GRUPPO CODOGNE'


Maggio 2000

“PER NON DIMENTICARE”
Incontro Combattenti e Reduci


Monumento ai Caduti: il sindaco di Codognè dr.ssa Lorena
Andreetta rivolge il saluto di benvenuto ai presenti


Il momento dell'alzabandiera preso la sede del Gruppo Alpini

Codognè, 12 marzo 2000

E’ sbocciata una stupenda giornata di sole primaverile e finalmente abbiamo potuto dare vita a questo “incontro” che stava in cantiere già da tempo.

Una cinquantina di Combattenti e Reduci hanno accolto il nostro invito, arrivando anche dai comuni di Conegliano, Oderzo e Fontanafredda (c’era qualche assente ma giustificato per motivi di salute, in compenso molti ospiti inattesi, ma graditi, si sono accompagnati agli invitati, forzando l’organizzazione, che però ha retto bene, dimostrando esperienza, passione e professionalità).

L’area della sede alpina si è gremita di ospiti, loro familiari e alpini, e tra il brusio generale, sorseggiando e conversando, la compagnia si è amalgamata al meglio.

 **

Tre squilli di tromba e l’Inno di Mameli hanno dato inizio alla manifestazione ed il Tricolore è salito sul pennone della nostra sede alpina, aumentando il battito del cuore dei presenti.

A solennizzare l’incontro, schierati insieme ai Combattenti e Reduci, le molte autorità: il Sindaco di Codognè dr.ssa Lorena Andreetta, il vice Sindaco Romano Romolo, il Presidente di Sezione comm. Paolo Gai, il Cappellano Sezionale don Domenico Perin, tutte le rappresentanze delle Associazioni d’Arma del Comune di Codognè e la nostra madrina Annamaria Tonon.

Un rapido trasferimento e a seguire la S. Messa nella chiesa Arcipretale di Codognè dove il celebrante don Marco Pizzol ha espresso complimenti per la realizzazione di questo incontro e ricordando l’esempio del Papa che stava chiedendo perdono  per gli errori commessi dalla Chiesa nel passato, comprese le guerre accettato e non sufficientemente condannate, collegava il tutto ai presenti che la guerra l’avevano vissuta  sulla propria pelle e in prima persona.

Ma ha esortato anche a NON DIMENTICARE quanti non sono più tornati dai vari forniti, riverendo il loro estremo sacrificio a monito per tutti che le controversie si possono e si devono risolvere con il dialogo e la comprensione, senza ricorre alla guerra.

Al termine della funzione religiosa, il corteo si è ricomposto per la deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti.

Il sindaco dr.ssa Lorena Andreetta ha rivolto il saluto e benvenuto ai presenti a questo incontro che non figura nel calendario ufficiale ma proprio per questo assume un’importanza maggiore, perché fortemente voluto per ricordare tutti coloro che sui vari fronti di Grecia e Albani, dal caldo dell’Africa al gelo della Russia, nel tormento dei campi di prigionia, con il compimento del dovere ci hanno permesso di trovarci insieme a festeggiare quei valori di Patria e fraternità, liberi e in pace.

**

E’ seguito il pranzo presso la sede Alpina, dove il presidente sezionale comm. Paolo Gai si è complimentato con il Gruppo Codognè, prima nell’ambito sezionale a proporre e realizzare una simile iniziativa.

Il capogruppo Giovanbattista Balliana ha rivolto ai presenti il saluto del Gruppo e Teofilo Bonanni, a nome dei festeggiati, ha ringraziato il Gruppo Alpini Codognè e si è complimentato per l’organizzazione e la cucina, poi ha fatto una breve cronistoria degli anni di guerra.

Sono seguite spontanee testimonianze da parte dei presenti sui fatti vissuti, talvolta ricordando episodi molto crudeli nella loro realtà e non è mancata pure una dura e libera puntualizzazione personale sul comportamento di certi ufficiali e comandanti dell’epoca.

Tra i presenti citiamo ad onor di cronaca, Antonio Covre attendente di Tedeschi, durante la campagna di Russia, Teofilo Bonanni e Mario Marchesin tra i compagni superstiti.

Un ricorda da parte degli Alpini Codognè è stato consegnato ai partecipanti, che al tramonto hanno fatto ritorno alle loro case, con un grazie particolare ad Evaristo Barazza e Angelo Biasi che hanno collaborato per  il reperimento dei combattenti e reduci invitati

Agli Alpini del Gruppo rimane la soddisfazione di aver raggiunto lo scopo, cioè riunire anche se per un solo giorno, un folto numero di reduci in sereno ricordo per poter loro dimostrare affetto, riconoscenza e certezza che non saranno mai dimenticati quelli che sono andati avanti e neanche chi, nel compimento del dovere, ha donato il meglio di se stesso per l’Italia.

Angelo Tonon