GRUPPO SAN VENDEMIANO


Novembre 2005

GARA MILITARE INTERNAZIONALE “Prealpi 2005”

Un esempio di collaborazione fra Associazioni d’Arma, militari e Amministrazioni locali


Foto di gruppo per i Campioni di “Prealpi 2005”


In assetto di guerra


Pietro Cisotto premia i militari

Alle ore 12 in punto di sabato 1 ottobre, di fronte alla nostra sede, si è svolta la cerimonia di premiazione della “Gara militare internazionale Prealpi 2005”, giunta questo anno alla terza edizione.
La cerimonia è stata l'atto ufficiale di chiusura di una manifestazione piuttosto complessa organizzata dalla Sezione di Vittorio Veneto della Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia (A.N.P.d'I.) il cui Segretario ci ha prospettato la possibilità di contribuire con assistenza logistica lo scorso mese di settembre.
Dobbiamo confessare di avere inizialmente visto la cosa non con diffidenza, ma con una certa perplessità, sensazione presto dissipata nel riscontrare di avere di fronte persone determinate e consapevoli di ciò che stavano facendo.
Ci è stato chiesto di organizzare il pranzo per un certo numero di concorrenti, per il personale della organizzazione e per le Autorità eventualmente trattenutesi e di mettere a disposizione il piazzale di fronte la sede e, eventualmente avesse piovuto, la sede stessa per la premiazione.
In merito a questi compiti abbiamo avuto carta bianca e non ci sono stati problemi di sorta con i paracadutisti nel definire i pochi dettagli di rito.
Già alle ore 8 e mezza del sabato, alcune persone in uniforme militare, che abbiamo scoperto essere parte dell'organizzazione, hanno issato con una semplice cerimonia la Bandiera Nazionale al pennone di fronte alla sede, incontrando in seguito alcuni di noi che erano attivi a quell'ora per qualche pulizia alla sede.
Così è avvenuto un primo scambio di convenevoli e di notizie relativamente alla gara che si era conclusa da un paio d'ore (la gara era iniziata la sera del venerdì precedente ed era durata tutta la notte).
Assieme all'avvicinarsi dell'ora concordata cresceva la nostra curiosità, colmata poco prima delle 12 dall'ingresso nel nostro parcheggio di alcuni mezzi militari italiani e stranieri e dall'arrivo della Signora Sindaco, del personale dell’organizzazione e dei dirigenti della Associazione Paracadutisti.
Dopo brevi disposizioni del Direttore di Gara si è formato lo schieramento dei concorrenti, divisi per squadra, di fronte al banco ove i premi facevano bella mostra di sé, a fianco dello schieramento stava il personale della organizzazione e nei pressi del tavolo con i premi la Signora Sindaco, i dirigenti della Associazione Paracadutisti, alcuni dei nostri alpini e qualche ospite.
La gara era patrocinata dal 1° Comando delle Forze di Difesa di Vittorio Veneto, dal Comune di San Vendemiano e dalla Presidenza Nazionale della Associazione Paracadutisti.
Facevano colpo d'occhio immediatamente i militari olandesi, nelle belle uniformi di servizio con le decorazioni e i distintivi, mentre i militari lettoni e quelli italiani erano nell'uniforme mimetica, come il personale dell'organizzazione.
Abbiamo atteso qualche minuto l'arrivo di un Ufficiale Superiore dal 1° Comando delle Forze di Difesa di Vittorio Veneto di cui era annunciata la presenza.
Poiché l'Ufficiale tardava, senza stare tanto a pensarci sopra i paracadutisti hanno deciso di iniziare.
Il Direttore di gara, in inglese e in italiano, ha ringraziato dapprima tutto il personale che ha partecipato a vario titolo alla organizzazione, il Gruppo Sportivo Alpini della Sezione ANA di Conegliano per avere fornito materiale tecnico, il personale del Comune di San Vendemiano che ha fornito prezioso e validissimo supporto, noi Alpini e infine il Consiglio Direttivo della Sezione Paracadutisti per avere creduto ancora una volta nella bontà della manifestazione e nelle capacità tecniche e organizzative dei suoi iscritti più giovani e motivati e averla quindi inserita nel programma annuale. Quindi ha ringraziato i concorrenti per avere compensato l'impegno e la fatica dell'organizzazione con una presenza autorevole e qualificata.
In maniera particolare è stata ringraziata la squadra lettone che ha percorso circa duemilacinquecento kilometri a bordo di un pulmino per venire in Italia a fare questa gara (altrettanti ne avrebbe percorsi per rientrare in sede).
