GRUPPO MARENO


Dicembre 1989

UNA GRANDE FESTA SEZIONALE A MARENO DI PIAVE


Omaggio floreale alla Madonna degli Alpini.


Il saluto del capogruppo dr. Ferdinando Antoniazzi


Il sindaco ing. Antonio Cancian, porge il saluto dell’A.C.


Il taglio del nastro inaugurale della sede
da parte della madrina Cecilia Palladin


Il prof. Giacomo Vallomy pronuncia il discorso ufficiale


Interno nuova sede Gruppo Alpini di Mareno di Piave

Mai un’adunata sezionale è riuscita così imponente e totalitaria come quella di Mareno di Piave.
Tutti i Gagliardetti della Sezione col Vessillo, il Vessillo di Vittorio V., una decina di Rappresentanze d’Arma ed una enorme folla di alpini, fra una marea di gente entusiasta ed acclamante, in un tripudio di bandiere tricolori, in una splendida giornata di sole.
Bravissimi gli alpini di Mareno che hanno saputo organizzare una splendida adunata e bravissimi tutti gli alpini che in massa hanno partecipato alla loro adunata sezionale.
Auguriamoci che le nostre adunate si svolgano come si è svolta quella di Mareno, con una partecipazione sempre più compatta.
Nella stupenda e soleggiata giornata tardo-primavera di domenica il giugno, Mareno di Piave si risvegliò avvolta nel tricolore di tante e tante bandiere, e di tanti striscioni che inneggiavano ai “Veci” e ai “Bocie”.
Cosa succedeva? Nulla di strano! i suoi alpini, ai quali è affezionata in modo particolare, festeggiavano l’inaugurazione della loro Sede ed il 30° anniversario di fondazione.
Dopo oltre due anni di lavoro, donato dai soci nelle ore libere del sabato o di altre festività, il prefabbricato che già in Friuli aveva servito da tetto a quei nostri sfortunati fratelli colpiti dal sisma, diventava il corpo centrale della nostra Sede.
Bisogna dare atto per il progetto al nostro ing. Antonio Cancian, sindaco e alpino, ed a tutti i soci che in qualche maniera hanno collaborato alla realizzazione del progetto-sede
nell’ambito delle loro competenze: un plauso veramente più che meritato.
Le celebrazioni sono iniziate sin da venerdì e sabato nella grande tenda allestita come sede della manifestazione dove si sono esibiti il “neonato” Coro di Mareno con proiezioni di carattere alpino da parte dei disponibilissimi soci del CAI di Conegliano e dove si è esibito in un grande concerto il meraviglioso COROCASTEL di Conegliano, seguito da un numero impressionante di cittadini che in religioso silenzio hanno gustato le melodie dei bravi coristi.
La grande festa sezionale, che come dicevamo prima coincideva con il 30° di fondazione e l’inaugurazione della nuova Sede, è iniziata nella grande piazza dove un ristoro volante distribuiva succosi panini e un buon vinello bianco.
Il corteo, sotto la sapiente e collaudata regia del vice-presidente Geronazzo e del segretario Steno Bellotto, ha così avuto inizio, preceduto dalla Banda di Mareno (banda alpina ad Honorem per le innumerevoli Adunate Nazionali a cui ha partecipato), dagli alunni delle varie scuole, dal Gonfalone del Comune, dai Gagliardetti dei Gruppi e delle rappresentanze d’Arma: Fanti, Combattenti e Reduci, Internati, Invalidi, Artiglieri, Bersaglieri, Paracadutisti di Conegliano e l’Aeronautica di Vazzola.
Fra le autorità abbiamo notato, oltre al nostro sindaco-alpino ing. Cancian, i presidenti delle sezioni di Conegliano e Vittorio Veneto: prof. Vallomy e dott. Daniele, i molti consiglieri sezionale ed il m.llo Leonardo Satta, comandante la stazione CC. di Susegana, e dietro gli innumerevoli soci dei Gruppi.
