GRUPPO SAN FIOR


Dicembre 1992

30° ANNIVERSARIO DEL GRUPPO DI SAN FIOR

di G. Miraval e O. Bonaldo


Le autorità, da destra: il capogruppo Marchioni,
il sindaco ing. Carniel, il pres. Basso e il
Presidente onorario prof. Vallomy.


Il capogruppo Ezio Marchioni, attorniato dal sindaco
Carniel e dal presidente Basso taglia il nastro
inaugurale della mostra dei reperti storici.

In tutti i paesi di campagna la bella stagione fa rinascere la voglia di vivere, di stare in compagnia, di fare 4 chiacchiere assieme. Così a San Fior si è tenuta la “PRIMAVERA SANFIORESE” caratterizzata da 6 giornate ricreative, culturali e sportive tenutesi in Piazza Marconi e negli edifici in essa siti. Le 6 giornate si sono svolte nei giorni 24-25-26 Aprile e 1-2-3 Maggio 1992, patrocinate dall’Amministrazione Comunale ed organizzate dal Gruppo Alpini in collaborazione con la Biblioteca Comunale, Comitato dei Genitori delle Scuole, sezione AVIS-AIDO, Circolo ACLI e Società Pescatori “I Gabbiani”.
Il nutrito programma è iniziato il 25 con la commedia teatrale “Mare xe qua i Todeschi”, continuando il giorno 26 con l’inaugurazione del Centro Sociale Comunale.
Il culmine del programma si è avuto nel primo fine settimana di maggio appunto con i festeggiamenti per il 30° anniversario della fondazione del locale Gruppo.
In queste giornate gli alpini sono stati dei primi attori attorniati da tutti i sanfioresi.
Il primo Maggio è stata inaugurata, alla presenza del Sindaco Ing. Fiorenzo Carniel, la mostra di divise e reperti storici delle truppe alpine curata dall’Alpino Luciano Barzotto; e l’esposizione di apparecchiature radio e comunicazioni a cura del 5° reggimento Trasmissioni ROLLE e dall’A.R.T. Alfa Tango.
Durante la mattinata è stata aperta anche la MOSTRA Di PITTURA realizzata dagli allievi delle Scuole Elementari e Medie del Comune ed imperniata su TEMI ALPINI.
Premiati per i migliori elaborati, tra gli altri Tonon Edi, De Toni Evelin, Bontempo Edi, Giust Mara, Callegher Annalisa e Urban Mara, mentre un premio speciale è stato assegnato a Meneghel Elvis.
Anche ai rappresentanti delle Scuole partecipanti, sono stati consegnati dal capogruppo Ezio Marchioni alcuni doni.
Un particolare grazie, inoltre, è stato formulato al Prof. CALDINI insegnante alla Scuola Media per la collaborazione fornita alla realizzazione della mostra.
Vero spettacolo di montagna e davanti ad un folto pubblico quello offerto, nella Sala Polifunzionale, venerdì sera dall’alpinista trevigiano Giancarlo Gazzola che ha presentato le diapositive sulla sua 1° ascensione assoluta in solitaria sull’Annapurna (Nepal - 8091 metri s.l.m. 9) compiuta nel 1990.
Sempre nella stessa sala polifunzionale sabato 2 maggio si è esibito il Coro A.N.A. di Vittorio Veneto, prestigioso e conosciuto, che ha allietato la serata con un vasto repertorio di canzoni di montagna. E il pubblico delle grandi occasioni ha applaudito questi Alpini con la passione per il bel canto diretti magistralmente dal maestro Stefano Da Ros.
Finalmente è arrivata domenica 3 con i festeggiamenti per il 30° ANNIVERSARIO Dl FONDAZIONE preparato con ogni minimo particolare dalle penne nere sanfioresi. Si è iniziato con il ricevimento degli ospiti e delle Autorità convenute nel Palazzo Comunale ove ha portato il suo saluto il Prof. Giacomo Vallomy, presidente onorario della sezione Alpina Coneglianese.
