GRUPPO PIANZANO


Dicembre 2011

CIAO RONNY, GLI ALPINI NON TI DIMENTICANO

Il 3 Marzo, in seguito ad un drammatico quanto inaspettato incidente stradale è “andato avanti” il nostro amico e Capogruppo di Pianzano, Ronald Da Ros, Ronny per gli amici e per gli alpini.
Nato nel 1970, aveva prestato il servizio militare a Gemona, e appena congedato è entrato a far parte del gruppo alpini di Pianzano, il suo paese.
Inizialmente come socio, successivamente come consigliere, poi segretario e nell'ultimo anno era stato eletto capogruppo.
Era giovane, era la speranza ed il futuro del nostro gruppo, su di lui avevamo posto le nostre speranze di continuità. Di carattere aperto, cordiale, disponibile sempre verso il prossimo e verso le iniziative che venivano proposte nell'ambito del gruppo. La sua bontà d'animo, la sua generosità, la sua positività, la sua disponibilità sempre pronte hanno portato una ventata di gioia al gruppo. La sua voglia di vivere e di fare l'ha portato in breve tempo a diventare un elemento di spicco nella direzione del gruppo di Pianzano. Era diventato parte integrante di quel discorso del Papa Paolo VI° in cui il Pontefice si esprimeva in questo modo nel confronto degli alpini: “ Alpini, uomini di parola, coraggiosi, generosi, semplici, rudi, ma soprattutto buoni e sinceri. Uomini che sanno soffrire, che sanno cantare al soffio della poesia che spira dalle maestose montagne. Cari Alpini, voi portate un tesoro di virtù naturali, estremamente prezioso. Vi raccomando di conservarlo autentico questo tesoro per voi e per i vostri figli.”
Parole che ben si associano al modo di vivere e di fare del nostro Ronny, che viveva in quei principi di base degli alpini, fatti di tradizioni, sacrifici, memoria, ma senza retoriche né utopie, ed in cui la commemorazione dei morti viene svolta attraverso l'aiuto ai vivi.
Questi sono i nostri ideali, che Ronny portava avanti con impegno, ideali legati alla famiglia che lui amava strenuamente, sua moglie, i suoi due figli giovanissimi, alla Patria, al senso del dovere, all'onestà e alla solidarietà che lui aveva sempre in mente.
Nella nostra Associazione così come nel modo di vivere di Ronny troviamo quell'umanità di cui va fiero l'universo alpino, troviamo quella gratuità del servizio nei confronti del prossimo dovuti al prestigio di quel nostro cappello alpino, che non è solo un cappello di feltro ma un contenitore degli ideali più nobili e più puri che l'umanità ormai fatica a conservare.
Mi viene in mente la parabola del “Buon seminatore” dal Vangelo di Luca: “ Ascoltare più che parlare, per sentire ciò che Dio vuole dirci nel fragore di una società che sembra aver perso ogni valore”.
E Ronny sapeva ascoltare, Ronny sapeva amare, Ronny sapeva portare avanti l'onestà e la solidarietà come nessun altro.
Purtroppo i nostri calcoli sono nulli rispetto alla volontà di Dio, di quel “Signore delle cime” che ha voluto privarci della presenza indispensabile del nostro Ronny per portarselo nel Paradiso di Cantore a dirigere altri gruppi di Alpini che “sono andati avanti”.
A noi non resta che accettare, nostro malgrado, questa volontà Divina convinti che il motto inciso sulla Colonna mozza dell'Ortigara “Per non dimenticare” era dedicato anche e soprattutto al nostro Ronny.
Ciao Ronny, il tuo Gruppo Alpini di Pianzano non ti dimenticherà.

Claudio Botteon e Luciano Breda