GRUPPO PIEVE DI SOLIGO


Dicembre 2015

Fare il capogruppo è tessere relazioni

Fare il capogruppo di una entità alpina, racchiude in sè oneri ed onori in egual misura se si è riusciti nel compito affidato dagli associati.
E’ un ruolo importante perché altre al fatto di essere la guida del gruppo, si è generalmente al centro delle molteplici attività sociali che caratterizzano la comunità in cui si vive. Idealmente la figura del capogruppo alpino si avvicina a quella del buon padre di famiglia saggio ed esperto, risoluto e benevolo quando serve. Questo modo di essere a parer mio e di tantissima altre persone, è stato impersonificato ad esempio dal Cav. Giuseppe Collodet classe 1936 che ha retto le sorti del Gruppo Alpini di Pieve di Soligo dal 1996 al 2013. Dopo aver ricoperto i ruoli di consigliere e di vice capogruppo, assunse la massima carica quando il predecessore comm. Paolo Gai venne eletto Presidente della Sezione ANA di Conegliano.
La quindicina abbondante di anni passati a dirigere il Gruppo Alpini di Pieve di Soligo, ha permesso di riconoscere le qualità umane del nostro “Bepi” e il suo limpido “Spirito Alpino” ha fatto si che le sue scelte siano state sempre ponderate all’interno dell’ottica della nostra associazione. Nei suoi mandati si è assistito alla crescita ulteriore dell’entità alpina pievigina, sull’onda della linea tracciata dal predecessore comm. Paolo Gai. Sono nati i gemellaggi con il Gruppo di Palmanova Città, con il Gruppo di Amandola (Fermo) e con il gruppo Valli del Pasubio (Vicenza).
Si sono ancor più rafforzati i rapporti con le altre associazioni cittadine, con l’Amministrazione Comunale e la Parrocchia di Pieve di Soligo.
Proprio per questo al nostro “Bepi” è parso doveroso volgere un ringraziamento a tutte quelle persone che in quegli anni lo hanno aiutato ed agevolato nel suo compito. Innanzitutto gli associati e i consiglieri del gruppo ed in particolare le loro mogli che sempre hanno collaborato ai vari eventi, gli altri gruppi alpini della sezione di Conegliano ed i loro capi con i quali la cooperazione è stata continua e fattiva, l’Amministrazione Comunale e la Parrocchia con il speciale rapporto con Monsignor Giuseppe Nadal, la locale stazione dei Carabinieri e la Polizia Municipale, le altre associazioni di Pieve di Soligo e la famiglia del compianto comm. Alfredo Battistella.
Ci sono poi ringraziamenti “specialissimi”: per Marsilio Rusalen che da alpino umile e generoso quale è, si è prodigato come un vero braccio destro e per il Maggiore Dino Grendene e la sua splendida e compianta moglie Chiara, che donarono al gruppo la propria casa che diventò la nuova sede degli alpini e che regalarono un pulmino che da molti anni trasporta alle manifestazioni le delegazioni del gruppo e anche della sezione. Nel successivo ampliamento della casa alpina i coniugi Grendene offrirono nuovamente un sostanzioso contributo economico per la realizzazione.
Giuseppe Collodet sentiva il bisogno di elogiare chi ha dato con così grande prodigalità perche per noi alpini è più facile scordare ciò che si è fatto ma non sappiamo dimenticare ciò che dagli altri si è ricevuto.
Ora le penne nere di Pieve di Soligo sono nelle mani di Albino Bertazzon, un uomo che ha l’alpinità nel suo DNA e che saprà sicuramente essere degno successore di chi lo ha preceduto in maniera che il Gruppo Alpini di Pieve di Soligo rimanga sempre una magnifica realtà del panorama della Sezione ANA di Conegliano.

Renzo Sossai