GRUPPO PIEVE DI SOLIGO


Dicembre 2005


Venanzio Dorigo a fianco del Capogruppo Collodet


Pietro De Faveri mostra orgoglioso la sua pergamena insieme a Bepi Collodet


Marco Busetto, veterano degli Alpini, col sindaco Giustino Moro


Antonio Padoin riceve la meritata pergamena


A casa di Vito Biz, tanti Alpini

PIEVE RENDE ONORE AI REDUCI DI GUERRA

Il Presidente Nazionale Corrado Perona ha avuto l’illuminata idea di celebrare il 60mo anniversario della fine della seconda guerra mondiale assegnando un riconoscimento ufficiale a tutti gli Alpini reduci.

Il Presidente Perona ha così colmato, almeno per gli Alpini, una mancanza dello Stato nei confronti di chi ha combattuto in guerra, dimostrando abnegazione e senso del dovere.

Attraverso la Sezione di Conegliano, anche il Gruppo Alpini di Pieve di Soligo è stato coinvolto in questo doveroso gesto verso chi ha servito fedelmente la Patria.

Veterano dei reduci premiati è Marco Busetto, classe 1910, trombettiere del Btg. Cadore, che ha combattuto sul Fronte Occidentale e nella campagna di Grecia. Per lui il diploma dell’ANA si aggiunto alla Croce di Guerra conquistata.
Il Capogruppo Giuseppe Collodet ed una rappresentanza del Gruppo Alpini di Pieve di Soligo, accompagnati anche dal Sindaco Giustino Moro, ha fatto visita a Marco Busetto per consegnargli la pergamena dell’ANA Nazionale. Lo stesso ha fatto con tutti gli altri reduci pievigini.

Assegnato il riconoscimento dell’ANA a Vito Biz, classe 1913, Alpino del Btg. Tolmezzo, Medaglia di bronzo e Croce di Guerra per la partecipazione alla campagna dell’Africa Orientale.
Anche a Pietro De Faveri, classe 1918, del Settimo Alpini Btg. Cadore, redice della Campagna di Grecia e combattente della Seconda Guerra Mondiale, è andato l’ambito riconoscimento dell’ANA nazionale. Era stato ferito in combattimento e decorato con Croce di Guerra.

Ha ricevuto poi l’attestato dell’ANA Venanzio Dorigo, classe 1915, combattente in Francia, Jugoslavia e Montenegro, come anche Antonio Padoin, classe 1921, della Terza Divisione Julia Ottavo Reggimento Alpini, partito per la Russia nell’agosto del 1942, che ha vissuto il dramma del campo di concentramento ed anche per questo è stato decorato dall’Unirr.

Infine Ferruccio Bisol, classe 1915, anche lui reduce e decorato, che però non ha fatto in tempo a ricevere dalle mani del capogruppo Collodet il diploma che gli spettava. Purtroppo è andato avanti il primo ottobre 2005, proprio nel giorno in cui gli Alpini di Pieve hanno reso onore ai loro reduci.