro mani di rughe e di calli una vita di lavoro, nei loro occhi la serenità di chi non ha le inquietudini del nostro tempo.
La “Baita” per loro è un mito, per noi diventa la bandiera dell’orgoglio alpino, assomiglia ad un caposaldo dove resistere ad oltranza in difesa di quel mondo rurale, civile, solidale che riteniamo sia sempre attuale e maestro di vita.
Sentimenti, credenze, modi di essere e di fare che hanno prodotto uomini veri come Sebastiano Parussolo capace di riunire la famiglia con l’amore ed il lavoro utilizzando un modello di vita e di economia agreste di grande importanza ambientale e sociale.
La cronaca apparsa sull’”L’Alpino”, seppure con qualche imprecisione di troppo, ha dato il giusto resoconto della giornata riportandone, con grande risalto, i momenti ufficiali, noi di “Fiamme Verdi” aggiungiamo l’invito a prendervi tempo, quello necessario per esempio per ammirare gli steli d’erba dei prativi di Malga Mont mentre si increspano e ondeggiano come un mare verde accarezzato dal vento, o la nebbia che avvolge le creste e seguendo le correnti scende lungo crinali e i canaloni rapendoti lo sguardo, oppure la sera quando la luce lascia il passo e le nostre Prealpi si appiattiscono diventando un tutt’uno con le colline; un'unica lunga affilata cresta nera che si staglia nel cobalto del cielo, mentre le rare luci sembrano gli occhi di un gatto acquattato nell’erba di casa, pronto all’agguato.
Un invito che prende forza dopo aver ammirato i tanti particolari che impreziosiscono la neonata sede del Gruppo e che esprimono la sensibilità, gli ideali e la dedizione degli alpini che vi hanno lavorato.
Anche noi ci uniamo a Livio, emerito Capogruppo, nel ringraziare la gente della Sernaglia, sensibile e generosa ritrovatasi in questa occasione Comunità e non semplicemente paese.
Evviva … la Famiglia Alpina di Sernaglia ha messo sui bottega .. de tutto la vendeva fora che .. baccalà.

ns.s.