GRUPPO PIEVE DI SOLIGO


Maggio 2007

La Porta di Gerusalemme rivive grazie agli Alpini


Alpini di Pieve schierati sotto la Porta di Gerusalemme


I veci, come sempre, al lavoro: bravi!



La sequenza lunghissima di opere eseguite dagli Alpini si è arricchita di una nuova originalissima realtà. A Pieve di Soligo, in via Cal Santa, gli associati del Gruppo guidato da Bepi Collodet hanno dato vita ad un'opera disegnata dall’architetto Bruno Dal Col, che ha stupito tutti positivamente, per l'originalità, la linea elegante e la perfetta esecuzione. Il tutto nasce da un'intuizione di Raoul Bernardi, che da molto tempo coltivava l'idea di ricostruire un arco che era parte integrante di un'antica Via Crucis quasi completamente distrutta per esigenze di viabilità. Gli Alpini, quegli esemplari unici che offrono la loro opera preziosa in cambio, a fine lavori, di un panino, un'ombra e di un grazie, hanno fatto il miracolo.

I mattoni dell'arco e i sassi del "codolà", sapientemente posati, stanno a testimoniare come uno sparuto gruppo di persone motivate e impregnate di altruismo possa realizzare qualcosa di importante superando difficoltà di notevole portata ritenute quasi insormontabili dai più. Pensiamo sia quantomeno doveroso elencare gli artefici esecutori del manufatto edilizio e volutamente li proponiamo in ordine alfabetico ritenendo che dal manovale al capomastro meritino tutti lo stesso identico encomiabile riconoscimento. Eccoli di seguito: Albino Bertazzon, Luigi D'Agostin, Silvio Dalla Betta, Marcellino De Faveri, Cristiano Donadel, Walter Favero, Severino Lucchetta, Pietro Manzato, Albino Padoin, Orfeo Parussolo, Marsilio Rusa-len, Angelo Zambon.

La cerimonia di inaugurazione dell’arco, avvenuta il 25 marzo, ha visto intervenire in sequenza il Sindaco Giustino Moro, il nostro Presidente Luciano Daminato, il vescovo pievigino Mons. Silvio Padoin. Tutti, in sintonia, hanno sottolineato come le opere impegnative siano fattibili se a realizzarle vengono coinvolte persone speciali. Ogni riferimento agli alpini è puramente casuale.

Renato Gumier