Di seguito, la Signora Sindaco ha ringraziato tutti i presenti per essere stati ospiti dell'Amministrazione Comunale di San Vendemiano e i concorrenti per avere accettato di sfidarsi proprio nel territorio comunale nelle loro capacità sportive e militari. Le sue parole sono state tradotte in inglese per gli stranieri.
Senza altri indugi, sono state assegnate le medaglie per le migliori prestazioni fisiche alla squadra del 28° Reggimento “Pavia” e per le migliori prestazioni tattiche alla squadra 2 del Bataljon School Noord dell'Esercito Reale Olandese.
Di seguito, le migliori tre squadre di Riservisti (personale militare congedato che svolge servizio militare temporaneo): 3a la squadra della Guardia Nazionale della Repubblica di Lettonia, 2a la squadra dell'Unione Nazionale Ufficiali di Schio e 1a la squadra 1 della Riserva dell'Aeronautica Reale Olandese. Questi premi sono stati consegnati dal nostro Vicecapogruppo Pietro Cisotto (padre del Consigliere Sezionale Mauro Cisotto)
Quindi è seguita la classifica del personale militare in servizio attivo: 3a la squadra 1 del Bataljon School Noord dell'Esercito Reale Olandese, 2a la squadra 2 del Bataljon School Noord dell'Esercito Reale Olandese e 1a la squadra del 28° Reggimento “Pavia”. Questi premi sono stati consegnati da personale dell'organizzazione.
Dalla somma dei punteggi, risultava la classifica assoluta: 3a la squadra 1 della Riserva dell'Aeronautica Reale Olandese, 2a la squadra 2 del Bataljon School Noord dell'Esercito Reale Olandese e 1a la squadra del 28° Reggimento “Pavia”. Questi premi sono stati consegnati dalla Signora Sindaco, massima autorità presente. Il primo premio era fornito dal Generale Comandante il 1° Comando delle Forze di Difesa
Dopo le fotografie di rito e i vari convenevoli, è iniziata la fase che ci ha visti direttamente coinvolti, anzi che ci ha visto protagonisti: il rancio.
I nostri addetti devono aver dato sfoggio particolare delle loro capacità culinarie, perché in poco tempo non è rimasto nulla in pentola.
Si è creata una piacevole atmosfera e abbiamo avuto modo di scoprire che, lingua e uniforme a parte, i soldati sono uguali in tutto il mondo e che sembra si conoscano da anni anche se è la prima volta che si vedono.
Bisogna dire che le Forze Armate italiane e quelle dei Paesi Alleati e amici hanno da alcuni anni frequenti contatti nelle numerose missioni internazionali a cui hanno partecipato e a partecipano e che risulta che i militari italiani siano considerati bene all'estero.
A completamento di questo abbiamo assistito allo scambio di stemmi e gagliardetti fra le squadre concorrenti e gli organizzatori.
Abbiamo scoperto che i paracadutisti di Vittorio Veneto si recano spesso all'estero per partecipare a gare di tiro e gare militari e che, quindi, la presenza di determinate nazionalità a questa gara non era proprio casuale.
Altra cosa che abbiamo scoperto, pur senza averne mai in effetti dubitato, è che il buon cibo e il buon vino, con le gambe sotto un tavolo, sistemano ogni divergenza linguistica.
E' avvenuto anche lo scambio di gagliardetto fra il nostro Gruppo e i paracadutisti della Sezione di Vittorio Veneto che è avvenuto sotto un applauso scrosciante di tutti i presenti, a suggellare in modo degno le reciproche stima e apprezzamento.
A conclusione, possiamo certamente affermare che è stata una giornata del tutto particolare e che sicuramente non ci aspettavamo si sarebbe svolta così, sia noi che i paracadutisti ci siamo trovati a nostro agio nei rispettivi compiti e piacevolmente sorpresi di come la collaborazione messa in atto sia stata facile e fruttuosa.

E' stata certamente una bella esperienza.

Relativamente alla gara, si sa poco !

Come ogni azione di commandos che si rispetti, è più quello che si immagina di quello che si conosce.
Qualcuno ha detto di bonifica di aree presidiate dal nemico, di pattuglie avversarie che danno la caccia, di liberazione ed evacuazione di ostaggi, di notte trascorsa nei campi, cani che abbaiano, di vecchi insonni usciti in strada con il sovrapposto e altre cose... Ma non deve essere vero.

Fabio Bulfoni
Sandro Celot