Di seguito vi è stata la cerimonia dell’alzabandiera nei giardini di fronte al Monumento ai Caduti. L’inaugurazione della casa Alpina, intitolata a Lorenzo Vinera il primo capogruppo degli Alpini di San Fior, è stato un momento veramente significativo.
A scoprire la targa è stata la vedova dell’indimenticato Lorenzo, signora Luigia Pollesel Vinera, insieme alla madrina del Gruppo signora Rosolen, al Capogruppo ed al sindaco Carniel.
La casa Alpina vuole rappresentare LA CONTINUITA' tra passato, presente e futuro.
E dalla Casa Alpina le penne nere sono sfilate per le vie di San Fior accompagnate dalla musica della Fanfara Alpina di Conegliano. Dopo la celebrazione della S. Messa nella Chiesa arcipretale celebrata da Don Francesco Veronese si è proceduto all'inaugurazione del Monumento ai Caduti, opera dello sculture sanfiorese Egidio Campardo, opera in marmo con fusione in bronzo. Ad inaugurare il Monumento è stato il presidente della Sezione Alpina di Conegliano Luigino Basso coadiuvato dal capogruppo di San Fior Ezio Marchioni.
Il capogruppo Marchioni - prendendo la parola - ha detto: “Saluto i partecipanti, le Autorità Civili, Militari e Religiose, le Associazioni ed alpini presenti al 30° Anniversario di Fondazione del Gruppo che ricordiamo con l’inaugurazione del rinnovato Monumento ai Caduti; sia questo - ora e sempre - simbolo di unità, di animi buoni tra tutti i cittadini del nostro Comune, sempre verso “NUOVI ORIZZONTI”. Grazie a quanti hanno collaborato "VIVA GLI ALPINI..."
Ha preso poi la parola il sindaco Ing. Fiorenzo Carniel che ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale ai convenuti ed alle numerose Autorità presenti.
Si è anche rallegrato per la partecipazione sentita e numerosa della Comunità Sanfiorese a questa importante celebrazione: il rinnovamento del Monumento ai Caduti fortemente voluto dal Gruppo Sanfiorese è stato realizzato dalla Civica Amministrazione con il contributo della Cassa Rurale ed Artigiana di Orsago, rappresentata alla cerimonia dal suo presidente Pietro Scarabellotto.
Infine, prendendo la parola il presidente Sezionale Luigino Basso ha ricordato come tutti i 5.000 Alpini della sezione fossero idealmente presenti.
Complimentandosi con il bravo capogruppo Marchioni per la perfetta organizzazione, ha continuato affermando che “il rifacimento del Monumento ai Caduti vuole essere l'omaggio a tutti i Sanfioresi che hanno dato la loro vita per la Libertà”. Il gruppo Alpini di San Fior fondato nel 1961 ebbe come primo capogruppo Lorenzo Vinera, carattere altruista e generoso che seppe trasmettere queste caratteristiche anche agli altri membri dell’iniziale gruppo.
L’attuale gruppo conta 220 Soci e 30 Amici degli Alpini.
I capigruppo che si sono succeduti sono Leonardo Meneghin, Antonio Da Rui, Fiorenzo Zambon, Remigio Chies, Piervittorio Dal Cin, Mirco Da Rui fino all'attuale Ezio Marchioni.
In questa Primavera Sanfiorese gli alpini ci hanno dato testimonianza di impegno sociale e civile. Un esempio può essere dato dal fatto che in terra di Russia, a cura dell’Associazione Nazionale, per commemorare i 50 anni della battaglia di Nikolajewka, a Rossosch verrà costruito un asilo che ospiterà 100 bambini.
Nel 1942 non si sarebbe certo pensato alla costruzione di un asilo in terra di Russia. dato che proprio a Rossosch risiedeva il Comando del Corpo d’Armata. Questo ci deve far riflettere sul fatto che gli Alpini sono persone semplici come tante altre, impegnate per di più socialmente e civilmente.
