GRUPPO CODOGNE'


1991

L’Alpinità, solidarietà, altruismo, amore verso la propria Patria, sono sentimenti e testimonianze... “ridicoli”!

L’8 dicembre 1991, in occasione della cerimonia in onore del Caduto Gioanni Celotto (bersagliere). le cui spoglie mortali, dopo quasi cinquant'anni, sono giunte dalla Russia a Codognè, gli alpini si sono offerti a collaborare all’organizzazione con le varie associazioni locali e con l’Amministrazione comunale. La celebrazione è stata profondamente sentita non solo nel ricordo del bersagliere Giovanni Celotto ma anche di tutti i Caduti nella steppa russa, coperta da un siberiano ghiaccio, e grande è stata la partecipazione della popolazione e delle autorità, tra cui sindaci di Mansuè (paese nativo del Caduto), quello di Fontanelle e naturalmente quello di Codognè, che hanno testimoniato adeguatamente, con commozione.
Unica nota stonata in una giornata di serenità e di pace, si è rivelato un episodio, che a distanza di tempo si è purtroppo ripetuto e che, quindi. ha ancor più rattristato gli alpini, i quali sono stati - con altri - protagonisti dell'opera organizzativa.
Lo vogliamo riportare, senza il minimo rancore, solo per far capire che esistono ancora persone - che occupano posti di prestigio nell’ambito comunale e che quindi, si suppone siano persone intelligenti e di buon senso - non si sono ricreduti, dopo quello che è accaduto nei paesi dell’Est che il paradiso sovietico era viceversa l’inferno. Dunque, questo signore (se signore lo possiamo chiamare), consigliere comunale, è entrato nel locale dove alcuni alpini stavano rifocillandosi, dopo che avevano ritirato le bandiere appese lungo il paese, con fare dispregiativo li ha apostrofati dicendo: "Ecco gli uomini ridicoli".
Non vogliamo andar oltre con commenti per due motivi: primo perchè quel povero uomo non sa quello che dice e non si è ancora convinto che certe ideologie sono deleterie, che hanno ridotto popoli alla miseria; secondo, perchè gli Alpini sanno quello che vogliono, che sono abituati anche a spiacevoli critiche, perchè tante volte sono personaggi scomodi.
Se essere “ridicoli” significa amare ed aiutare il prossimo, se essere “ridicoli” significa andare in Russia a costruire e donare un Asilo per i bambini di Rossosch, ebbene gli Alpini d’Italia accetteranno il nuovo e significativo appellativo di “RIDICOLI”.

All’inizio dell’anno il gruppo si è dedicato con grande ardore alla raccolta di materiale igenico-sanitario da consegnare ai profughi della Croazia e della Slovenia, tramite la Croce Rossa di Cervignano del Friuli.

r.b.