GRUPPO SANTA LUCIA


Dicembre 2000

Scorta d'onore al Beato Claudio Granzotto


Il Beato Claudio, questuante al suo paese natale
(olio di Antonio Grava, 1998)

Accompagnare il Beato Claudio, nel settembre 2000, ha riempito il nostro animo di sensazioni profonde. Le stesse che si provano quando si legge la cronistoria della sua vita.

Riccardo Granzotto - così si chiamava il Beato prima di entrare in convento - essendo della classe 1900 diede, come tutti i suoi coetanei, un notevole contributo alla Patria. Poco più che quindicenne venne militarizzato dal Bando Cadorna e spedito a scavare trincee e costruire baraccamenti per i soldati. Nei primi mesi del 1918 fu arruolato e partì per la guerra con l' 11° Rgt Fanteria, assegnato alla 13a Compagnia. Conobbe di persona, per un certo periodo, la durezza del fronte. Girò in lungo e in largo l'intera penisola italiana, l'Istria e l'Albania. Venne congedato il 18 ottobre 1921.

Accettò ogni cosa con filosofia. Durante la "naja" trattò e venne trattato da commilitoni e superiori con grande benevolenza, aprendo così il suo carattere schivo e trovando sempre un po' di tempo per i suoi acquarelli e le sue crete. E fu proprio questa sua filosofia che lo portò a cercare le cose più importanti fino a farsi frate minore francescano per amare Dio i nei poveri e scolpire la Divina immagine nella sua anima.

Ha quindi senso che siano stati gli alpini ad accompagnare le sue spoglie mortali durante questo suo ritorno temporaneo a Santa Lucia di Piave come pellegrino di Speranza, a 53 anni dalla morte e a salutarlo al momento della partenza per Chiampo, dove riposa ai piedi della "sua" Madonna di Lourdes.