GRUPPO SAN VENDEMIANO


Dicembre 2005

ALPINI E ANFFAS, un abbraccio lungo 14 anni


La cerimonia religiosa


Nel Bosco delle Fratte


Mons. Andrich


Foto di gruppo

Ininterrottamente da 14 anni ogni prima domenica di luglio si svolge a Borsoi d’Alpago l’incontro tra gruppo Alpini di Borsoi d’Alpago e gruppo Alpini e ANFFAS di San Vendemiano.
La bella iniziativa nata tra i gruppi ANA e ANFFAS quando alla guida dell’ ANA di Borsoi c’era ancora l’innarrestabile capogruppo Rolando Lavina e tra gli Alpini di San Vendemiano c’erano ancora gli indimenticabili Gino Citron e Bepi Cadorin che con i rispettivi Alpini e la totale adesione dell’ANFFAS hanno reso possibile che quella domenica di ogni anno fosse dedicata ai ragazzi meno fortunati del CEOD Don Gnocchi sanvendemianese.
Domenica 3 luglio come da programma tutto e’ pronto, alle nove in punto si parte, destinazione appunto, Borsoi d’Alpago.
Con l’emozione e l’allegria che ogni anno ci accompagna arriviamo accolti dai meravigliosi Alpini di Borsoi che stanno concludendo gli ultimi preparativi per la Santa Messa che riserverà una importante sorpresa, nel frattempo tutti prendono posto, saluti e pacche sulle spalle si ripetono in ogni angolo della sede, il piazzale antistante si arricchisce di Sanvendemianesi, della popolazione dell’Alpago e di numerose autorità.
Sono presenti infatti il presidente della comunità montana Sandro Bortoluzzi, il sindaco di Tambre Claudio Azzalini, il presidente della sezione ANA di Belluno Arrigo Cadore, l’assessore al sociale di San Vendemiano Gianfranco Papa. Per le autorità religiose invece il Parroco di Borsoi Don Luigi Calvi e, una sorpresa annunciata dagli amici di Borsoi il Vescovo di Belluno e Feltre Sua Eccellenza Monsignor Giuseppe Andrich che celebrerà la Santa Messa .Nei Suoi interventi durante la messa non manca di sottolineare come questa giornata sia da elogiare e ne commemora i promotori ricordandoli nella Santa Messa.
Poi, come di consueto si svolge la processione per le vie di Borsoi, bambini e ragazzi del CEOD cospargono la strada di petali di fiori accompagnando la Madonna , portata a spalla dai giovani del paese.
A Messa terminata nessuno rinuncia ad un buon bicchiere di vino in sede ed un’imperdibile foto di gruppo con il Vescovo.
Si sale quindi al “bosco delle fratte” dove, sotto uno splendido regalo della natura i nostri amici hanno preparato il pranzo.
Sempre i momenti conviviali sono contraddistinti da gioia ed allegria questo momento ancor di più poiché Monsignor Vescovo ha deciso di proseguire la giornata con noi.
Ci raggiungono nel frattempo il Sindaco di San Vendemiano Sonia Brescacin accompagnata dall’assessore Renzo Zanchetta, un saluto ai convenuti ed è già ora degli interventi.
Nell’ordine: il capogruppo degli alpini di Borsoi Franco De March ringrazia di cuore Monsignor Andrich per la sua presenza, si dice entusiasta della giornata poiché anche quest’anno sono riusciti a far divertire e ballare i ragazzi del Don Gnocchi al ritmo della loro fanfara: "per noi è la maggior soddisfazione". La presidente dell’ANFFAS San vendemianese Maria Antonietta Grando dopo aver salutato e ringraziato Monsignor Vescovo si dice soddisfatta per la buona riuscita della giornata e lancia un monito perché sia costante l’impegno affinché questo evento duri a lungo. Il capogruppo degli alpini di San Vendemiano Manuele Cadorin si allaccia alla presidente dell’ANFFAS nell’appello all’impegno affinché questa iniziativa duri a lungo anche nel ricordo di chi l’ha promossa e che oggi non è più con noi, sottolinea inoltre il fatto che la presenza di Monsignor Vescovo è una spinta a perseguire questa strada . Il sindaco di San Vendemiano Sonia Brescacin elogia tutti per il loro impegno e con lei si unisce anche l’assessore al sociale del comune di Tambre Delia Locatelli.
Il vice presidente Angelo Dal Borgo porta il saluto della sezione ANA di Belluno lasciando la parola successivamente a Monsignor Andrich .
Catturando subito l’attenzione di tutti esordisce facendo fare qualche attimo di silenzio , dopodichè, trovandosi in mezzo ad un bosco sottolinea come faccia più rumore un albero che cade che una foresta che cresce e usa questa metafora per spiegare il significato , l’importanza e la dedizione che stanno dietro a questa giornata, ringrazia dell’invito rivoltogli e ricorda di averlo accettato con entusiasmo e invita tutti ad essere sempre partecipi affinché il significato di questi momenti vissuti insieme a chi è meno fortunato non abbia mai a venir meno.
Nel pomeriggio inoltrato, ai saluti seguono le prime partenze e alle prime ne seguono altre ancora fino a quando rimangono solo gli irriducibili a congratularsi per la buona riuscita e a promettersi che la prima Domenica di Luglio 2006 sarà trascorsa come oramai da 14 anni a Borsoi d’Alpago.

Christian Boscaratto