Si noti anche come in un passato recente gli Alpini furono conquistatori, ora invece umilmente e con spirito di fraternità vanno a costruire un edificio e precisamente un asilo.
Infatti l'apertura verso l’infanzia è l'apertura verso quella parte di umanità bisognosa di cure, attenzioni, insegnamenti. Tutto questo nobilita la persona umana, chissà che anche quei bambini crescano come gli Alpini animati da spirito di Fraternità. E poi dicono che le forze Armate non servono più a niente!
Gli Alpini sono lodevoli perchè nella loro semplicità ci danno esempio di magnanimità d’animo e stimolano anche noi stessi ad essere più buoni e a fare come loro.
No, non è vero che l'amor patrio non esiste più. Almeno per i più veterani, ritrovarsi insieme, fa ricordare a quella o questa battaglia o vicissitudini accadute nell’ultima guerra.
Esse sono motivo di orgoglio e di fierezza per aver difeso la Patria e le montagne dal nemico, perché le nuove leve che vanno a militare nei paesi di montagna devono infondere fiducia alle popolazioni.
Quindi - concludeva il Presidente sezionale - un piccolo paese come San Fior deve ritenersi non solo onorato di fronte a questa massiccia presenza di nuove leve ed ex-combattenti, ma deve al tempo stesso inchinarsi di fronte a questa massiccia presenza umana così magnanima nel cuore e nell’animo”.
In segno di riconoscenza è stato consegnato uno speciale Diploma a tutti i Capigruppo ed agli iscritti più anziani.
Terminata la cerimonia ufficiale sono stati 500 gli alpini e i loro amici che hanno consumato il pranzo conviviale sotto l’ampia tenda Alpina posta in Piazza Marconi.
Da ricordare anche il pullman giunto da “oltre confine” degli amici Alpini di Bergamo - gemellati con le penne nere sanfioresi - e che hanno voluto far visita agli amici in questa occasione. Essi hanno visitato nel pomeriggio il nostro comprensorio accompagnati dal segretario Floriano Zambon.
La Festa Alpina è continuata al pomeriggio con l’esibizione della fanfara Alpina di Conegliano, la quale ha intrattenuto gli ospiti con l’esecuzione di motivi patriottici e popolari.
Domenica sera vi è stato i gran finale con l'estrazione della ricchissima lotteria alla presenza - dicono i bene informati - di un migliaio di persone.
Tirando un bilancio di questa primavera Alpina non si può che essere soddisfatti per aver messo assieme la maggior parte delle associazioni del nostro Comune per la realizzazione dei festeggiamenti, dimostrando come “l’unione fa la forza” ed ancor di più - se mai ce ne fosse stato bisogno - come gli Alpini siano amati dalla popolazione tutta.
Quindi ancora un bravi agli organizzatori e a quanti -Alpini, loro famiglie e simpatizzanti - hanno contribuito ai festeggiamenti.
Grazie infine anche alle reti televisive e giornali che hanno contribuito a divulgare la notizia della festa. Arrivederci nella Casa Alpina dove le attività sociali coprono tutti i dodici mesi dell'anno e tra dieci per il 40° di fondazione.
VIVA GLI ALPINI! L’ITALIA! VIVA SAN FIOR!


Il folto consiglio direttivo:
capogruppo Ezio Marchioni, vice-capigruppo Remigio Chies e Mirco Rui, segretario Piergiuseppe Cipriani, consiglieri: Luigino Balzan, Luciano Barzotto, Sergio Barzotto, Renzo Bottecchia, Piervittorio Dal Cin, Giovanni Dalla Cia, Ermes Dan, Antonio Rui, Franco De Vecchi, Lino Fantinel, Bruno Furlan, Angelo Leiballi, Franco Nadal,Angelo Piai, Roberto Scalini, Benito Tonon, Elio Tonon, Lino Tonon, Luigi Tonon, Fiorenzo Zambon e Giovanni Zanchettin