GRUPPO SERNAGLIA


1985-1995

& 70° - Vita Alpina Decennio 85-95

Il gruppo fu costituito nel 1962 come "Gruppo Alpini di Sernaglia e Fontigo; contava al suo primo anno n. 131 iscritti.
Primo capogruppo fu Lino Teofilo Gobbato. Nel 1972 gli successe Antonio Trinca. Dal Settembre del 1979 ad oggi l'incarico è ricoperto da Livio Bortot.
Il 2 marzo 1969 gli iscritti della frazione di Soligo decisero di staccarsi aderendo tutti al loro nuovo gruppo.

Il gruppo ha avuto, in questi ultimi 10 anni, una notevole dinamicità, grazie soprattutto allo spirito di iniziativa e capacità di coinvolgimento ed aggregazione del suo capogruppo Livio Bortot.
Le cariche in seno al gruppo in tutti questi anni non hanno subito grandi stravolgimenti, dato però l'espandersi del numero degli iscritti, si è cercato di aumentare il numero dei consiglieri portandolo a 25. Diversi giovani sono così entrati a far parte del Consiglio Direttivo. Questo è un fatto estremamente positivo perché, oltre a portare nuove idee, garantisce in prospettiva anche una continuità all'associazione stessa.

Numerose sono le iniziative che hanno carattere ricorrente e che puntualmente ogni anno vengono portate a termine dal Gruppo.
Tra queste brevemente ricordiamo:
- a gennaio: "pinza" a tutti gli intervenuti quando "se brusa la vecia", la sera precedente la giornata dell'Epifania:
- a febbraio: piccolo aiuto (per quel che riguarda il chiosco) al GSA che in Sernaglia organizza la gara di orientamento;
- a maggio: partecipazione con almeno una corriera all'Adunata Nazionale, ovunque essa venga fatta;
- a giugno: Festa al Bosco delle Penne Mozze di Cison di Valmarino con S.Messa e immancabile abbondante rinfresco finale. E' l'appuntamento di fine anno scolastico con i bambini della Scuola Materna di Sernaglia e i loro familiari. Trattasi di una festa molto semplice e genuina e forse è proprio per questo motivo che ogni anno incontra il consenso di un sempre maggior numero di persone. Viene gestito in collaborazione con il Gruppo di Cison del compianto Marino Dal Moro, al quale ci legava un profondo legame di amicizia.
- a luglio: gita di gruppo di tre corriere in località di montagna. Negli ultimi anni viene abbinata una visita ad una caserma degli alpini . L'ultima alla quale abbiamo avuto libero accesso in ordine di tempo è stata la Caserma Salsa di Belluno. Notevolmente positiva è stata l'impressione riportata dalla totalità degli intervenuti, sia per quel che riguarda lo stato dei locali sia per l'ospitalità ricevuta. E' stato importante anche il fatto di poter toccare con mano come vivono i giovani all'interno della caserma (sala ricreazione, bar, sala televisione, telefoni, cinema, campi da tennis, mensa super-attrezzata, piatti di ceramica che hanno preso il posto degli unti vassoi di alluminio, dei muli neanche l'ombra).
Proprio come una volta... !
- a ottobre: contributo, tramite vendita biglietti della lucciolata, al Centro Oncologico di Aviano per la costruzione della Casa Via di Natale 2;
- a novembre: in collaborazione con l'AVIS/AIDO e la Corale di Sernaglia viene organizzata una "CASTAGNATA" aperta a tutti i soci delle associazioni. E' una serata che si svolge all'insegna dell'amicizia e dell'allegria, oltre che di vino e castagne in abbondanza. In questo mese ha luogo anche l'organizzazione di una serata di cori alpini a scopo benefico, solitamente con la partecipazione di un coro militare. Si avvicendano con regolarità ormai da diversi anni i gruppi vocali della Brigata Julia, Cadore e Tridentina, ogni volta destando nel pubblico sorpresa ed entusiasmo e negli addetti ai lavori, incredulità prima e compiacimento poi, di fronte ad esibizioni di così alto valore tecnico pur nella precarietà del ricambio continuo delle voci.
- a dicembre: alla vigilia di Natale consegna di un omaggio (che alla fine è sempre una buona bottiglia di grappa) ai "veci" del Gruppo;
- e per ultimo, a conclusione dell'anno, la tradizionale cena sociale.

