GRUPPO COLLALBRIGO


Aprile 2005

CONSEGNA PREMIO CIVILITAS 2004
LUIGINO ZANARDO

Fiato alle trombe e, rullino i tamburi nel Borgo di Collalbrigo, dove il locale Gruppo Alpini assieme a tuta la comunità è prona a festeggiare con orgoglio e felicità Luigino ZANARDO (sior brontolon), primo alpino nella storia del gruppo a ricevere l’ambito “premio civilitas”. Un personaggio tutto d’un pezzo, un finisco mitologico che si fa fatica a non notare, schietto, dice sempre quello che gli frulla nella testa senza mai scendere a compromessi, con due grandi passioni, l’Avis e gli Alpini.
Come tutti i miti, anche Luigino possiede il suo tallone d’Achille: brontola (da cui il sopranome) prima di fare qualcosa, ma scaldato il “motore”, parte in quarta e lo si trova sempre in prima fila in tutte le manifestazioni a cui è chiamato, pronto a donare un sorriso a chi gli sta attorno e non solo, merito della sua enorme parlantina.
Mi sia consentito di fare un apprezzamento personale a questo mio grande amico: la prima volta che ti ho visto e conosciuto mi ricordavi l’orco cattivo delle fiabe, ma avendo l’onore di incontrarti altre volte, ho potuto personalmente apprezzare le tue doti che posso riassumere in due parole: bontà e disponibilità. Ti auguro di continuare per la tua strada, sperando che in un domani non tanto lontano anche qualche alpino del gruppo di Collalbrigo ti possa imitare. Complimenti sior brontolon per il traguardo raggiunto.

Alberto Galli

LE MOTIVAZIONI DEL PREMIO

PREMIO CIVILITAS Civiltà nella comunità
a Luigi Zanardo
Per l’essere esempio significativo di cittadinanza attiva e di una donazione di sé capillare e quotidiana, straordinaria perché assolutamente spontanea.
Per il silenzioso e generoso contributo alla sua comunità e per la coerente adesione a valori civili e religiosi sia nella vita familiare che in quella sociale.
Per i tanti gesti semplici, mai scontati.
Luigi Zanardo, operaio in pensione, impegnato in mille attività: nel gruppo parrocchiale di San Pio X, nella scuola materna San Pio X, nell’Avis, nell’Auser, nell’AIDO e come alpino, nel Gruppo Collalbrigo. In qualità di membro dell’associazione “Filo d’Argento”, accompagna ed assiste durante le terapie ospedaliere, pazienti che da soli non sarebbero in grado di accedere alle cure mediche. Sempre disponibile a soddisfare le necessità più disparate, le emergenze e le richieste di aiuto di ogni genere.
La sua naturale vocazione al sociale, non gli impedisce di essere anche marito, padre e nonno presente ed amorevole.


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