GRUPPO COLLALBRIGO |
1985/1995 |
In una
costruzione, particolari attenzioni vengono dedicate ai "pilastri",
perché devono sopportare i carichi della struttura.
La loro dimensione varia, vuoi per la densità dei materiali, vuoi per la
distanza da un pilastro all'altro.
Ma è proprio questa distribuzione di compiti che crea quella armonia di
coesione necessaria affinché la stabilità sia perfetta.
Il parallelo è evidente: la costruzione è il gruppo ed i pilastri sono i
consiglieri; pertanto se è grande la stabilità del consiglio, altrettanto
grande sarà la solidità del gruppo.
La diversità dei Gruppi (numero associati, luogo della sede, ecc.) non vuole
dire armonia e distanza dagli scopi e dai compiti stabiliti dello Statuto,
bensì che ciascun gruppo deve fare la propria parte al meglio, affinché le
sane tradizioni, lasciateci in eredità dai nostri "veci", non vadano
disperse.
In questo momento di sfascio e di lassismo, dove prevale l'egoismo individuale
che limita le iniziative se non vi è beneficio, non è facile operare per
rinvigorire quei valori morali, ben radicati nell'animo umano ma ricoperti da
una dura scorza che impedisce loro di emergere.
I gruppi, ed in special modo il Consiglio, devono intensificare l'attività di
aggregazione di consensi, rompendo quella dura corteccia.
L'aggregazione
è vitale per l'esistenza stessa della nostra associazione, anche in
considerazione della riduzione dei contingenti alpini, e pertanto l'aumento
della famiglia dei verde diventa un obiettivo da perseguire senza tener conto di
coloro che ci definiscono nostalgici e retorici.
Continueremo, quindi, ad esporre il tricolore alla nostre manifestazioni, per
richiamare l'amor Patrio;
continueremo a ricordare, anche con la deposizione di una semplice corona di
alloro, i nostri morti per i loro sacrifici spinti a volte fino all'olocausto e
per il loro senso della libertà.
Continueremo a partecipare compatti alle iniziative promosse dai singoli
Gruppi ed anche con costruttivo spirito critico, continueremo nelle nostre opere
di protezione civile.
Il risultato, ed è quello che si prefigge il Gruppo, non potrà sfuggire.
Vita del gruppo
1985 -
50° di fondazione
Non si era ancora
spento l'eco della grandiosa manifestazione per il 60° della nostra Sezione che
il locale gruppo, nei giorni 20 e 21 luglio 1985 celebrava il suo 50° di
fondazione con l'esibizione nella serata di sabato nell'Arcipretale, dei Cori
della Brigata Cadore e del Corocastel.
Nella mattinata di domenica, dopo la sfilata, la S.Messa e la deposizione della
corona alla lapide dei Caduti.
La madrina Signora Maria Furlanetto-Travaini taglia il nastro della
ristrutturata sala riunioni-ricreativa, dono degli alpini alla comunità
parrocchiale che li ha tenuti impegnati per diversi mesi.
Benedizione
dei lavori per il salone ricreativo
In questi anni non sono mancate le attività ricreative nell'ambito
dell'avvicinamento dei giovani dove ha fatto spicco il "Trofeo Alpini di
Collalbrigo" gara individuale di pallinetto giunta quest'anno alla sua 9a
edizione nonché alla tradizione paesana della cerimonia pagana del "Panevin"
con larghissima partecipazione degli alpini e cittadinanza.
Le
attività a livello sezionale hanno continuato ad essere motivo della nostra
partecipazione, impegno che trovava coronamento nella adunate nazionali che
muniti dei supporti logistici, trovava una nostra larga partecipazione,
altrettanto dicasi per la numerosa partecipazione all'annuale gita ed alle cene
sociali.
Non è mancato l'impegno dei nostri associati nel settore della Protezione
Civile.
Sul
finire del 1994 anche il nostro gruppo ha voluto rispondere all'atto di grande
valore morale e socio-umanitario promosso dalla Sezione per il
"settantesimo", adottando a distanza un ragazzo di Rossosch, adozione
che permetterà, mediante un annuale contributo in denaro, la frequentazione per
altri quattro anni nelle scuole del suo paese d'origine.
Concomitanza però vuole che il "settantesimo" coincida con il
"sessantesimo" del nostro Gruppo, manifestazione che cadrà nella
seconda domenica di luglio.
E' una ricorrenza da festeggiare, ed il gruppo lo farà senza manifestazioni
clamorose, ma in quella forma contenuta e sobria che è nel suo stile.
Nell'ambito
della manifestazione il gruppo si appresterà a lastricare il sagrato antistante
l'arcipretale nella speranza, un po' remota, di poter ristrutturare ed ampliare
la propria sede nel complesso parrocchiale dove è tuttora ubicata
Con l'occasione il gruppo si arricchirà della nuova madrina nella figura della
signora Albertina Casagrande, moglie del compianto cav. Nino Mason.
Sono andati avanti
In questo decennio sono andati avanti:
il capogruppo onorario cav. Nino Mason e la madrina signora Marta
Furlanetto-Travaini, i soci: Pietro Bazzo, Primo Borsoi, Giovanni Casagrande,
Ugo Dal Toè, Dionisio Marcon, Elio Possamai, Pietro Rosolen, Ivo Serafini,
Giovanni Sperandio, Gino Tonon , Ciotta Sigfrido e Riccardo Zanco, l'amico degli
alpini Renzo Basso, Bruno Soldà, Aureliano Collodel, Augusto Marcon.