GRUPPO SERNAGLIA


Dicembre 1996

INTENSA, PROFICUA ATTIVITA'

La festa di dicembre che riunisce, per lo scambio degli auguri Gruppo Alpini e Scuola Materna, associazioni che molto collaborano in una gara di simpatia reciproca e di realizzazioni concrete, chiude l'attività di ogni anno.
Segue una brevissima pausa; poi, attraverso il lavoro silenzioso, ma assiduo ed intenso, del consiglio direttivo, il gruppo si proietta verso il nuovo: c'è un calendario da stilare, ci sono appuntamenti ai quali ormai gli Alpini sono tenuti a motivo di una lunghissima tradizione, ci sono iniziative da inventare.
Dall'inverno si esce con le idee ben chiare e il primo impegno da onorare è la partecipazione all'adunata nazionale; più che di un impegno, si tratta di una festa da vivere, con orgoglio, insieme alle penne nere in arrivo da tutt'Italia ed anche da luoghi assai remoti del mondo.
Eravamo in molti ad Udine, il 19 maggio, acquartierati fin dalle prime ore del sabato presso l'agriturismo "Laghetto al sole" di Mario Rigo, la cui ospitalità sarà impossibile scordare, ospitalità tipicamente friulana, tanto essenziale quanto calda e sincera. Gli alpini sernagliesi non possono sottacere un motivo di compiacimento: giungendo con la sfilata in Piazza I' Maggio, con davanti agli occhi le pendici della collina del Castello invase da una grande folla multicolore ed entusiasta, siamo stati accolti dalla voce di Nicola Stefani, speaker ufficiale, matricola accanto ad altre voci celeberrime ed ormai consacrate dal commento prestato ad una lunga sequela di sfilate delle penne nere in ogni parte d'Italia.
All'adunata nazionale vanno solo gli alpini, ma i bimbi della Scuola Materna esigono la loro piccola adunata; e allora, il primo sabato di giugno, tutti al Bosco delle Penne Mozze: Messa al campo celebrata da don Giacinto, partecipazione del Coro, saluto delle autorità (è avvenuto il primo incontro ufficiale del Gruppo con il nuovo presidente sezionale comm. Paolo Gai), omaggio dei bambini ai Caduti e ai presenti, convivialità festosa fino al tramonto del sole.
L'indomani, prima domenica di giugno, in occasione della giornata della protezione civile, gli alpini si son ritrovati per mettere a dimora alcune piante nell'area adiacente il cimitero e gli impianti sportivi; ormai è conosciuta come l'area degli Alpini e i loro alberi ben si accostano a quelli che, ad ogni nuova nascita, abbelliscono di verde il paese e contribuiscono a proteggere l'ambiente.
Il calendario, nei mesi estivi, prevede la gita del Gruppo; le immancabili tre autocorriere, con al seguito non poche autovetture, quest'anno si sono dirette a Bolzano, dove gli alpini di Sernaglia contano amici numerosi emigrati lassù, per procedere, poi, verso la Val Renon; era il 15 luglio e la giornata di sole splendente ha reso ancor più incredibile, per coloro che non se lo aspettavano, lo spettacolo delle piramidi: coni modellati dal vento, sentinelle vigili in uno scenario fra i più belli delle Dolomiti altoatesine.
Sul versante culturale, il Gruppo unisce le sue forze a quelle delle altre associazioni; collabora, pertanto, con l'AVIS-AIDO, il Coro, il gruppo teatrale "La Contrada", il Centro diurno per anziani.
Notevole quest'anno, per qualità e concorso di pubblico, è stato il concerto corale e strumentale di fine Quaresima: alle tastiere dei 2 organi della Chiesa arcipretale si è esibito il m° Donato Cuzzato, organista di fama internazionale, mentre le “schola cantorum” riunite di Barbisano, Falzè di Piave, Pieve di Soligo e Sernaglia hanno offerto una memorabile esecuzione del “Credo” dalla Messa in onore di Santa Cecilia di Gounod.
Ha allietato, poi, l'ultimo sabato di ottobre una serata di folclore locale con la partecipazione del Gruppo folcloristico e della Corale di Sernaglia.
Non sfuggono agli alpini le esigenze di intervento manutentivo su edifici, monumenti o angoli caratteristici del paese; dopo il robusto lavoro dell'anno passato sul portale d'ingresso e sull'oratorio del cimitero, quest'anno, sempre d'intesa e in collaborazione con l'amministrazione Comunale, essi sono tornati alla "fontanella" che loro appartiene, perché da essi restaurata in occasione delle celebrazioni per il venticinquesimo di fondazione del gruppo, nel giugno 1982. La storica fonte e I' "habitat" che la accoglie, presso il ponte che si affaccia sul torrente Patean. hanno ora aggiunto bellezza e decoro.
La "Lucciolata" in favore della "Via di Natale" (19 ottobre), la castagnata di novembre, pure condivisa con le associazioni del paese, e, a dicembre la festa del gruppo hanno concluso l'annata '96. lunga, intensa e proficua.
E' molto quello che è stato fatto e che per sua appariscenza, balza agli occhi e rimane nella memoria; ancor di più, però, è quello che sfugge alle note del cronista: esso è allo stesso modo prezioso perché. concretizzandosi in una miriade di piccole azioni, scaturisce da generosa disponibilità e vigilanza quotidiana.

L.P.