ADUNATE NAZIONALI
BRESCIA 2000

BRESCIA, 2000

Si svolge dopo 80 anni dal 1° raduno:

Ad ottant'anni dalla fondazione della Sezione di Brescia.

medaglia commemorativa

FESTANTE ACCOGLIENZA DELLA CITTA' DI BRESCIA
DEL 73° RADUNO NAZIONALE DELLE PENNE NERE

Come accade sempre, la presenza degli alpini all'adunata nazionale, č massiccia, creando un'atmosfera di giovialitā, gradita alle Cittā ospitanti e soprattutto dando un senso al Raduno: incontro tra vecchi amici, commilitoni, ricordando ed incrementando gli atti di solidarietā e spolverando quell'amor di Patria, che oggi, purtroppo, č lasciato nella spazzatura.
 Gli organi di informazione, soprattutto televisivi, ci ignorano; i politici, non tutti, ma tanti, se ne fregano dell'enorme volontariato Alpino, della pregevole solidarietā espressa in Italia e all'estero; forse facciamo invidia.
Anche a Brescia gli slogan sono stati significativi e la gente ha applaudito senza risparmio.
C'era anche il dr. Antonio Di Pietro, il quale ha affermato: "riguardo il servizio di leva del quale le penne nere paventano la drastica riduzione - che pur in mutate condizioni organizzative sul problema della difesa, non si deve rinunciare alla leva, che č formativa. I giovani - secondo l'ex magistrato - hanno bisogno di aggregazione e il modo migliore per realizzarla č quello di legarli a degli ideali, quale l'amor di Patria che negli Alpini č preminente sulle diverse posizioni ideologiche".
Gli striscioni con le scritte erano emblematici di uno stato d'animo, di una preoccupazione e di una volontā di resistere. Eccoli:
Savona: "Prima i muli, poi i battaglioni, le brigate, le fanfare, e poi?"; Gemona: "Con la leva si impara ad amare"; Udine: "Globalizzazione anche per gli alpini? Attenzione č una strada senza ritorno"; Pordenone: "La leva militare č l'anima dell'esercito"; Trento: "La leva č impegno Costituzionale... non un tassa da pagare"; Belluno:: "Gli Alpini hanno trovato ovunque rispetto, stima ed ammirazione: E l'Italia?"; Feltre: "Non ci faremo confinare nei libri di storia"; Valdobbiadene: "Alpini onore del passato, certezza del presente, garanzia del futuro"; Padova: "La leva non si leva; meno alpini, meno Italia"; ed altri ancora.
La nostra Sezione, accompagnata dalla fanfara alpina, con in testa il Presidente Paolo Gai, i vice presidenti Bozzoli, Geronazzo e Tuan, seguiti dai Reduci e dai Sindaci, ha sfilato numerosa, riscotendo applausi.
Non sono mancati i famosi muli di Cappella Maggiore e di Toni Dall'Anese.
Arrivederci a Genova il 19 e 20 maggio 2001.
R.B.