Questo lungo corteo ha attraversato le vie del paese tra due file di popolazione plaudente fino a giungere presso il monumento alla “Madonna degli Alpini”, eretto a ricordo di tutti gli alpini defunti e dove è stata deposta una corona (prima dell’inizio della sfilata una delegazione aveva deposta una corona al monumento ai Caduti di tutte le guerre). Giunti nell’ampio piazzale prospiciente la nuova sede e dopo l’alza- bandiera è seguita la S. Messa celebrata dal parroco don Rino Bruseghin, per impetrare su tutti la benedizione divina.
All’omelia il celebrante ha avuto toccanti parole per gli alpini sia per la bontà d’animo che per lo spirito di sacrificio che li anima nell’aiutare i fratelli colpiti da sciagure.
Al termine della S. Messa ha preso la parola il Capogruppo di Mareno, dott. Ferdinando Antoniazzi, che ha porto il saluto suo e del Gruppo a tutti i convenuti, facendo breve menzione dei 33 soci deceduti in questi trenta anni, rallegrandosi con la nutrita schiera di alpini del Gruppo non senza ringraziare pubblicamente coloro che hanno prestato la loro opera per la Sede.
Successivamente è stata la volta del Sindaco che ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale, quindi l’allocuzione del presidente Vallomy, che si è congratulato con il capogruppo per la riuscita della festa sezionale ed elogiandolo per l’impegno dato alla realizzazione della Sede ringraziando tutti gli intervenuti.
Suggestive la cerimonia della benedizione del parroco e dl taglio del nastro da parte della madrina, signora Cecilia Palladin, nonché quella della consegna di targhe ricordo ai consiglieri dell’epoca di costituzione del Gruppo: Luigi Rui, Francesco Salvador, Angelo Vendrame, Angelo Bet, Antonio Moschetta e Angelo Canzian.
Una targa ricordo anche al più anziano del Gruppo, Vittorio Montesel di 92 anni. Infine sono stati premiati gli alunni delle elementari, a cui sono stati consegnati libri di natura alpina, per i loro disegni sul tema:
“gli Alpini e le Montagne”, dove si sono espressi in modo encomiabile per una serie di disegni che seguivano con filo logico l’epopea alpina nelle guerre e negli aiuti alle popolazioni in periodo di pace. Il rinfresco e le bibite fresche hanno mitigato la calura e gli incipienti stimoli della fame portando gli intervenuti a visitare la raccolta dei disegni e degli oggetti fatti dai giovani portatori di handicap del Centro di lavoro guidato de “La Nostra Famiglia”.
Veramente belli i lavori esposti e fra questi facevano spicco le ceramiche decorate a mano in cospicua quantità e di ottima fattura. Forse anche perché il Centro di lavoro guidato è stato frutto del lavoro di parecchi alpini della sezione e perché tutti i soci sentono una particolare affezione per questi giovani, ai quali madre natura è stata loro matrigna, ma che l’inserimento nell’Istituto “La Nostra Famiglia” ha fatto loro superare la difficoltà di certi momenti difficili della loro esistenza, questa mostra è stata più gradita.
Ha fatto seguito il sacramentale rancio, preparato e servito a meraviglia dagli alpini del gruppo ai molto convenuti; rancio apprezzato per la sua genuinità
e bontà. A coronamento dei tre giorni marenesi che ha visto lo stand eno-gastronomico frequentato da un gran numero di soci e cittadini in occasione anche degli spettacoli, il gran finale musicale ci è stato proposto nella serata di domenica dall’orchestra giovanile di fisarmoniche di Bocca di Strada che per alcune ore ha allietato il pubblico con motivi di grande successo. Si è conclusa così l’adunata di Mareno, festa perla quale hanno lavorato tanti alpini e che ha dato molte soddisfazioni, segno che gli alpini sono sempre attivi, onesti e benvoluti.

Ferdinando Antoniazzi