Vi sono poi iniziative che sono durate per diversi anni, ma che poi in seguito a varie cause contingenti sono state abbandonate.
E' questo il caso del carro allegorico che fino al 1992 veniva allestito in occasione della più che quarantennale sfilata, momento "clou" dei festeggiamenti in onore del patrono S.Valentino. Gli alpini raccoglievano i suggerimenti della locale Scuola Materna e su questo impegnavano la loro abilità tecnico-creativa, cercando il più possibile di avvicinarsi a quello che era il programma dei bambini in modo da ottenere una piena fusione di gioco e apprendimento. E i risultati non sono di certo mancati: dopo diversi piazzamenti e un primo posto ex-aequo, nel 1991 è giunta una vittoria piena e indiscussa, avvalorata dal consenso delle 2 giurie, con il carro "I bambini incontrano l'Europa" che ha avvinto la piazza per l'indovinata ideazione, i colori efficacissimi e l'animazione con scenette appropriate, tanto divertenti quanto inattese.Altre iniziative hanno, infine, avuto carattere straordinario, nel senso che erano legate alla realizzazione di alcune opere o a momenti unici nella vita dell'associazione.

1987 - Inaugurazione sede
Nel 1987 il Gruppo poté finalmente avere una sede tutta sua, grazie alla generosità del socio Giovanni D'Agostin, che offerse in uso gratuito dei locali. Si trattava di un piccolo fabbricato, situato nel centro del paese, che necessitava di un intervento atto a renderlo idoneo allo scopo. Dopo parecchi sabato e domeniche di duro lavoro, nel mese di giugno l'opera venne portata a termine. Tutti i lavori di modifica strutturale, sistemazione e rifinitura furono realizzati da un gruppo di instancabili alpini, i quali prestarono la loro opera gratuitamente e volontariamente. L'inaugurazione ebbe luogo con la festa organizzata nello stesso anno in occasione del 25°. di fondazione.

1992- 30° di fondazione
L'impegno programmatico ed organizzativo del Gruppo di Sernaglia per il 1992 ha avuto fin dall'inizio come meta la celebrazione del 30° di fondazione.

Fissata per il 14 giugno 1992, la manifestazione ha avuto un carattere tutt'altro che ripetitivo: il paese pavesato a festa come non mai e l'arrivo della prestigiosa "Fanfara della Brigata Julia" ne hanno rese evidente il tono di solennità. L'intensità delle grandi occasioni ha contraddistinto l'alzabandiera, la sfilata per la deposizione di una corona d'alloro al monumento ai caduti in piazza S. Rocco, la Messa in memoria di chi "è andato avanti". Non poteva mancare il segno con cui marcare la celebrazione ed affidarne il ricordo agli anni futuri; un'istanza del Gruppo rivolta all'Amministrazione Comunale e da questa raccolta ha consentito di inaugurare in quel giorno una nuova via intitolata alla "Divisione Julia"; questa porta dal centro di Sernaglia agli impianti sportivi ed ora anche ad un parco verde attrezzato che, oltre ad ospitare il padiglione della Pro Loco, accoglie la nuova sede delle associazioni. Attraversato dal torrente Gavada, il parco necessitava di una passerella che ne congiungesse le sponde; gli Alpini, il cui occhio è attento, hanno colto immediatamente l'esigenza e, d'intesa con l'Amministrazione Comunale che si è assunta l'onere finanziario, hanno realizzato un ponte, di pregevole fattura, sopperendo in tal modo ad una necessità materiale ed impreziosendo l'area di un bel manufatto, ma soprattutto lanciando con realismo ed efficacia uno dei messaggi che essi sanno far giungere, un messaggio di unità e di collaborazione che la loro opera esprime bene e che le associazioni sernagliesi hanno prontamente accolto.

L'onore di tagliare il nastro inaugurale e di attraversare per prima il ponte è stato riservato alla madrina del Gruppo, signora Mansueta Nardi ved. Zambon, accompagnata dal sindaco Lamberto Pillonetto e dal capogruppo Livio Bortot.
Doveva essere quella l'ultima giornata della madrina in mezzo agli alpini: ha atteso che si compissero i 30 anni del Gruppo e poi, il giorno 1 settembre "è andata avanti" pure lei; gli alpini di Sernaglia la ricordano commossi e la ringraziano.
Sono seguiti i saluti ufficiali ed i discorsi commemorativi del capogruppo Livio Bortot, del sindaco Lamberto Pillonetto, del vicepresidente della sezione di Conegliano G. Battista Bozzoli e, da ultimo, quello appassionato del presidente onorario della sezione Vallomy prof. Giacomo.

Davanti ad un pubblico entusiasta ed attento, nella cornice folta dei gagliardetti dei gruppi sezionali, degli amici della sezione di Valdobbiadene, delle associazioni comunali, ciascuno degli oratori ha interpretato un aspetto della festa e dei segni celebrativi, nella memoria del passato e nella speranza per il futuro. Preceduta il giorno innanzi dall'inaugurazione di una interessante mostra di disegni ispirati agli alpini, realizzati con fantasia vivace e tecnica fine dagli alunni delle Scuole Materna, Elementare e Media, nonché da un concerto, nel corso del quale si sono esibiti la "Filarmonica di Conegliano" e la "Corale di Sernaglia", la festa si è conclusa con lo svolgimento delle fasi finali di una gara sezionale di bocce: elevata la qualità tecnica dei concorrenti e di risalto il momento della premiazione, presente Luigi Basso, presidente della sezione di Conegliano, le cui parole di incitamento, rivolte a tutti gli alpini presenti ancora in forte numero, hanno concluso l'intera festa ed aperto il nuovo tratto di cammino che gli alpini di Sernaglia si accingono a percorrere con la grinta e la convinzione che hanno caratterizzato i primi 30 anni.

1993 - Festa della Fameja Alpina
Nel 1993 spetta al Gruppo Alpini di Sernaglia organizzare la 4a Festa della Fameja Alpina, manifestazione che coinvolge tutti i gruppi alpini del Quartier del Piave appartenenti alla nostra Sezione. Scopo principale è quello di sviluppare il legame di amicizia e collaborazione tra le famiglie dei vari gruppi, ingredienti essenziali dello "spirito alpino".
Dopo la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti, la S.Messa, la sfilata per Viale Divisione Julia e i discorsi di rito, si conclude con il pranzo, preparato nel padiglione della Pro-Loco, al quale partecipano ben oltre 400 persone.
In questo stesso anno, dopo una breve malattia, è venuto improvvisamente a mancare il maestro Gobbato Lino Teofilo, socio fondatore e nostro primo capogruppo che, per tanti anni, è stato un punto di riferimento importante all'interno dell'Associazione.

1994 - Restauro Chiesetta
Nel mese di Luglio 1994, il nostro Gruppo Alpini, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale (che ha provveduto a fornire i materiali e l'attrezzatura), ha iniziato il restauro della vecchia "Chiesetta in Cimitero" che, a causa delle periodiche infiltrazioni d'acqua, aveva ormai da tempo manifestato evidenti segni di deterioramento.
Ancora una volta trascinati dal capogruppo, volonterosi alpini e alcuni soci del Centro Anziani, provvedono alla stuccatura e tinteggiatura della piccola Chiesetta, nonché alla sistemazione della copertura. Dopo diversi sabato di lavoro, l'opera viene portata a compimento.
Bisogna riconoscere che ora ha assunto un tutt'altro aspetto: così bianca, ben curata e armoniosa nella sua pur piccola struttura, sembra volerci trasmettere la serenità propria di un mondo che va oltre quello in cui noi oggi viviamo.